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CORSERA AFGHANISTAN LA BATTAGLIA PER LA CONQUISTA DI KABUL,IL MONDO OCCIDENTALE INERME DOVRA' ASSISTERE AL MASSACRO DEI CIVILI E DELLE DONNE INNOCENTI

Kabul 15 agosto 2021 CorSera.it 

Il mondo occidentale difenda Kabul o torneremo allo scempio delle teste tagliate dei fanatici talebani.

I talebani avanzano verso Kabul. Il mondo occidentale dovrà assistere nei prossimi giorni al massacro di civili e allo strazio dei corpi di migliaia di donne. Noi, l'Europ,a assisteremo senza poter far nulla contro la distruzione di un paese, ancora una volta spettatore della violenza dei fanatici talebani, esercito della paura e dell'orrore. Dovremo abituarci ancora al nauseabondo fetore del sangue, delle mutilazioni, delle lapidazioni. Noi mondo occidentale dovremo assistere all'eccidio di migliaia di innocenti, a veder capitolare germogli di democrazia e ragazzi e ragazze vivere nella tragedia di un sistema dittatoriale, feroce, che umilia e uccide i propri concittadini come animali.

 I talebani hanno attaccato Paghman, un zona nella periferia di Kabul, come topi assetati di sangue intendono entrare nella metropoli senza lasciare scampo agli oppositori.

L'Europa e il mondo occidentale dovranno assistere allo strazio di nuove vittime, al selvaggio impietoso taglio delle teste, al sangue, al massacro, all'idea di libertà che affievolisce, come fosse sangue di una emorragia inarrestabile, nello spirito e nel corpo della società afghana che tornerà nel terrore medioevale di bande di psicopatici. John Biden ha inviato oltre 5000 marines americani che dovranno presidiare l'aereoporto di Kabul, mentre 30 mila persone cercheranno di evacuare la città. John Biden ha dichiarato che un anno o cinque anni in più non sarebbero serviti a niente, se l'esercito afghano ha spontaneamente deciso di lasciare il potere ai talebani. I talebani hanno attaccato Paghman, un distretto di Kabul. Lo riferiscono media vicini agli insorti. Non esistono ancora conferme ufficiali dell'attacco, che segnerebbe l'inizio della battaglia per il controllo della capitale afghana.  Tre elicotteri sono atterrati nel palazzo presidenziale di Kabul. Lo riferisce Al Arabiya. Attacco a maggiore prigione Kabul I talebani hanno attaccato la prigione di Pul-e-Charki, la maggiore di Kabul e dell'Afghanistan, con 5 mila detenuti. Lo riferiscono i canali Twitter espressione dei talebani, che hanno diffuso anche un presunto video dell'assalto. Gli insorti hanno inoltre comunicato di aver preso il controllo di alcune postazioni di sicurezza a Paghman, un distretto della capitale. La battaglia per Kabul è iniziata. Bbc: attacco Usa a aeroporto Kandahar Di fronte all'avanzata travolgente dei Talebani in tutto l'Afghanistan, Washington risponde con un attacco ae

