Messina 21 agosto 2020 CorSera.it dal nostro corrispondente Bruto Osvaldi
L'enigma della Piramide del 38° parallelo o Piramide della Luce. Il delitto di Caronia. Deriva mistica o più banalmente la storia di una donna infelice? Viviana Parisi voleva recarsi alla Piramide della Luce o forse aveva deciso quella mattina di lasciare il marito e fare ritorno dalla sua famiglia di origine? L'incidente ha forse interrotto quel desiderio e spinto la donna a compiere due atti estremi che tutti noi conosciamo.
Il caso della morte di Viviana Parisi e di suo figlio Gioele, ci porta una prima risposta. Viviana Parisi, quando la mattina del 3 agosto uscii di casa insieme al figlio Gioele, disse che si sarebbe recata ad un centro commerciale per acquistare delle scarpine per il figio Gioele.
Una bugia confezionata ad arte per il marito Daniele Mondello.
Una prima risposta nelle parole del legale di famiglia avvocato Claudio Mondello.
Così in un'intervista a In Onda, l'avvocato Claudio Mondello. "La donna era scossa dopo l'incidente, perchè si trovava in un luogo ben diverso da quello che aveva indicato al marito prima di uscire ..." Queste sono frasi lapidarie, traducendole, ci dicono che Viviana Parisi, poteva essere preoccupata per la reazione del marito Daniele Mondello. Viviana Parisi aveva dunque paura del marito ?
La moglie mente al marito, se vogliamo per una banalità. Ma questa risposta, ci spinge tutti quanti all'interno di un sentiero ben diverso, non fatto di rovi, di arbusti, ma di solitudine, di sofferenza, di infelicità quotidiana.Qualcosa di ben più pericoloso di un killer della mafia, perchè agisce silenzioso dentro di noi e fa breccia nel cuore e nello spirito.
Siamo nel 2020, una donna matura, madre di un bambino, deve inventarsi una bugia per uscire?
Assurdo soltanto pensarci. Se le cose stanno così, facile immaginare, come del resto spieghiamo da giorni, che lo stato depressivo della donna, aveva una causa ben precisa, la crisi della relazione con il marito. Quando una donna entra in uno stato depressivo, significa due cose, o la patologia è di natura psicotica, o vuole troncare la relazione con il partner,magari difficile da lasciare, come un marito geloso e possessivo. Sul punto ricordiamo che la sorella di Daniele Mondello, ha immediatamente tenuto a precisare che il fratello era tanto carino con la moglie Viviana Parisi. Ma ne siamo proprio certi?
Nella vita di Viviana Parisi, probabilmente c'era un altro uomo, forse una relazione ancora embrionale, ma c'era qualcuno, un amico magari, con cui la donna avrebbe avuto desiderio di unirsi. Qualcuno che la confortava nei suoi stati depressivi.
In un recente caso giudiziario di cui mi sono occupato, nel corso degli ultimi anni, ho incontrato una donna, che usciva da una lunga relazione con un uomo. Una tipica storia di maltrattamenti, probabilmente subita anche per una grave sudditanza di natura economica, e poi la necessità di salvaguardare l'equilibrio affettivo dei figli. Un esempio classico. Un marito violento, che temeva, nelle reazioni con chiunque. Ma la donna era astuta, e per cominciare a recidere la relazione, si cominciò a fingere affetta da una psicosi maniaco depressiva. Prese a frequentare uno psicoanalista e disse al marito che non aveva più alcuna intenzione di vivere e di andare avanti. Lo disse tra le lacrime, a tal punto convincente, che il marito chiamò la guardia medica per far soccorrere la donna.Iniziarono a profilarsi comportamenti suicidari talmente convicenti, che non fecero mai germogliare nel marito l'idea che la moglie volesse lasciarlo e che potesse avere un'altra relazione.Comportamenti suicidari che arrivarono a manifestarsi in veri e propri tentativi di suicidio. La sola unica via di uscita che aveva quella donna per liberarsi del marito era quella di fingersi pazza, suicida, pur di ottenere ciò che voleva.
Motivo per il quale l'avvocato Claudio Mondello, ha decisamente smentito la ricostruzione del Corriere della Sera, su un altro tentativo di suicidio di Viviana Parisi, avvenuto alcune settimane prima.
Le donne si fingono depresse, suicide e perseguitate, quando decidono di liberarsi della relazione affettiva con il proprio marito e compagno.Il trauma che costruiscono, è comunque sempre sostenuto da qualcuno, da un compagno, da un complice, che assume il ruolo di partner, psicoanalista, attore della recita.
