Roma 1 gennaio 2021 CorSera.it by Dr.Matteo Corsini direttore scientifico EUSG Enciclopedia Universale delle Scienze Giuridiche
La razza umana degli HOMO SAPIENS ha un futuro o siamo ancorati alla preistoria?
Quello del 2021 sarà ricordato come il Capodanno senza feste e cenoni, una sorta di anno Zero della civiltà dell'Homo Sapiens. Colpiti da una delle sciagure peggiori che l'umanità ricordi, le popolazioni del mondo sono state costrette a rifugiarsi dentro casa, per sfuggire la pericolo immanente della pandemia. Così come probabilmente fecero alcune i Neanderthal costretti a rifugiarsi nelle grotte, nel corso delle inondazioni generate dal cambiamento climatico. Umanità al suo estremo, il confine dell'Inferno, come lo hanno chiamato in molti. Ma pur sempre un sentiero, un sistema tracciato dalla evoluzione, paradigma scientifico, a tutela dell'organismo umano seriamente minacciato dal Covid-19. Segno inequivocabile che alcune barriere sono state violate, mura eterne che la genetica aveva innalzato da una specie animale verso le altre. Ma come abbiamo capito, tutto questo non è più sufficiente, e la medicina, deve intervenire per ovviare al disastro naturale delle minacce che si abbattono contro gli esseri umani, mettendo a repentaglio l'esistenza stessa dell'Homo Sapiens. Sono le nuove insidie per lo sviluppo della civiltà umana, segni inequivocabili che il pianeta Terra è maltrattato, e in alcune metropoli, la densità della popolazione ha raggiunto livelli insostenibili.
Ci domandiamo in questi giorni, se saremo in grado di socnfiggere il male, l'infezione, e se saremo pronti a fronteggiarne altre, forse più complesse e pericolose. Si pone nella mente degli scientiziati, così come in quella della popolazione, la riflessione sul tempo, di quanto davvero ne abbiamo per trovare una soluzione alternativa al nostro pianeta, perchè in queste condizioni non ci sarà spazio per tutti o risorse o benessere. Mentre ci svegliamo nel corso di questa alba particolare, sono morte oltre due milioni di persone nel mondo a seguito della pandemia, una strage di persone, che sono state costrette ad abbandonarci prima del tempo. Il quesito cambierà il destino del mondo, diventerà l'acelleratore per cercare nuovi sentieri e nuove formule esistenziali. Nel corso dei prossimi anni vedremo progressivamente svuotarsi le grandi città o fuggire dalle zone rurali le poche popolazioni che ancora lavorano i campi? Avremo più paura della luce artificiale, della condensazione delle metropoli o del buio delle terre desolate o delle montagne? Nel corso del prossimo cataclisma torneremo a nasconderci nelle grotte, nel sottosuolo o qualcuno di noi, deciderà di lasciare per sempre il pianeta con avveniristiche esplorazioni interstellari ? Siamo dunque al limite tra passato e futuro ? O siamo già pienamente altrove rispetto al tempo, al presente e alla nostra storia? La vaccinazione contro il coronavirus contribuirà a creare una razza di Hom o Sapiens più forte o più paurosa? Sapremo superare le prossime sfide con al stessa rapidità come abbiamo elaborato una reazione a questa devastante pandemia? E sopratutto, quanti di noi rimarranno indietro, quanti ancora vivranno ingoiati nelle baraccopoli come il ragazzo di Asti, morto per aver innescato un fuoco di artificio, come fossimo ancora tutti all'età della pietra?
