Messina 17 agosto 2020 CorSera.it dal nostro corrispondente Bruto Osvaldi investigatore professionista
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Giallo di Caronia, la trama del delitto di Viviana Parisi. Spunta la mano insanguinata della mafia locale.A parte la storiella dei Rottweiler, data in pasto ai fessacchiotti della stampa italiana, gli inquirenti sono sulle tracce degli assassini di Viviana Parisi. Da fonti attendibili la procura starebbe rovistando nella vita privata del marito della dj torinese, Daniele Mondello, il cui videomessaggio appello, non avrebbe convinto del tutto il Procuratore Angelo Cavallo, che sa bene di muoversi in territori ad alta densità mafiosa, dove i pestaggi, le minacce e le intimidazioni sono all'ordine del giorno. Il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, recentemente si era occupato di due episodi di violenza intrafamigliare, pestaggi e minacce nei confronti delle mogli e dei parenti della stessa. Nulla di più probabile che la coppia di coniugi dj, Daniele Mondello e Viviana Parisi, fossero contigui ad organizzazioni mafiose, che si spartiscono il business delle discoteche e della prostituzione. Celeberrima l'indagine denominata la "Dolce Vita" che condusse all'arresto di una vasta organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione di un night club di Caronia.Ricordiamo che una potentissima famiglia mafiosa, quella dei Mistretta opera indisturbata nell'area della fascia costiera tirrenica em olti dei suoi afifliati sono imprenditori di Sant'Agata di Militello, come Antonino Smeriglia, finito sotto indagine alcune mesi orsono .
Tra gli arrestati Giuseppe Lo Re considerato il referente di Cosa Nostra palermitana sui Nebrodi e nel barcellonese. La vita dei due coniugi Mondello Parisi, potrebbe essere legata a doppio filo con organizzazioni mafiose che gestiscono i night club del territorio. L'influenza delle cosche mafiose nel territorio di Sant'Agata di Militello e di Caronia è conosciuto presso tutte le Procure della Repubblica d'Italia.
La dinamica della morta di Viviana Parisi è senza ombra di dubbio un delitto di mafia e questo spiegherebbe il tentativo di depistaggio orchestrato nelle ultime ore anche dagli stessi cronisti locali.
Per tale motivo, sarà necessario fotogrammare tutta l'area oggetto di perlustrazione da parte delle forze dell'ordine, perchè nessuno mi toglie dalla testa, che una volta diminuita la forza centrifuga delle ricerche del piccolo Gioele, il cadavere del bambino non salti fuori tra qualche settimana, magari sotto un arbusto e in prossimità del traliccio dove è stato rinvenuto il cadavere della madre. Questo ad avvalorare l'ipotesi della madre psicopatica in preda alla depressione che dopo aver constatato la morte del figlio nel corso dell'indicente, anzichè mettersi ad urlare dal dolore e chiamare i soccorsi, abbia al contrario deciso di venire meno ad ogni istinto materno e fuggire con il bambino in mano per seppellirlo e poi salire sul traliccio dell'alta tensione ed ammazzarsi. Queste sono frottole che qualcuno sta mettendo in giro per nascondere la verità sull'omicidio di Viviana Parisi.
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