Milano CorSera.it 7 dicembre 2021
Milano hanno arrestato Massimo Ferrero il grande presidente della Sampdoria, un personaggio entrato nella leggenda metropolitana italiana. Un grandissimo Massimo Ferrero , uno di quei personaggi che calcano le scene televisive come pochi al mondo, carismatico, simpatico, burino quel tanto che basta per arruffianarsi la simpatia dei telespettatori. Un divo della televisione più che un finanziere d'assalto, un animale d'avanspettacolo pronto a qualsiasi provocazione pur di giocare con il pubblico. Massimo Ferrero era praticamente diventato un attore del Bagaglino, un VIP , che recitava se stesso, senza alcun freno inibitore. Non erano gli affari il suo mestiere , neanche più le sale cinematografiche. Era diventato il Presidente della Sampdoria, un protagonista del circo del grande spettacolo del calcio, che vive anche di questo. Il suo arresto è raccapricciante, inutile, perchè ormai si sa tutto dell'uomo e dell'imprenditore. A Massimo Ferrero non è rimasto granchè, che la sua vita pubblica e presto sarà dimenticato come uno dei tanti giullari del grande spettacolo del calcio italiano. L'arresto senza processo un'atrocità del nostro ordinamento giuridico, ma er Viperetta pare che avesse fatto sparire documenti delle società. Ha giocato fino all'ultimo anche con i magistrati, ha tentato la fuga, cercato di seppellire sotto un metro di terra centinaia di documenti, in un ultimo strabiliante gioco di prestigio, che evidentemente non gli è riuscito.
Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, è stato arrestato dai militari della Guardia di Finanza, nell'ambito di un inchiesta della procura di Paola per bancarotta fraudolenta aggravata, false comunicazioni sociali e una serie di reati societari. L'arresto è avvenuto a Milano.
Ferrero è stato portato nel carcere di San Vittore. Sono nove le persone coinvolte complessivamente nell'inchiesta della Procura. Oltre a Ferrero sono coinvolti anche la figlia e il nipote, finiti agli arresti domiciliari. Perquisita dalla Guardia di Finanza la casa romana di Massimo Ferrero a piazza di Spagna, in pieno centro.
In particolare, ai domiciliari si trovano: Vanessa Ferrero, 48 anni, figlia di Massimo; Giorgio Ferrero, 41, nipote del presidente; Giovanni Fanelli, 53 anni, di Potenza; Aiello Del Gatto, di Torre Annunziata, 55, residente ad Acquappesa. A questi si aggiungono altri quattro indagati, tutti residenti a Roma e sottoposto oggi a perquisizione.
Secondo quanto trapela, al centro dell'indagine ci sarebbe un investimento di Ferrero in provincia di Cosenza, nel comune di Acquappesa, che avrebbe portato al fallimento dell'azienda. Si tratterebbe di un complicato sistema che avrebbe portato il patron blucerchiato a vedersi contestare i reati di bancarotta e altri reati fiscali.
Ordinanza, sottratti i libri contabili
"In esecuzione di un medesimo disegno criminoso Massimo Ferrero quale amministratore di fatto della società Ellemme Group Srl dal 7 dicembre 2010 al 23 dicembre 2013" in concorso con il liquidatore della società "sottraevano/distruggevano in tutto o in parte con lo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori, i libri o le altre scritture contabile, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari. In particolare il 13 febbraio 2014 veniva denunciato il furto di un'auto, un'Audi, all'interno della quale vi era custodita una borsa in pelle contenente, tra le altre, tutta la documentazione contabile".
Questo quanto si legge nell'ordinanza del gip nell'ambito di un'inchiesta della procura di Paola che ha portato in carcere il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero. Nell'inchiesta, che riguarda il crac di 4 società in Calabria, a vario titolo vengono contestati agli indagati la bancarotta fraudolenta aggravata, false comunicazioni sociali e una serie di reati societari.
Nel capo di imputazione si fa riferimento anche al fallimento di altre societa', come la Blu Cinematografica Srl, la Blu line srl e la Maestrale Srl. Anche in questi casi a Ferrero e agli altri indagati viene contestato di aver distrutto o sottratto in tutto o in parte i libri e altre scritture contabili della societa' fallita con la stessa modalità.
"Con ripetuti prelevamenti dai conti bancari nella disponibilità della Elleemme Group srl, sia in contante che a mezzo assegni, distraeva l'importo di 740 mila euro, il tutto allo scopo di procurare a se' o ad altri ingiusto profitto e recare pregiudizi ai creditori". Questo quanto si legge nell'ordinanza del gip in riferimento a Vanessa Ferrero, figlia del presidente della Sampdoria, Massimo. L'inchiesta riguarda il crac di 4 società in Calabria.
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