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CAVIALE E CHAMPAGNE DELL'OLIGARCHIA DEGLI ZAR DEL CONI ITALIANO.

Roma 30 Nov. (corsera.it) E’ dato per bruciato alla presidenza del CONI, lui uscente, alle prossime elezioni di maggio.Cerca l’appoggio di Letta, Crimi e Barelli, in ultima analisi, di Berlusconi che fa e disfa a suo piacere in ogni settore della vita pubblica italiana. Da gestire ci sono circa 450 milioni di euro, che Petrucci vorrebbe ancora maneggiare. Il giornalista del Il Messaggero, Carlo Santi, ha raccolto il testamento biologico del presidente del CONI in una intervista apparsa il 20 novembre 2008, pagina 31, con il titolo “ Lo sport si ferma”.

Si ferma, perché secondo Petrucci “ senza soldi non si va avanti”. E’ l’affermazione di un perdente, che sa già che la sua candidatura è bruciata. Per dimostrare il contrario, di non avere avversari capaci di scalzarlo dalla poltrona del CONI, avrebbe dovuto così rispondere al giornalista: “ Senza soldi, si va avanti lo stesso”. Il CONI di Petrucci è identico a quello di Carraro, Gattai, Pescante
Soldi e medaglie, una pacchia durata decenni. Ridotta la rendita pubblica invece di pietire denaro dallo Stato, è giunto il momento di pedalare con le proprie gambe, con il sudore della fronte, rinunciando ai privilegi, alle spese superflue, ai viaggi costosi, ai pernottamenti lussuosi, riducendo il personale all’essenziale, che non serve, se non per scaldare le sedie. I dirigenti sportivi sono stati abituati a spendere denaro che non è farina del proprio sacco utilizzandolo spesso per esigenze personali sperperandolo in cene, viaggi, automobili, ed altre utilità. La magistratura ordinaria e contabile ne sa parecchio della allegra gestione del CONI e delle federazioni. Nel 2008, dati relativi al bilancio di previsione 2007, le 43 federazioni riconosciute dall’ente pubblico, hanno ricevuto contributi per un ammontare di 222 milioni di euro. Delle 43 federazioni ce ne sono parecchie che per numero o censo dei tesserati, per risorse proprie, televisive, da sponsor, pubblicitarie, commerciali, potrebbero fare a meno dei contributi del CONI .Ne offro un elenco,le cifre sono in milioni di euro. Automobilclub ( 1.455), Aeroclub ( 1.700), Bocce ( 2.136), Discipline sportive da caccia ( 0.578), Golf ( 2.000), Motociclistica ( 3.500), Motonautica (1.800), Ciclismo ( 5.600), Nuoto (9.100), Pallacanestro ( 5.800), Pallavolo (6.770), Pesca sportiva e attività subacquee (2.100), Rugby ( 3.100), Scherma ( 5.350), Sci nautico ( 1.800), Sport equestri ( (3.600), Sport invernali ( 6.400), Sport del ghiaccio ( 3.800), Tennis ( 4.800), Vela ( 3.700), Federcalcio ( 81.000), Atletica leggera ( 7.700). Mi fermo qua. Da notare per inciso che la federnuoto percepisce un contributo pubblico di oltre 9 milioni di euro e questo spiega il successo del senatore Barelli. Non a caso si da fare in compagnia di Letta e di Crimi per evitare che la mannaia di Tremonti tagli la rendita del CONI. Sport, politica,denaro del contribuente,da spendere senza sudarlo e magari per togliersi qualche sfizio.Petrucci non è più gradito a Berlusconi. Dopo avere lanciato Villari alla presidenza della commissione di vigilanza della Rai e Gianni Letta alla presidenza della Repubblica, adesso provvederà a lanciare qualche altro suo pupillo alla presidenza del CONI. Chi sarà il fortunato maneggione della rendita dell’ente pubblico? Lo sapremo presto.

Renato Corsini.


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