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CORSERA ELEZIONI CARLO CALENDA DIETRO FRONT CON IL PD, PUZZLE MOSTRUOSO ALLEANZA CON FRATOIANNI E LUIGI DI MAIO

Roma 7 agosto 2022 by Alfredo Ronchi

Carlo Calenda stordisce l'agone politico italiano, compiendo un dietro front improvviso decidendo di rompere l'accordo elettorale con il PD. Carlo Calenda scende da cavallo o forse il destriero si è rifiutato di saltare proprio al cospetto dell'ostacolo più grande, quello di vedersi amalgamato in un puzzle mostruoso l'alleanza con Fratoianni , Bonelli e Gigino di Maio.

Il leader di Azione ha calcolato che la costruzione politica di Enrico Letta rischia di implodere su se stesso, le zavorre di Fratoianni e Luigi di Maio sono divergenti. Carlo Calenda ha dunque seguito il piano di Matteo Renzi che persegue l'idea di vincere al centro e non a sinistra. Chissà che i due non si ritroveranno nel corso delle prossime settimane per dare vita ad un'entità politica robusta centrista adatta per fare da cuneo tra i due schieramenti di destra e sinistra.

Carlo Calenda colpo di teatro da Lucia Annunziata,

"Non intendo andare avanti nell'alleanza con il Pd': lo ha annunciato Carlo Calenda in tv intervistato da Lucia Annunziata a 'Mezz'ora in +'.

"Non mi sento a mio agio con questo, non c'è dentro coraggio, bellezza, serietà e amore a fare politica così ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con questa alleanza" ha detto il leader di Azione.

"Alla vigilia di queste elezioni ho intrapreso un negoziato col Pd, non ho mai voluto distruggere il Pd, con con Letta abbiamo iniziato un negoziato per costruire una alternativa di governo

Ma man  mano si univano pezzi del puzzle  che stonavano". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz'ora in più, su Rai Tre. "Oggi mi trovo a fianco a persone che hanno votato 54 volte la sfiducia a Draghi. MI sono un po' perso". "Nei giorni scorsi sono andato da Enrico Letta e gli ho proposto di fare un'alleanza netta e che rinunciavo ai collegi, avrei accettato anche solo il 10%" ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz'ora in più, su Rai Tre.

La sensazione è che c'è il Pd in mezzo e poi una serie di forze, ho perso il conto. Ma c'era un punto chiaro, il fatto che entrassero in coalizione Fratoianni non implicava che esprimessero da subito il no all'agenda Draghi. Invece c'è stato un crescendo, che ha dimostrato come sarà la campagna elettorale, che non sarà contro la destra ma demolirà l'area liberale della coalizione". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz'ora in più. "Questa cosa è durata anche troppo. Quando abbiamo fatto l'accordo ci siamo detti che dal giorno dopo un pezzo della coalizione non avrebbe bombardato l'agenda Draghi, sennò ci saremmo fatti ridere dietro dal Paese". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz'ora in più, su Rai Tre. "A questa proposta si sono aggiunte personalità che italiani non vogliono più vedere". Calenda ha poi aggiunto che "è arrivato di tutto, Di Maio, Di Stefano..." Ora c'è "una grande ammucchiata di persone. Da parte mia non c'è stato un equivoco, ma l'ingenuità che il Pd fosse pronto a decidere di rappresentare la sinistra senza correre dietro a Fratoianni, Bonelli e domani ai 5 stelle, che Letta avesse capito che la coerenza è fondamentale. Che il Pd avesse fatto la sua Bad Godesberg. Ed ho sbagliato". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz'ora in più, su Rai Tre.  "C'erano due pulsioni, una a fare una proposta di governo una a fare un Cln (Comitato di liberazione nazionale) e alla fine in Enrico è rimasto al Cln" precisa il leader di Azione. "Renzi non l'ho sentito, ma gli dirò che come non si fa la politica destra contro sinistra non si fa nemmeno contro chiunque. Bisogna spiegare agli italiani come governare. Non ho parlato con Renzi, ci parlerò". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz'ora in più, su Rai Tre. Vede una strada convergente? "Lo vedremo. Negli ultimi due giorni ho ricevuto dai renziani contumelie, qualsiasi scelta non coincida con quella di Renzi per loro è una scelta da traditore della patria".

