Marmolada 4 luglio 2022 by Peter Caruso alpinista
Tutti lo sanno, ma nessuno lo vuole ammettere, sotto quella coltre di ghiaccio caduta giù nella valanga, i dispersi sono tutti morti e se anche qualcuno fosse sopravvissuto intrappolato nella fanghiglia di terra e ghiaccio, non è sopravissuto dopo tante ore. Il maltempo scuote le montagne e il rischio di un'ennesima valanga, ha messo la parola fine ai soccorsi. Se qualcuno è ferito o intrappolato sotto il ghiaccio non riuscirà a passare un'altra notte.Si spera sempre in un miracolo, ma difficile immaginare che questo accadrà.
Umanamente, quegli stessi alpinisti, intervenuti nei soccorsi, hanno dovuto assistere a una scena che li ha lasciati soffocati dal dolore:
«Per oltre mille metri abbiamo trovato resti straziati in mezzo a una marea informe di ghiaccio e detriti», racconta Gino Comelli del Soccorso Alpino.
Il bilancio parziale del disastro della Marmolada è di sette vittime, di cui tre identificati, e 8 feriti di cui due in condizioni delicate.
Sono Filippo Bari, guida alpina, Tommaso Carollo e Paolo Dani, le tre vittime identificate e formalmente riconosciute dai parenti. I nomi delle altre 4 vittime al momento non sono stati resi noti.
Sono 13 le persone "reclamate", cioè i dispersi per i quali i familiari si sono fatti vivi con le autorità perché non rientrati a casa. Di queste tre sono cittadini stranieri della Repubblica ceca.
Delle automobili presenti al campo base ve ne sono ancora quattro e degli occupanti non vi sono notizie: sono tutte straniere, una tedesca, due della Repubblica ceca e una ungherese.
A causa del maltempo che sta interessando la zona le ricerche dei soccorritori si fanno però difficoltose: al momento nessuno può raggiungere il ghiacciaio ed anche i droni sono costretti a restare a terra per la pioggia. Proprio a causa delle condizioni meteorologiche il presidente del Consiglio non ha potuto atterrare in elicottero Canazei, dove vengono coordinate le operazioni.
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