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CORSERA CORONAVIRUS RISCHIO CLUSTER INTRAFAMILIARE. FRANCO LOCATELLI : COVID-19 PRONTO A MOLTIPLICARSI

ROMA 22 MARZO 2020 CORSERA.IT by Alan Parker corrispondente ai confini del mondo conosciuto

L'ultimo bollettino della Protezione Civile italiana tenutosi nel pomeriggio, al consueto orario intorno alle ore 18.00, ha sollevato un pò di ottimismo. I morti sono scesi di gran lunga rispetto a ieri,  651 per un totale di 5476 dall'inizio della pandemia. I casi di contagio sono ad oggi quasi 60 mila.Ma ciò che poteva rincuorare, non è ancora sufficiente per allentare la tensione di questi ultimi giorni. Il presidente del CSS dr. Franco Locatelli ( il pediatra robot dalla voce metallica ed elettrica ) ha lanciato un altro allarme : "Adesso dobbiamo fare attenzione ai rapporti intrafamiliari, ci sono 23 mila positivi in casa, ed è indispensabile che questi soggetti non abbiamo relazioni con estranei per quanto più tempo possibile..." 

Parole scandite dalla voce metallica del pediatra robot, che oltre ad essere un monito per la popolazione, suonano sinistre, come dire che non c'e' scampo alla capacità invasiva del coronavirus. Non siamo ancora salvi, e purtroppo non lo siamo neanche tra le mura domestiche. Gli asintomatici sono l'altra bomba ad orolegeria , pronta ad innescare altri cluster a catena, con l'effetto devastante delle bombe grappolo.  

I numeri della giornata odierna, se visualizzati su un grafico cartesiano,  non appaiono ancora positivi perchè sono in linea della media settimanale. Il grafico cartesiano della morte è ancora rosso. Dobbiamo attendere ancora qualche ora, fino al prossimo bollettino, per capire che cosa accadrà domani, se sulla asse delle ascisse, finalmente il numero dei deceduti cadrà verso il basso, indicandoci la strada di uscita da questo calvario nazionale. Ma nel corso delle prossime ore, avremo modo di verificare altri diabolici grafici cartesiani, quelli relativi ai paesi che nel mondo stanno vivendo la stessa traumatica esperienza della pandemia.Avremo modo di confrontarli, di capire, di far covergere l'attenzione del mondo verso altre località. Ci sono paesi come il Brasile che sono entrati bruscamente in contatto con la il Covid-19, c'e' il rischio di sollevazioni popolari, il pericolo di episodi di violenza di massa. Siamo nel futuro, uno dei peggiori scenari immaginati dalla mente dei cineasti. L'impatto sociale potrebbe trasformare le periferie di tutto il mondo, in un rigurgito impazzito del disagio sociale e nel breve giro di qualche giorno, capire che l'assalto dei morti viventi, gli zombi è forse appena iniziato. Nelle favelas brasiliane, vivono milioni di persone, non hanno acqua, sono poveri, disperati, se la pandemia riuscirà a penetrare in quei luoghi, la gente comincerà a soffrire, a non respirare, si lancerà per strada in cerca di aria, poi di cibo, trascinando con sè la popolazione verso i quartieri alti, dei residenti benestanti e allora, la pandemia assumerà un connotato ben diverso. Nulla sarà più come prima, ha scritto in questi giorni il professore di storia Yuval Noah Harari, noi ne siamo convinti.

 

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