Milano 16 giugno 2020 CorSera.it
Era nell'aria, Alessandro Di Battista è tornato,come Django, proprio nel preludio dell'ultima scena,è pronto ad ammazzare il negriero, il comico genovese Beppe Grillo, che da troppo tempo ormai tiene incatenata l'anima ribelle del Movimento Cinque Stelle. Il negriero o padre padrone che tiene per le palle o con un dito infilato su per il culo, Gigino Di Maio, non ci sta, e cerca di spegnere ogni euforica proposta del globe-trotter di giocarsi in un congresso la leadership del Movimento Cinque Stelle.
Ma Django non ha alcuna intenzione di fare un passo di lato in favore del premier Giuseppe Conte ( cui sembrerebbe destinata la leadership del partito in caso di elezioni anticipate) , foggiano dandy e trendy, la cui capacità di resistenza sembra essere andata aldilà di ogni iniziale convinzione. Qualcuno o qualcosa sta sussurrando all'orecchio di Alessandro Di Battista, che deve tornare in campo, sull'arena da gioco, se non vuole farsi scippare il movimento dal "cafone foggiano " . Staremo a vedere. La disfida appare di un certo interesse, certo il negriero non la prenderà bene, negli ultimi anni si era abituato a odorare il cognac seduto accanto al fuoco. Ben tornato Dibba.
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