MILANO 12 APRILE 2020 CORSERA.IT
Milano non è Wuhan, la gente gira per la città, i contagiati aumentano i morti anche. Se la città non si ferma, come accaduto a Wuhan, Milano rischia di essere travolta da una tempesta, figlia della prima ondata. Una tempesta infettiva che questa volta potrebbe scendere per lo stivale, innervarsi tra le popolazioni anche rurali e continuare nel suo percorso di morte. I milanesi devono sigillarsi in casa, il Sindaco deve assumere provvedimenti senza precedenti, così come il presidente di Regione Fontana. Qui non si scherza. L'Italia dove può deve acnhe riaprire, come nelle intenzioni del governatore del veneto Zaia. Forse ci sono speranze per Roma e il Lazio, la Calabria, la Sicilia. Milano deve tenere il più a lungo possibile, e non per poche settimane, fino a quando i contagiati saranno in prossimità dello zero. Se l'epidemia riprenderà con più forza, come sembra, gran parte dell'italia non potrà resistere al chiuso e la gente tornerà a lavorare in massa, e allora il quadro si potrebbe complicare. L'Italia è nelle mani dei milanesi. State in casa non rischiamo di passare agosto in quarantena.
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