London 10 luglio 2021 CorSera.it
Roma e il suo grande campione, doop Francesco Totti adesso nel cuore dei romani c'è il ventinquenne Matteo Berrettini, numero 9 del mondo, approda alla finale della terza prova stagionale del Grande Slam, che si sta consumando sui campi in erba dell'All England Club della capitale inglese. È la prima volta che un tennista italiano raggiunge la finale del singolare maschile di questo torneo. Berrettini ha surclassato in semifinale il polacco Hubert Hurkacz, numero 19 del mondo, imponendosi con il punteggio di 6-3, 6-0, 6-7, 6-4. L'avversario di Berrettini sarà il numero uno al mondo Novak Djokovic. Il match Matteo Berrettini ha per lunghi tratti dominato la partita, grazie soprattutto al suo micidiale servizio (22 ace), che non ha mai ceduto all'avversario. Il polacco ha provato ad opporre resistenza nei primi giochi, poi l'azzurro ha dilagato, vincendo 11 giochi di fila, e imponendosi nel secondo set con un secco 6-0.
Nel terzo set Hurkacz è stato però bravo a reagire: ha cominciato a servire meglio e a salire a rete con continuità: il terzo set si è chiuso al tie-break, nel quale il polacco si è imposto grazie a un paio di errori di Berrettini. Nel quarto, però l'italiano è riuscito a strappare il servizio in apertura all'avversario, poi ha amministrato il resto del set con un servizio perfetto. Berrettini, "un sogno" "Non avrei mai nemmeno sognato una cosa del genere, perché è un sogno troppo grande e invece ci sono. E non ci sono altre parole". Queste le parole di Berrettini alla fine del match. "Non ho parole - ha detto - mi serviranno un paio d'ore per capire quello che è successo, ho giocato una grande partita, è arrivata la mia famiglia, c'è tutto quanto il team. Quando si gioca a questi livelli io cerco di essere al meglio dal punto di vista mentale, fisico, tattico, tecnico, pensavo di vincere il terzo set e l'ho perso, mi sono detto: bisogna reagire e la reazione è arrivata". Berrettini ha ricordato anche la sua prima partita sul campo centrale di Wimbledon, persa contro Federer. "Quella partita - ha detto - mi ha aiutato a tornare qui oggi. Adesso guarderò l'altra semifinale, ma ora ho bisogno di un giorno di riposo".
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