reo. A quanto riporta la BBC le forze americane hanno lanciato raid all'aeroporto di Kandahar, seconda città afgana caduta ieri sotto il controllo dei talebani, e "molti combattenti talebani" sono rimasti uccisi. L'emittente britannica cita un giornalista locale che ha appreso la notizia da diverse fonti della sicurezza e dal medico di un ospedale di Kandahar, nel Sud dell'Afghanistan. Una fonte dell'ong italiana Intersos, presente con suoi operatori in città, riferisce all'agenzia Ansa di combattimenti intorno all'aeroporto di Kandahar. Da parte sua, un giornalista freelance afghano, Bilal Sarwary, afferma che vi sono stati bombardamenti americani sui Talebani che avrebbero provocato "decine di morti". Notizia non confermata dalla stessa Intersos. Caduta Mazar-i Sharif Mazar-i Sharif, quarta città dell'Afghanistan e capoluogo della provincia di Balkh, e' caduta in mano ai talebani, che ora controllano tutto il Nord del Paese e sono arrivati a un soffio dalla capitale. Dopo Herat e Kandahar, la perdita di Mazar-I Sharif, centro di grande importanza strategica, e' un altro colpo durissimo per il governo afghano, al quale resta la capitale come unica roccaforte. I primi ad arrendersi, dopo i furiosi combattimenti di ieri, sono stati i soldati dell'esercito regolare. Il morale e' quindi crollato presto anche tra le milizie tribali schierate a difesa della citta', che hanno consegnato le armi agli insorti. Abdul Rashid Dostum e Ata Mohammad Noor, i due signori della guerra chiamati a contrastare l'offensiva dei talebani su Mazar-i-Sharif, sono fuggiti in Uzbekistan subito dopo la caduta della città in mano ai talebani. Nelle stesse ore sono state espugnate Sharana, Mehtarlam e Asadabad, nell'Est e, dopo un mese di assedio, Maymana, nel Nord. Sono saliti così a ventitre su trentaquattro il numero di capoluoghi di provincia controllati dai talebani. La città di Jalalabad, la quinta più grande dell'Afghanistan, è pronta ad arrendersi ai talebani senza combattere. Lo riferiscono fonti di intelligence ad Al Arabiya. I capi tribù della capitale della provincia orientale del Nangarhar hanno concluso le trattative con gli insorti per la resa, riferisce Al Arabiya. Biden: non passerò questa guerra a successore  "Non passerò questa guerra ad un quinto presidente": lo afferma Joe Biden. "Un anno o cinque anni in più di presenza militare Usa non avrebbe fatto la differenza se l'esercito afghano non può o non vuole tenere il suo Paese. E una presenza americana senza fine nel mezzo del conflitto civile di un altro Paese non è accettabile per me", ha aggiunto in una nota diffusa dalla Casa Bianca. Biden ricorda che in 20 anni "l'America ha mandato i suoi uomini e le sue donne migliori, investito quasi 1000 miliardi di dollari, addestrato oltre 300 mila soldati e poliziotti afghani, equipaggiandoli con attrezzature all'avanguardia e mantenendo la loro aviazione come parte della guerra più lunga della storia americana". Il presidente ricorda inoltre di aver ereditato da Donald Trump un accordo che "ha lasciato i talebani nella posizione militare più forte dal 2001 e imposto la scadenza del primo maggio 2021" per il ritiro, riducendo le forze Usa al minimo di 2500 uomini. "Quindi, quando sono diventato presidente, dovevo scegliere: proseguire l'accordo, con una breve estensione per l'uscita sicura delle forze nostre e alleate, o rafforzare la nostra presenza e mandare altre truppe americane a combattere ancora una volta in un conflitto civile di un altro Paese", osserva Biden, spiegando la sua decisione di non passare il testimone ad un quinto presidente. Biden dispiega 5000 soldati e avvisa talebani Joe Biden lancia un monito ai talebani: "Abbiamo comunicato ai rappresentanti dei talebani a Doha, attraverso il nostro comando, che ogni azione da parte loro sul terreno in Afghanistan che mette a rischio il personale Usa o la nostra missione (diplomatica, ndr) riceverà una rapida e forte risposta militare Usa". Lo riferisce la Casa Bianca, precisando che il presidente ha autorizzato il dispiegamento di circa 5000 soldati per un ritiro "ordinato e sicuro" del personale americano e alleato, nonché degli afghani che hanno aiutato l'esercito americano. Gli Usa evacueranno 30mila persone entro il 31 agosto Sono circa 30mila le persone che gli americani intendono evacuare dall'Afghanistan entro il 31 agosto, data fissata da Joe Biden per il ritiro delle truppe. Sono le stime del Pentagono, che entro la fine del weekend dispiegherà i soldati all'aeroporto di Kabul per garantire la sicurezza delle operazioni. Un secondo contingente di Marines è arrivato oggi, dopo quello di ieri. Gli Stati Uniti intendo evacuare "migliaia di persone al giorno", ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby. Circa 4200 persone lavorano all'ambasciata statunitense nella capitale.  Avviate procedure rientro personale ambasciata d'Italia Alla luce del deterioramento delle condizioni di sicurezza in Afghanistan, sono state avviate le procedure per predisporre il rientro in italia del personale dell'ambasciata italiana a Kabul. A quanto si apprende, rimarrà un presidio dell'ambasciata italiana presso l'aeroporto di Kabul dove stanno trasferendo la maggior parte altre ambasciate presenti in Afghanistan. Farnesina dispone ponte aereo per italiani "Facendo seguito agli inviti formulati a lasciare il Paese, le comunichiamo che, visto il grave deterioramento delle condizioni di sicurezza, viene messo a disposizione dei cittadini italiani un volo dell’Aeronautica Militare nella giornata di domani, 15 agosto, alle ore 21.30 circa dall'aeroporto di Kabul. Le formuliamo l’invito a lasciare il Paese con questo mezzo”. Con questa mail, inviata dall’ambasciata di Kabul ai connazionali presenti in Afghanistan, la Farnesina ha invitato gli italiani ancora nel Paese a partire sfruttando, domani, questo ponte aereo. L'annuncio del Pentagono: i marines a Kabul Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha annunciato che "elementi" di un battaglione si trovano ora a Kabul per aiutare gli americani e i loro colleghi afgani a lasciare il Paese rapidamente. "L'ambasciata degli Stati Uniti a Kabul ha invitato il proprio personale a distruggere i documenti sensibili e i materiali "che potrebbero venire usati come strumenti di propaganda". Lo ha rivelato la Cnn, spiegando di aver potuto esaminare il documento originale. Giovedì scorso l'amministrazione Biden aveva annunciato che ritirerà il personale americano dall'ambasciata di Kabul, lasciando solo "una presenza diplomatica minima", e in vista dell'evacuazione, "l'ambasciata ha garantito un supporto quotidiano per la distruzione del materiale sensibile sia in formato cartaceo che elettronico", e degli "oggetti con loghi di ambasciate o agenzie, e bandiere Usa", ricordando che questi materiali possono essere bruciati nei bidoni, o distrutti con un inceneritore o un compattatore. L'Amministrazione Usa starebbe anche considerando di trasferire l'ambasciata all'aeroporto di Kabul. Una fonte diplomatica Usa - ha spiegato Cnn - ci ha detto che i servizi di intelligence hanno indicato che Kabul potrebbe essere isolata dai Talebani entro la settimana, forse entro le prossime 72 ore, precisando che ciò non significa che entreranno nella capitale afghana. 


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