Roma 16 Gennaio 2021 CorSera.it
Crisi di Governo, lunedì si va alla conta alla Camera dei Deputati, primo banco di prova per Giuseppe Conte che il giorno dopo dovrà aggirare lo scoglio del Senato, con i "costruttori" nel gioco della quaglia. Matteo Renzi dall'altro lato, prega e piange disperato che tutto vada per il verso giusto, o come dice qualcuno sarà per lui il " terzo suicidio di fila " e senza appello. La fragile scialuppa dell'Italia dei Valori è in mezzo ai marosi della burrasca e se martedì il Senato non farà saltare il banco, il leader vivaista sarà costretto ad una dolorosa ritirata. L'Italia lo odia, almeno gli esponenti politici di ogni colore politico, ma il Principe di Firenze, se riuscirà a farsi piccolo e trasparente, forse troverà l'unico pertugio per dare una svolta alla crisi, quella di trovare un accordo in extremis prima di lunedì. Lo sforzo sarà quello unanime del PD di riunirsi ancora una volta per il bene " comune " dei partecipanti, dovendo far fronte alle elezioni anticipate. Lo scenario alternativo è una prossima legislatura in mano alle destre e il rischio che Silvio Berlusconi sia nominato Presidente della Repubblica Italiana. Un ritornello del Bunga Bunga?
Comments (0)