Los Angeles 13 marzo 2021 CorSera.it by dr.Matteo Corsini ai confini del mondo conosciuto. Enciclopedia Universale delle Scienze Naturali
Quel mondo perfetto e preistorico del coronavirus che cerca di difendere se stesso. Se vogliamo abbiamo interagito contro la natura e il mondo animale. Il Covid-19 è una plastica reazione biologica alle interferenze della civiltà umana al suo prioritario equilibrio, che sembra scomparire di giorno in giorno. La pandemia del pipistrello e le sue varianti, sono soltanto le prime avvisaglie della reazione della natura alla devastazione dell'uomo. I primi campanelli di allarme di un sistema che si è probabilmente rotto e che scatena la sua guerra contro un nemico invadente, che soffoca il suo respiro ed inquina, sporca, altera ogni delicata sincronia di un luogo perfetto, quello che Dio ci ha regalato nella sua immensa generosità. La civiltà umana stenta a trovare se stessa, ha perduto la strada per arrivare alla giustizia, alla intesa tra i popoli, perchè ancora oggi incedono le guerre, prevale l'avidità degli uni contro gli altri. Questo meccanismo infernale non sembra arrestarsi e continua a macchiarsi di crimini inenarrabili, di ingiustizie fuori l'ordinario. Quella giunta a noi, sotto forma di pandemia e infezione, non è altro che la protesta della natura e del mondo animale che cercano di difendersi con ogni mezzo, pur di sopravvivere.
Noi Homo Sapiens possiamo immaginarla come un attacco alla nostra civiltà, un messaggio foriero di ammonimenti, sinonimo di tragedia per il futuro che ci attende. Forse noi siamo davvero soli nell'universo e dovremo fare i conti con la nostra storia e i gesti che ogni giorno compiamo, alla ricerca di noi stessi e di quel mondo perfetto, senza malattie, forse immortale e senza carenze di alcun genere. Dobbiamo però domandarci dove siamo arrivati e in quale luogo adesso esattamente ci troviamo, perchè forse siamo andati oltre le attese, varcando confini che non dovevano essere violati. Ci ritroviamo a fronteggiare un nemico invisibile, areobico, che uccide chiunque incontri, falcidia parte della popolazione, senza alcuna pietà, quella che del resto l'essere umano non ha dimostratro di avere verso la natura e il mondo animale. Saremmo altro, se volessimo, ma qualcosa non sta andando per il verso giusto e cerca di cambiare pagina, uccide ciò che gli uccide, si libera di coloro che gli opprimono. E' occhio per occhio dente per dente, una sfida culminata nell'inferno di una infezione che ha come unico obiettivo, di liberarsi di un nemico corrosivo, che non risparmia niente e nessuno in nome del progresso umano. I vaccini potranno garantire all'umanità di difendersi dalla morte senza respiro, ma non saranno utili a far cambiare passo a noi stessi se non prenderemo coscienza che siamo ad un bivio, da cui forse non torneremo più indietro, come una astronave oltre i buchi neri, perduta nell'universo delle ragnatele cosmiche, di cui non sappiamo nulla e che presto ci avvolgeranno, inghiottendoci facendo scomparire la razza umana.
L'Homo Sapiens ha compiuto un grande cammino, spesso in sintomia con la natura e il mondo animale, adesso qualcosa è cambiato e non pare sia però nella giusta direzione. La riflessione che dobbiamo compiere, nei giorni di lockdown, è capire dove vogliamo andare, se per sopravvivere e svilupparci è ancora necessario distruggere qualsiasi cosa si frapponga tra noi e le conquiste scientifiche, oppure, riflettere che la sopravvivenza stessa dell'essere umano è profondamente legata al rispetto della Terra, di un pianeta morente e soffocato dalla irresponsabilità dei tanti. Questa guerra feroce, fatta di vittime e di lacerazioni, di paura e sofferenza, deve aprire altre porte intorno al noi e indicarci la migliore strada da intraprendere per garantirci un futuro migliore del presente. Se non saremo in grado di farlo, ci costringeremo dentro le nostre case, che ormai sono diventate prigioni da cui forse non usciremo più come prima. Ciò a cui assistiamo oggi, è semplicemente l'urlo di battaglia del pianeta contro l'umanità, un segnale di arrivo all'ultima stazione del progresso.
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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 15 marzo. Passano in area rossa le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento che si aggiungono a Campania e Molise che restano in area rossa. È quanto si apprende da fonti del ministero della Salute. Trento diventa zona rossa, Alto Adige no La Provincia di Trento diventa zona rossa, mentre quella di Bolzano, per la quale si ipotizzava lo stesso passaggio, invece no. È quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute. Dl porta in arancio tutte le regioni gialle. Sardegna bianca "Tutte le altre Regioni, tranne quelle indicate in rosso, saranno in area arancione per gli effetti del decreto legge approvato stamane. La sola Sardegna resta in area bianca". È quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute sul contenuto della nuova ordinanza. Verifica sulla Basilicata C'è ulteriore verifica sui dati della Basilicata, che al momento è in rosso. Cirio: inaccettabile conoscere nuove misure ora "Ancora una volta siamo arrivati alla tarda sera di venerdì per sapere con certezza da che giorno sarebbero scattate le nuove misure". Così su Facebook il governatore Alberto Cirio commenta in serata l'ingresso del Piemonte, da lunedì 15 marzo, in zona rossa. "Questo non è accettabile, per rispetto di chi lavora e delle famiglie che devono poter organizzare le loro vite in un momento così difficile", aggiunge Cirio. Iss: incidenza casi accelera, tocca 225 per 100mila Sono provvedimenti resi necessari per contrastare l'accelerazione segnalata dalla Cabina di regia, tramite il monitoraggio settimanale. Nella settimana 1-7 marzo si continua ad osservare una importante accelerazione nell'aumento dell'incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente: 225,64 casi per 100.000 abitanti (01 marzo - 07 marzo) contro 194,87 per 100.000 abitanti (22 febbraio - 28 febbraio). -to
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