"Ho ascoltato Carlo Calenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l'unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell'interesse dell'Italia". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

 

LE REAZIONI DEL CENTROSINISTRA - Fra stasera e domani Più Europa riunirà la direzione per valutare lo scenario dopo l'addio di Calenda al patto col Pd. E' quanto fanno sapere fonti di +Europa."C'è grande sorpresa per la decisione unilaterale presa da Calenda. Noi continuiamo a dare una valutazione positiva al patto col Pd". Lo dice il deputato e presidente di +Europa, Riccardo Magi. "Nel patto siglato col Pd era evidente che ci sarebbero state altre liste ed era evidente che ci sarebbe stato un rapporto politico privilegiato con noi, basato sulla continuità dell'azione del governo Draghi, rispetto al patto elettorale con le altre liste. Ieri Letta lo ha ribadito". Poi, rispetto ad Azione, "per noi la priorità era mantenere l'unità della federazione, prendere decisioni insieme e poi mantenerle. Serietà è anche questo". Nei giorni scorsi, Azione aveva firmato il patto con il Pd insieme a Più Europa che, stamani aveva ribadito l'apprezzamento per l'accordo.Enrico Letta inoltre ha escluso qualsiasi tentazione di riapertura al M5S di Conte. Se dovessero emergere nuovi elementi di valutazione sul patto, la Direzione di +Europa si riunirà per discuterne e assumere decisioni.La nota è stata subito accolta positivamente dai dem. "Il Partito Democratico esprime forte apprezzamento per la nota diramata poco fa dalla Segreteria di +Europa, che ribadisce il proprio sostegno al Patto sottoscritto martedì scorso tra lo stesso Pd e la Federazione +Europa/Azione", fanno sapere fonti del Nazareno.

"Ci si candida con un progetto chiaro, comprensibile per gli italiani. Italia Viva e il terzo polo lo fanno al centro, alternativi alle confusione di destra e sinistra, sull'agenda Draghi, su quel progetto che ha rilanciato il nostro Paese e che ha bisogno di continuità." Lo afferma il Presidente di Italia Viva Ettore Rosato parlando al Tg1 

"In politica contano le relazioni tra persone e il reciproco rispetto pur nelle differenze. Per questo esprimo vicinanza e sostegno a Enrico Letta. Continuiamo a lavorare con responsabilità per la democrazia, la giustizia sociale e ambientale, confermando la nostra alleanza. Prendo atto della scelta di Calenda che ha scelto gli interessi del suo partito anziché rafforzare il campo per battere la destra". Lo dichiara Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde

"Oggi Carlo Calenda ha iniziato la sua campagna elettorale per consegnare l'Italia alla destra alleata di Putin e Orban. Il Pd, con europeisti progressisti ambientalisti e civici, glielo impedirà, e darà all'Italia un governo per crescita, diritti, lotta alle diseguaglianze". Lo scrive su Twitter Marco Meloni, coordinatore della segreteria Pd. "Carlo Calenda parla di 'onore'. Onore è rispettare la parola data. Un accordo, una firma, una stretta di mano tra persone leali e serie: questo è onore. Il resto, compreso l'attacco alla destra e alla sinistra tutte uguali, è populismo. Populismo d'élite, ma pur sempre populismo". Lo si legge sui canali social del Partito Democratico a corredo di un video con stralci delle dichiarazioni dello stesso Calenda e di Enrico Letta subito dopo l'accordo tra Pd e Azione/+Europa lo scorso 2 agosto.

 


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