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CORSERA RIFORMA SCUOLA LUCIA AZZOLINA LINGUA INGLESE OBBLIGATORIA PER FORMARE UNA NUOVA GENERAZIONE DI GIOVANI ATLANTICI

Roma 2 luglio 2020 CorSera.it by dr.Matteo Corsini ( Fondatore e direttore scientifico Enciclopedia Universale delle Scienze Giuridiche )

Riforma della Scuola, una nuova generazioni di atlantici.La scuola italiana a due dimensioni, una tradizionale l'altra con l'obbligo della lingua inglese.

 Il ministro Lucia Azzolina, è forse stata costretta a tornare indietro, sconfessando in qualche maniera l'efficacia dell'insegnamento a distanza. "Nessuno ha mai detto che l'insegnamento a distanza può sostituire le aule scolastiche " . A fianco del ministro, 850 mila insegnanti italiani che protestano per non rimanere invisibili. Secondo il sottoscritto, l'insegnamento a distanza è una sfida per la formazione dei giovani e costituisce il primo trampolino di lancio per l'internazionalizzazione della forza lavoro del futuro. In Italia, la formazione online è nata con la fondazione delle università telematiche, che come tutti sappiamo hanno fatto scempio della serietà e del rigore accademico, per consentire di laurearsi a centinaia di migliaia di asini, senza poi conseguire alcunchè nel mercato del lavoro, oltremodo infestando con la propria ignoranza gran parte dell'apparato pubblico dello Stato Italiano.

La formazione a distanza dovrebbe far parte di una impalcatura di internazionalizzazione scolastica e sopratutto accademica, con in prima fila, la lingua inglese. L'Italiano è forse tra le più belle lingue del mondo, indispensabile per proseguire negli studi di giurisprudenza, ma non necessaria per l'innovazione tecnologica, l'informatica, il web, la digitalizzazione, i social network. Il mondo del domani, quello che i giovani vivono e leggono sugli smartphone, corre veloce in lingua inglese.Il nostro corpo insegnanti è desueto, inutile,sterile, sono disoccupati che producono altri disoccupati. Se l'Italia vuole tornare ad essere competitiva, dovrà formare giovani generazioni di "atlantici " persone in grado di sfidare il mondo intero dimostrando la propria capacità. La ministra Lucia Azzolina, potrebbe gettare le basi per una radicale riforma del nostro sistema scoalstico e creare due piattaforme educative : quella tradizionale, per arti e mestieri tipici ( notai, ingegneri, avvocati, medici)  nelle aule scolastiche e quella internazionale che potrebbe formarsi a distanza con l'introduzione dell' inglese quale lingua obbligatoria e ufficiale del nostro nuovo apparato educativo statale. Gli "atlantici ", i giovani italiani, diventerebbero competitivi nei settori chiave dello sviluppo della società globalizzata, sia nell'informatica che nella innovazione tecnologica. Senza l'inglese, scritto e parlato perfettamente, i nostri giovani non potranno mai varcare i confini del nostro paese garantendo alle aziende internazionali competività.

Se non imboccheremo questa strada, l'Italia non riuscirà a tornare competitiva, e i nostri migliori talenti continueranno a migrare verso paesi più progrediti pronti ad accoglierli. Oggi, ad una famiglia italiana, formare i propri figli presso le scuole inglesi, costa all'incirca 400 mila euro: cinque anni di elementari, 3 di medie e 4 di liceo, oltre a 4 di corsi universitari, altri 2 se ci infiliamo anche un master. I canoni delle migliori scuole internazionali si aggirano intornoa 25 mila euro annui.

La competività non deve rimanere appannaggio dei giovani delle classi abbienti, ma di tutti, sopratutto per quelli che hanno più fame. 

 

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