Roma 10 Giugno 2009 (Corsera.it)
Oltre a Noemi Letizia,Silvio Berlusconi qualcosa di buono ha fatto nel corso della sua vita e la riconciliazione con il leader libico Gheddafi è una di quelle che io considero tra le migliori,sarà perchè sono figlio di un italiano nato a Tripoli,il vento del deserto è nel cuore.
Il leader libico Gheddafi al suo arrivo a Ciampino era raggiante, per il successo degli accordi con l'Italia,anzi era emozionato,e la fotografia appiccicata sulla alta uniforme militare ne è una lampante testimonianza.
«L'Italia di oggi non è più l'Italia di ieri. Con l'Italia di oggi c'è pace, collaborazione e amicizia».
Fonte il Corriere on line.ROMA - «L'Italia di oggi non è più l'Italia di ieri. Con l'Italia di oggi c'è pace, collaborazione e amicizia». Le dichiarazioni di fratellanza si sprecano nella prima visita ufficiale in Italia di Muammar Gheddafi. Il leader libico è stato accolto a Ciampino da Silvio Berlusconi (che in un primo tempo aveva dato forfait causa torcicollo) e dal picchetto d'onore. Sulla pista dello scalo militare, blindato per l'occasione, i due si sono scambiati un caloroso abbraccio. Gheddafi è accompagnato da una folta delegazione, comprese le "amazzoni", la celebre guardia del corpo tutta al femminile con baschi rossi e divise militari. Occhiali neri, cappello e alta uniforme, il colonnello non passa inosservato. In particolare le attenzioni (e le polemiche) si sono concentrate su una foto appuntata sulla divisa: ritrae un eroe della resistenza libica contro gli italiani, Omar Al Muktar, noto come il "leone del deserto". Non solo: l'ultimo discendente di Al Muktar, ormai ottantenne, è sbucato dall'aereo subito dopo il leader libico.
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