Mariupol 7 maggio 2022 by Nicolas Pucenko
Battalgionie Azov presente!!! I soldati del battaglione Azov si preparano allo scontro finale con i reaprti speciali dell'esercito russo. Da nazionalisti a soldati eroi, simbolo di una nazione aggredita e massacrata dal dittatore Vladimir Putin. Quel sangue che chiama il sangue, quei sacrifici di vittime inermi e innocenti, e quello dei loro compatrioti, pronti all'ultima sfida, pur di salvare la la libertà in Ucraina. Una lotta impari, 2000 uomini contro uno degli eserciti più forti del mondo. Soldati nazisti, come li definiscono i russi, eppure oggi assurti ad eroi nazionali, al simbolo e all'esempio dell'eroismo ucraino, contro tutto ew tutti, contro ogni aggressore. Quelli che vi stiamo raccontando sono gli ultimi istanti della vita di un manipolo di giovani pazzi esaltati, uomini che nello spirito delle loro idee oltranziste , hanno dato corpo al coraggio, trovato la forza di fronteggiare un nemico feroce che ha l'unico scopo di sterminarli. La storia del battaglione "nazista" Azov, nel nostro tempo, assume mille significati, ma certamente adesso, uno superiore ad ogni altro, quello di essere e rappresentare la forza e il vigore dell'incrollabile valore della libertà umana. Tutto il mondo sa, che assisteremo al sacrificio di questi uomini, inghiottiti dal confine della guerra, perchè nessuno riuscirà a salvarli, essendo diventati il rebus irrisolvibile della follia umana, quella che antepone gli interessi economici e politici, alla vita stessa: Tutti siamo la con loro, ma a differenza dei soldati del battaglione Azov, noi rimaniamo dei vigliacchi e loro eroi nel tempo e della storia.
Le donne, i bambini e gli anziani" sono stati evacuati dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo affermano le autorità ucraine. "L'ordine del presidente è stato eseguito: tutte le donne, i bambini e gli anziani sono stati evacuati da Azovstal. Questa parte della missione umanitaria a Mariupol è stata completata", ha dichiarato la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk. L'evacuazione dei civili si è così conclusa entro la scadenza dei tre giorni di cessate il fuoco dichiarato da Mosca, fissata nel tardo pomeriggio. "Sembra come se mi fossi ritrovato in un reality show infernale, dove noi siamo i militari, combattiamo per le nostre vite, tentiamo ogni possibilità per salvarci, e il mondo intero sta solo a guardare una storia interessante. L'unica differenza è che questo non è un film e non siamo personaggi di fantasia": così in un post su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36/ma brigata dei marines dell'esercito ucraino, asserragliato con le truppe del reggimento Azov nell'acciaieria Azovstal di Mariupol. "Poteri superiori, stiamo aspettando il risultato delle vostre azioni... il tempo stringe e il tempo è la nostra vita!", aggiunge.
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