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CORSERA EUROPEI 2020 ITALIA AUSTRIA LA BATTAGLIA DI WEMBLEY. MAGIA DI FEDERICO CHIESA E SIGILLO FINALE DI MP12.LOCATELLI BROCCO IN CAMPO

Wembley 26 giugno 2021 CorSera.it by dr.Matteo Corsini sponsored Corsini Real Estate consulting Rome Milano corsinicase@gmail.com 

Wembley Italia Austria una battaglia senza esclusione di colpi. L'Italia passa, dopo aver rischiato l'eliminazione. La Dea bendata della fortunata ha salvato l'Italia dei Titolarissimi da una pessima figura.Anzi, forse ci ha pensato il VAR, che ha annullato un goal bellissimo di Arnautovic. Fuorigioco di una scarpa, davvero un peccato per gli avversari, che avrebbero potuto cambiare le sorti della partita.

Gli 11 di Roberto Mancini sono gli stessi delle prime vittorie, con l'ìinnesto prudenziale di Marco Verratti. Non entra da subito Marco Locatelli, e forse è stato un bene per come ha giocato dopo. Un brocco.Ma la squadra come detto non c'era. Non c'era ritmo, non c'erano idee, ma sopratutto i giocatori austriaci salivano e riuscivano a bloccare le risalite azzurre sulle fasce. Immobile ha scoccato una fiondata prendendo il palo. Un bravo attaccante, sempre in area, ma non ha l'intelligenza di Pippo Inzaghi e la palla è costretto a chiamarla. Vale ma non come un Pessina, vale ma per la Lazio, non per una squadra di stelle da firmamento europeo. L'Italia nel  primo tempo non riesce ad affondare, disarmonica, forse l'eccessivo turn over ha tolto l'affiatamento tra i giocatori.L'Austria è rigorosa nel pressing, la forza di molti giocatori impressionante. Sono anche veloci e arrivano spesso in area azzurra. Finalmente Donnarumma deve esibirsi in una bella parata. Ma Roberto Mancini ha capito che non c'e' tempo, predispone le contromisure, e fa i cambi Chiesa per Berardi e Belotti per Immobile. Poi entra anche Pessina per Barella e Locatelli per Marco Verratti. Gli innesti funzionano, tornano a dare equilibrio alla squadra e profondità sopratutto in area di rigore austriaca. Ma fino alla fine del secondo tempo nessuno è in grado di cambiare l'esito del match. Soltanto nei supplementari arriva il goal straordinario di Federico Chiesa, che stoppa la palla con la fronte, la mette a terra, smarca con il sinistro l'avversario in arrivo e poi affonda con un tiro di sinistro.

L'Italia esplode di gioia. La battaglia d'Austria è durata oltre 90 minuti di strazio e la netta sensazione che saremmo usciti battuti. Poi la partita si è messa in discesa, sebbene gli austriaci hanno deciso di attaccare formando un 4-2 -4 offensivo con una torre , un gigantesco giocatore di oltre 2 metri. Ma ad andare in goal ci ha pensato in area MP12, al secolo Matteo Pessina. Una tipica rapina in area di rigore,i goal alla Pipppo Inzaghi. Locatelli non è riuscito ad inserirsi e certamente la sua prestazione non è minimamente paragonabile a quella di Marco Verratti, un vero e proprio torero al centro del campo. Marco Locatelli ha comunque servito bene i compagni, insieme a Matteo Pessina svolge la particolare funzione di penetrare tra le file avversarie per arrivare al goal. Un elogio al combattente Belotti, il Gallo, che è soldato di trincea, non certamente un centravanti infallibile. Si sono notate le sue papere, tiri maldestri. Insomma un roditore da centro campo. Gli ottavi di finale dell'Italia contro l'Austria sono stati davvero una grande battaglia, una di quelle che ci ha fatto davvero soffrire. Una bellissima partita, che onora il calcio e gli avversari di grande caratura, sebbene un pò fallosi. 


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