Roma 29 aprile 2023 by Marco Tommasi
La Roma una squadra di gladiatori in campo nell'arena del Colosseo respinge l'assalto degli unni milanisti e poi si porta in vantaggio con il ruggito del Leone Nero Tammy Abraham. Uno scatto felino su assist di Zeki Celik che con un assist perfetto ha infilato come burra l'intera area avversaria per un goal capolavoro che fa esplodere l'Olimpico di una gioia celestiale. La grande Bestia milanista era al tappeto al minuto 94 . La Tigre rossonera sfiancata, distrutta, umiliata negli ultimi secondi della partita.Ma pochi minuti dopo è arrivato il pareggio beffa del Milan, un cross di Teo Hernandez ha trovato sul palo di sinistra un Saelemaekers che l'ha buttata dentro ancora una volta beffando il portiere della Roma Rui Patricio.
Una grande partita, una battaglia corpo a corpo tra due delle squadre più forti del campionato, che hanno cercato di infilarsi nelle difese avversarie portando pericoli continui. Una bella partita che tutti davano in vantaggio per il Milan.La squqadra di Pirlo dopo aver eliminato il Napoli dalal Champions si pensava fosse diventata la prima della classe, ma non dimentichiamoci che quelle vittorie sono arrivate con l'assenza dei migliori giocatori partenopei, nella partita di andata la mancanza del bomber Oshimen e in quella di ritorno del mitico Kim e di Andre Rambo Anguissa. Il Milan rimane una squadra fortissima, ma nel match in casa dei romanisti ha mostrato le sue lacune e quella impossibilità di bucare le squadre con difese impostate. Nella Roma nella coorte dei legionari romani di Josè Mourinho molti dei più grandi guerrieri erano assenti, come Smalling, Dybala, Wijnaldum , eppure quella squadra, questa immortale formazione, ha saputo tirare fuori i suoi uomini migliori, giovani della qualità di Bove , che hanno tenuto bene la partita difeso le mura della città di Roma, sguainato il gladio ad ogni ripartenza felina dei fuoriclasse come Pellegrini, Mancini Spinazzola e Abraham. Ma oggi si è visto un grande Maks Celic un croato superbo, venuto giù nelle valli laziali dalla lontana Croazia, un guerriero senza rivali.
Il Milan rimane fortissimo nelel mani di Pioli con Leao che oggi non è riuscito a fare la differenza braccato da Mancini, lo stesso Olivier Giroud non è sembrato letale impantanato centrifuga della difesa della Roma. Ad arte i legioniari di Nourihno hanno rallentato il gioco, tenuto a bada le furie milaniste a cui serve il gioco la velcoità e il ritmo per infierire contro l'avversario. Il Milan, come ha detto nel corso della post conference lo stesso Pioli, era sceso a Roma per fare bottino pieno ma si è femrato nelle sabbie mobili e al 94 ha subito il brivido della paura, della sconfitta indecorosa dell'ultimo minuto. Un miracolo un segno del destino ha salvato il Milan, che si è rimesso in corsa, nel su legittimo 4 posto, senza lode e sensa infamia, ma sul filo di lama per il treno della Champions League. Theo Hernandez marcato a vista dai difensori della Roma non ha saputo fare la differenza, ma dai suoi piedi fatati è partito l'assit cross per il goal del pareggio. Theo dai capelli fuxia stile underground ha salvato Pirlo il Milan da una disfatta che avrebbe segnato il cammino dei milanisti per il resto del campionato. Milan forte sì, ma non capace di essere la migliore squadra del campionato. Come detto in Champions non è passata la migliore squadra italiana, ma la seconda, quella che per tre partite quest'anno ha saputo riempirsi di gloria, quella vittoriosa dei vincenti dell'olimpo delle stelle, ma qualcosa nel loro meccanismo non è perfetto e la prova contro il leone giallorosso era l'esame finale per consacrarla tra le grandi.
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ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Celik, Cristante, Matic, Pellegrini, Spinazzola; Belotti, Abraham. A disposizione: Boer, Svilar, Solbakken, Camara, Dybala, Bove, Zalewski, Volpato, Tahirovic, El Shaarawy. Allenatore: Mourinho.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Brahim Diaz, Bennacer, Leao; Giroud. Allenatore: Stefano Pioli. A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Kalulu, Thiaw, Gabbia, Ballo-Touré, Adli, Vranckx, Bakayoko, Saelemaekers, De Ketelaere, Rebic, Origi, Messias. Allenatore: Pioli.
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