Washington 21 gennaio 2021 CorSera.it
Capitol Hill, Joe Biden ha giurato come 46° Presidente degli Stati Uniti d'America, e come dice Donald Trump " Un uomo più morto che vivo, uno che sembra riesumato da una tomba ". Molti lo vorrebbero già morto che vivo, ma questi sono i veleni della politica della Capitale.
Finalmente abbiamo visto delle lacrime sincere, da parte della moglie di Joe Biden, mentre stringeva al petto l'uomo della sua vita, quell'anziano signore ormai senza capelli, che è diventato il più vecchio dei Presidente degli Usa. Un Dead Man Walking, come lo ha soprannominato con cattiveria Donald Trump " Ehi Joe, sei più morto che vivo. Io tornerò in qualche maniera, in un'altra forma... quando tu sarai andato via."Quello di oggi è sembrato l'insediamento di un capo tribù indiano, pronto a lasciare il mondo reale per l'oltretomba.L'atmosfera era irreale, danzante, lunatica, quasi icnredibile, vedere tanta folla ordinata che applaude, piange e si abbraccia, in modo ordinato, facendo sparire davanti agli occhi del mondo, le violenze di poche settimane orsono, con l'assalto del Congresso da parte degli sciamani sostenitori di Donald Trump. L'inferno ha lasciato infine la casa Bianca, e il sogno di un mondo migliore vi prende piede, peccato che forse la scena è in ritardo di venti anni. Joe Biden sembra una mummia di hollywood riesumata per la grande festa in onore del grande Gatsby.
Nella incoronazione del suo 46° Presidente , vi è tutto lo stridore delle contraddizioni del popolo americano, di quella società tecnologicamente superavanzata, ancora soggiocata dalle stregonerie degli sciamani e dal mantra delle sue fattucchiere. Kamala Harris, abbagliante come una regina, ha fatto la sua parte, facendo chiaramente intendere che l'America dispone di una vice di ferro e di una donna straordinaria. Sarà lei la prima Presidente donna degli Stati Uniti d'America? Joe Biden reggerà alla forte emozione dell'insediamenteo e domani mattina sarà al suo posto nello studio ovale della Casa Bianca o andremo al suo funerale per assistere al più veloce mandato presidenziale della storia americana?
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Joe Biden ha giurato come 46mo presidente degli Stati Uniti davanti a Capitol Hill, la sede del Congresso Usa a Washington. "Per tantissimi anni - continua Biden - l'America è stata messa alla prova, oggi celebriamo la vittoria non di un candidato, ma della democrazia. La democrazia è preziosa, fragile, in quest'ora la democrazia ha prevalso". - "Gli Usa hanno molto da fare in questo inverno di pericolo, molto da riparare e da risanare", continua il neo presidente. Ovazione e applausi per lui e la First Lady, Jill, quando escono dal palazzo del Congresso per raggiungere il podio del giuramento. "La storia della nostra nazione non dipende da uno di noi ma da tutti noi - dice ancora -. Noi, il popolo degli Stati Uniti d'America, dobbiamo cercare l'unione. Siamo brava gente e possiamo farcela. Chiedo a tutti gli americani di aiutarmi nell'unire il Paese. Metterò - promette - tutta la mia anima per riunire la nazione".
Prima di giungere a Capitol Hill, il nuovo Presidente ha assistito insieme alla moglie Jill alla messa nella cattedrale di San Matteo Apostolo, la stessa dei i funerali di John Kennedy e dove papa Francesco, nel corso della sua storica visita del 2015 negli Stati Uniti, incontrò i vescovi americani, pronunciando un significativo discorso: Bergoglio implorò di rigettare "il linguaggio divisivo e astioso" invitandoli ad adottare un approccio che "attragga uomini e donne attraverso la luce calda dell'amore". Biden è il secondo presidente cattolico nella storia Usa. Si respira aria bipartisan come hanno dato prova quei 17 nuovi deputati repubblicani scrivendogli una lettera nella quale si impegnano a lavorare con lui: "Crediamo fermamente che ciò che unisce gli americani sia più grande di qualsiasi altra cosa che li divide", nel testo strappalacrime della deputata texana Beth Van Duyne. "Il virus ha fatto più vittime di quanti americani sono morti nella Seconda Guerra Mondiale" afferma Biden, lanciando un messaggio di speranza. "Possiamo battere il virus".
Il primo impegno è battere il Covid, che ha infettato 24 milioni americani uccidendone più di 400mila. E ancora: "Vinceremo sul suprematismo bianco e sui terroristi interni". "Sarò il presidente di tutti gli americani, combatterò per coloro che mi hanno votato e per chi non mi ha votato".
Politica internazionale: "Ripristineremo le nostre alleanze e torneremo a impegnarci con il resto del mondo" ha detto Biden, sottolineando che gli Stati Uniti vogliono essere da guida: "Lo faremo non solo attraverso l'esempio della nostra forza, ma attraverso la forza del nostro esempio. Saremo un partner più forte e fidato per la pace, il progresso e la sicurezza". Non poteva mancare un passaggio sui due tormentati mesi che hanno seguito il voto presidenziale: "Le recenti settimane ci hanno insegnato una dolorosa verità, c'è la verità e ci sono le menzogne, le menzogne dette per potere e per profitto" ha detto, facendo riferimento, senza citarlo, a Donald Trump e alla sua contestazione dei risultati elettorali. Ma ha anche espresso la convinzione che "siamo in grado di rialzarci". "E ognuno di noi - ha concluso - ha una responsabilità come cittadini, gli americani, e soprattutto i leader, devono onorare la nostra Costituzione e proteggere la nostra nazione, difendere la verità e sconfiggere le menzogne". Il momento del giuramento di Biden è stato anticipato da una intensa Lady Gaga, che ha cantato l'inno americano. Un passaggio ancor più emozionante è stato quello della poetessa Amanda Gorman. Sui gradini di Capitol Hill oggi è nata una stella: giovanissima afro-americana di Los Angeles, Amanda (22 anni) ha catturato in versi lo storico momento della transizione dalla presidenza Trump a quella Biden, emozionando vip della politica e decine di milioni di spettatori a casa. Echi di "Hamilton" e suggestioni rap hanno punteggiato la lettura di "The Hill We Climb", la composizione finita dopo le violenze degli ultrà trumpiani del 6 gennaio. Nella poesia, letta dopo che sul palco si erano alternate Lady Gaga e Jennifer Lopez, la giovane poetessa ha accennato alla sua personale esperienza di "ragazzina magra afro-americana cresciuta da una mamma single, che sognava un giorno di diventare presidente e oggi recita all'insediamento di un presidente". -
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