Parigi 10 Giugno 2009 (Corsera.it)
L'abbiamo scritto per primi nel mondo che l'airbus dell'Air France era esploso in volo.Unica logica per un moderno aereoplano che si dissolve all'improvviso nel vuoto e non rimane che qualche labile traccia della sua esistenza,come inghiottito da un UFO.Due passeggeri a bordo dell'aereoplano sarebbero omonimi di due esponenti del terrorismo islamico.L'ipotesi dell'attentato terroristico va dunque valutata con precisione,anche perchè un'improvvisa rivendicazione avrebbe un effetto devastante per l'intera industria dell'aviotrasporto.
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altra fonte La Stampa.it
PARIGI
L’ombra del terrorismo islamico si allunga sulle operazioni di recupero di corpi e rottami del volo 447 dell’Air France sparito quasi dieci giorni fa sull’Atlantico. La polizia federale brasiliana sta esaminando i video di sicurezza dell’imbarco sull’Airbus all’aeroporto internazionale di Rio de Janeiro il 31 maggio. Si punta a raccogliere elementi relativi ai passeggeri per il riconoscimento delle salme ma anche per appigli per individuare potenziali elementi sospetti: media francesi, citando i servizi segreti di Parigi, hanno segnalato che sarebbero saliti sull’aereo anche due individui quantomeno omonimi di esponenti legati al terrorismo islamico. L’ipotesi di un attentato non è stata completamente scartata, nonostante finora venga ritenuta poco probabile dagli inquirenti. Mentre gli indicatori di velocità rimangono al centro dell’attenzione ed il mistero sulla caduta dell’Airbus Rio-Parigi rimane completo, le squadre di soccorso raccolgono sempre più rottami e corpi delle vittime. Finora sono stati recuperati 41 corpi.
Nella tappa sull’isola, le salme sono catalogate, numerate e fotografate, e viene creata una scheda dove sono annotati l’abbigliamento, la presenza di anelli, tatuaggi e altre forme esterne di riconoscimento, eventuali effetti personali e documenti che si trovassero assieme al corpo. All’Istituto medico-legale di Recife è stata allestita una camera frigorifera che permetterà ai medici legali brasiliani e francesi (questi giunti dalla Francia) di procedere all’autopsia e ai tentativi di riconoscimento delle salme, che a Fernando de Noronha vengono già congelate ad una temperatura di -18 gradi. Secondo le squadre di soccorso, lo stato delle salme è relativamente buono, ma la permanenza di oltre una settimana in acque che in superficie arrivano a 30 gradi ha accelerato i processi di deterioramento dei cadaveri. Il recupero dei corpi ha offuscato quello dei rottami e dei frammenti dell’Airbus, che peraltro non ha portato a nessuna scoperta rilevante. Intanto però i pezzi recuperati ieri, e in particolare il grande timone di coda, particolarmente importante per le indagini, è stata imbarcato sulla fregata brasiliana Constituicao, che li sbarcherà alla base navale di Recife, dove saranno esaminati dai periti francesi incaricati dell’inchiesta.
Per cercare di individuare le scatole nere dell’Airbus, sono giunti dagli Stati Uniti due sofisticatissimi apparecchi subacquei in gradi di «ascoltare» i segnali sonar e acustici emessi dalle black box anche se queste si trovassero ad una profondità di seimila metri. I due «siluri d’ascolto subacqueo» prestati dalla Marina americana saranno rimorchiati dalle fregate francesi nella zona del disastro che è costato la vita a 228 persone.
L’ombra del terrorismo islamico si allunga sulle operazioni di recupero di corpi e rottami del volo 447 dell’Air France sparito quasi dieci giorni fa sull’Atlantico. La polizia federale brasiliana sta esaminando i video di sicurezza dell’imbarco sull’Airbus all’aeroporto internazionale di Rio de Janeiro il 31 maggio. Si punta a raccogliere elementi relativi ai passeggeri per il riconoscimento delle salme ma anche per appigli per individuare potenziali elementi sospetti: media francesi, citando i servizi segreti di Parigi, hanno segnalato che sarebbero saliti sull’aereo anche due individui quantomeno omonimi di esponenti legati al terrorismo islamico. L’ipotesi di un attentato non è stata completamente scartata, nonostante finora venga ritenuta poco probabile dagli inquirenti. Mentre gli indicatori di velocità rimangono al centro dell’attenzione ed il mistero sulla caduta dell’Airbus Rio-Parigi rimane completo, le squadre di soccorso raccolgono sempre più rottami e corpi delle vittime. Finora sono stati recuperati 41 corpi.
Nella tappa sull’isola, le salme sono catalogate, numerate e fotografate, e viene creata una scheda dove sono annotati l’abbigliamento, la presenza di anelli, tatuaggi e altre forme esterne di riconoscimento, eventuali effetti personali e documenti che si trovassero assieme al corpo. All’Istituto medico-legale di Recife è stata allestita una camera frigorifera che permetterà ai medici legali brasiliani e francesi (questi giunti dalla Francia) di procedere all’autopsia e ai tentativi di riconoscimento delle salme, che a Fernando de Noronha vengono già congelate ad una temperatura di -18 gradi. Secondo le squadre di soccorso, lo stato delle salme è relativamente buono, ma la permanenza di oltre una settimana in acque che in superficie arrivano a 30 gradi ha accelerato i processi di deterioramento dei cadaveri. Il recupero dei corpi ha offuscato quello dei rottami e dei frammenti dell’Airbus, che peraltro non ha portato a nessuna scoperta rilevante. Intanto però i pezzi recuperati ieri, e in particolare il grande timone di coda, particolarmente importante per le indagini, è stata imbarcato sulla fregata brasiliana Constituicao, che li sbarcherà alla base navale di Recife, dove saranno esaminati dai periti francesi incaricati dell’inchiesta.
Per cercare di individuare le scatole nere dell’Airbus, sono giunti dagli Stati Uniti due sofisticatissimi apparecchi subacquei in gradi di «ascoltare» i segnali sonar e acustici emessi dalle black box anche se queste si trovassero ad una profondità di seimila metri. I due «siluri d’ascolto subacqueo» prestati dalla Marina americana saranno rimorchiati dalle fregate francesi nella zona del disastro che è costato la vita a 228 persone.
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