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Capodanno tragico ad Asti. Un 13enne è morto poco dopo la mezzanotte per le lesioni all'addome causate da un petardo. E' accaduto al campo nomadi di via Guerra, dove il bambino viveva. Soccorso immediatamente e trasportato all'ospedale, è arrivato al Pronto soccorso già in arresto cardiaco e per lu inon c'è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Danni ad alcune strutture all'interno del pronto soccorso di Asti e nel parcheggio sono stati provocati dai familiari del tredicenne. I parenti avrebbero voluto vedere il ragazzino, sul cui corpo però verrà disposta un'autopsia. Fonti sanitarie riferiscono che il bambino di 13 anni rimasto gravemente ferito nella notte ad Asti, è arrivato all'ospedale in arresto cardiaco e in condizioni disperate. Sono stati fatti tutti i tentativi ed eseguite tutte le manovre necessarie per rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare. Nelle prossime ore verrà eseguita l'autopsia per chiarire le cause della morte, avvenuta all'interno del campo nomadi in via Guerra. Non viene esclusa alcuna ipotesi, compreso un fuoco d'artificio, compatibile con le ferite fatali. I parenti del ragazzo, all'arrivo all'ospedale, hanno cercato di vedere il corpicino, e ci sarebbero stati dei momenti di tensione. Un morto e 79 feriti il bilancio ufficiale E' di un morto e di 79 feriti, dei quali 23 ricoverati, il bilancio del Capodanno 2021 secondo i dati forniti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Dati che registrano una diminuzione, definita "lieve" rispetto al 2020. L'anno scorso il bilancio era stato di un morto e 204 feriti, dei quali 38 ricoverati. Ragazzo ferito a Solofra Rischia di perdere la mano destra e l'occhio destro un ragazzino di 16 anni di Solofra che è stato investito dall'esplosione di un petardo forse difettoso o forse maneggiato impropriamente. Il giovane è stato portato prima al pronto soccorso dell'ospedale Moscati di Avellino, dove gli sono state fornite le prime cure. Per la gravita' del caso i medici hanno però disposto il trasferimento all'ospedale Pellegrini di Napoli, dove il ragazzo sarà operato alla mano. Il giovane si trova infatti ancora ricoverato e le sue condizioni sono considerate serie. Quello di Solofra è l'unico incidente registrato in provincia di Avellino legato ai tradizionali botti di capodanno. Sull'accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Solofra, per verificare eventuali responsabilità dei genitori del ragazzo. Donna colpita alla testa da una scheggia Tra gli otto feriti nella notte di San Silvestro, tra Napoli e provincia, c'è una donna colpita alla testa da una scheggia. Si trovava a casa dell'anziana madre a Mugnano (Napoli) quando, affacciatasi al balcone, è stata raggiunta dal colpo che l'ha ferita all'occipite. Si è trattato di una tragedia sfiorata: la donna è ricoverata al Cardarelli, non in pericolo di vita, con la scheggia ritenuta. Sarà operata nei prossimi giorni per estrarla. Sono 8 i feriti a causa dei botti a Napoli e provincia, un numero molto basso rispetto alla media. Sono tutti maggiorenni, tre in città e cinque in provincia. Lo scorso anno erano stati 48 i feriti nel Napoletano, di cui 2 da colpi d'arma da fuoco. Sono i dati comunicati dalla questura partenopea. Sono quattro i feriti ricoverati, uno dei quali e' appunto la donna colpita da un proiettile vagante. Gli altri tre sono uomini ancora in ospedale per aver riportato gravi lesioni a una mano, fino alla distruzione dell'arto. Tra di loro, anche uno che alle 4.30 di questa mattina, a Camposano, nel Nolano, ha raccolto un petardo da terra che e' esploso subito dopo. Per questi, i sanitari hanno formulato una prognosi di guarigione entro i 21 giorni. Per gli altri quattro, le lesioni sono meno gravi, guaribili anche in 7 giorni, anche se in hanno comportato la perdita di alcune dita. Anche nel Milanese la fine del 2020 sembra segnare un minimo storico di botti e feriti rispetto alla media. Secondo i primi dati nel passaggio al 2021 si è festeggiato molto meno con circa "la metà degli interventi del 118 per un Capodanno normale": gli unici due episodi gravi riguardano un uomo che ha perso due dita, ieri pomeriggio,armeggiando un petardo, e due feriti da colpi d'arma da fuoco,entrambi albanesi, nel corso di un episodio - secondo i primi accertamenti - di criminalità. Sono 9 i feriti tra Roma e provincia per i fuochi d'artificio esplosi nella notte.Secondo quanto si apprende da fonti di polizia, si tratta di feriti lievi che hanno riportato abrasioni, ustioni, e contusioni. Il più grave ha avuto una prognosi di 15 giorni per una "contusione bulbare". Gli episodi si sono verificati al centro di Roma, in zona ponte Milvio, a Fiumicino, Marino, Frascati e Velletri.
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