Per un partner non esperto di sindromi depressive, è impossibile distinguere la finzione dalla realtà. In questo pseudo stato dissociativo, la donna riesce ad allontanarsi dall'uomo con cui sta, intrecciare un'altra relazione e cercare di mantenere in equilibrio anche la famiglia. Per fare questo Viviana Parisi, aveva bisogno di un complice, di un partner, che accettasse questa condizione e che la sostenesse nella difficile decisione. Fingersi psicoapatica, depressa, è un gioco da ragazzi . Piangere, strillare, recitare comportamenti suicidari un trucco del mestiere.
Rispondere ai dubbi degli psichiatri e psicoanalisti intervenuti a vario titolo nella vicenda, è semplice, lo espongo con i fatti.
Ma torniamo alla nostra storia. Se il partner diventa il complice della rottura della vecchia relazione, si cela nell'ombra, nessuno sa che esiste, nessuno sa chi sia.
Pertanto nella mia ricostruzione empirica, Daniele Mondello è il marito del tutto convinto della malattia della moglie, o almeno del suo stato depressivo alterato. Ma un marito, conosce molto bene anche cosa accade nelle mura domestiche, come la moglie si comporta sessualmente con lui.
Una prima risposta è dunque arrivata proprio dalle parole del legale di famiglia Claudio Mondello. Sono uscite dalla sua bocca, inconsapevolmente. Adesso la seconda domanda a cui dobbiamo trovare una risposta è un'altra: Daniele Mondello sospettava di una relazione extraconiuigale della moglie Viviana Parisi ? Per questo motivo la moglie si sentiva perseguitata?
Nel caso che vi ho esposto, il marito insospettito dai comportamenti bizzarri della moglie, assunse alcuni investigatori privati, tra cui il sottoscritto. I pedinamenti effettuati per giorni e settimane, fecero emergere un quadro banalissimo, quello di una donna depressa, che non vedeva nessuno,con poche relazione sociali, si spostava da casa e con i figli. Niente di niente. " Sua moglie è una santa...." Risposero più volte gli investigatori al marito. La donna al contrario era come Mata Hari , una recita perfetta, che per tanti anni ingannò il marito, i figli, i parenti.
Gli investigatori privati rimanevano incollati all'abitazione fino alle 3/4 del mattino. Poi gettavano la spugna. Si poteva riprende anche al mattino presto, intorno alle 7/7.30 , ma la donna a quel punto era sparita, inghiottita dalle prima luci dell'alba.
Lo donna era una maniaca depressiva affetta da turpe psichiche o al contrario, intorno ad un orario inconsueto per tutti, ovvero le prima ore dell'alba, si vestiva ed usciva di casa per andare ad incontrare il nuovo amore. Se esci presto al mattino, puoi andare a fare jogging, a prendere un pò d'aria a prendere le brioche per la colazione.
Nella prime quattro o cinque ore del mattino una donna astuta può mantenere una relazione, una doppia vita, senza che nessuno in famgilia lo possa sospettare. La convinzione è che la donna al mattino va al mercato a fare la spesa.
Il caso giudiziario di cui vi ho parlato, smentisce le ricostruzioni della dottoressa Roberta Bruzzone, della Bolzon, di ogni psichiatra ascoltato fino adesso.
Perchè a spingere Viviana Parisi ad un atto così estremo, forse è stata la costrizione di vivere in una gabbia,in una vita che non sentiva più sua, e da cui non poteva liberarsi se non fuggendo dal marito. Una storia che per amore del figlio Gioele trascinava innanzi come meglio poteva.
Nella quasi totalità delle coppie, c'è sempre il sospetto e il gioco della gelosia. Nel caso di Viviana Parisi le regole del sospetto hanno forse giocato un tiro mancino alla donna. Allora è lecito domandarsi, se Viviana Parisi è salita sul traliccio perchè intendeva suicidarsi dalla disperazione esistenziale, oppure fuggiva inseguita da qualcuno che voleva ucciderla?
La risposta ad oggi potrebbe essere chiarissima. Viviana Parisi non ha avuto modo di rompere quella gabbia oppressiva nella quale viveva. Era convinta che non sarebbe riuscita a raggiungere il suo scopo e l'incidente avvenuto in galleria, ha probabilmente messo fine alla sua fuga alla Thelma e Luise. Viviana sotto shock, ha dunque deciso di farla finita.Ha forse abbandonato il figlio, vicino a quel casolare in prossimità della strada sterrata e poi si è dileguata nel sentiero tra i rovi e gli arbusti. Il figlio Gioele l'avrà forse seguita con lo sguardo e poi camminando, addentrandosi dentro la folta boscaglia. Se i soccorsi fossero partiti fin da subito, forse Gioele si sarebbe salvato.
Le parole dell'avvocato Claudio Mondello, parlano chiaro. "Viviana non si è uccisa, si è arrampicata sul traliccio perchè cercava il figlio..." Non c'è nulla che non andava, la classica famigliola felice.
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