ROMA 22 MARZO 2020 CORSERA.IT dr.Matteo Corsini
corrispondente ai confini del mondo conosciuto
Emergenza Coronavirus Covid-19, come facciamo a debellare il contagio se i virologi italiani, il ministero della Salute, i giornali e le trasmissioni televisive confezionano informazioni insufficienti a proteggere le persone dalla pandemia?
Come tutti voi sapete, i virologi, gli infettologi, il ministero della Salute, ci hanno sempre spiegato, illustrato, documentato, mandato in onda trailer pubblicitari, che per evitare il contagio è indispensabile lavarsi le mani ed evitare il contatto , sopratutto non portarsi le dita in bocca o negli occhi. Giusto? Giusto.
L'uso delle mascherine e degli occhiali protettivi, ha come primo risultato , quello di evitare la trasmissione del Covid-19 con i cosiddetti Gesti istintivi Primari .Proprio ieri sera ho visto entrare un uomo giovane nel negozio di alimentari in cui mi rifornisco, stava parlando al telefono , per aprire la busta della spesa, ha appoggiato lo smartphone sulla spalla tenendolo con il mento, poi ha preso la busta con una mano e con l'altra istintivamente ha portato il dito indice in bocca per ben tre volte, nel tentativo di aprire la busta di plastica. Come vediamo un gesto istintivo, che abbiamo ripetuto per anni nel corso della nostra vita.
L'uomo si aiuta con le dita delle mani, se le passa in bocca sempre, si mangia le unghie, si pulisce gli angoli della bocca mentrr parla, si sfrega gli occhi. In ogni momento , ogni istante, noi siamo in pericolo di contagio grazie a comportamenti istintivi, meccanici che non si possono evitare se non con l'ausilio , dunque l'uso obbligatorio delle mascherine e degli occhiali protettivi. I virologi, gli infettologi, dovrebbero spiegare questo in televisione e i giornalisti di Sky Tg 24 , anzichè fare domande stupide sulla vitamina C , in polemica con Panzironi, in sintonia con l'ordine dei medici, dovrebbero chiedere ai virologi: Come si fa ad evitare di portarsi le dita delle mani in bocca e negli occhi?
Una sola domanda intelligente , logica, sarebbe utile per smontare la propaganda nazionalsocialista del Governo italiano, che si è fatto prendere alla sprovvista da una pandemia annunciata con il frastuono delle devastanti immagini di Wuhan in quarantena. Come detto e non smetterò mai di riperterlo Roberto Speranza e l'intero organigramam dei direttori del Ministero della Salute dovrebbero dimettersi seduta stante e non farsi più vedere in giro.
Ma torniamo a noi. Alle risposte ,anzi direi alle stupidaggini del virologo Lo Palco, che ben potrebbe asasurgere a protagonista di uno degli esileranti film di Totò e Peppino. Lo Palco nel ruolo di Peppino e il giornalista di Sky nel ruolo del citrullo che acquista la fontana di Trevi.
Mascherine il loro uso perchè è indispensabile e dovrebbe essere obbligatorio.
Il virologo Lo Palco conferma quanto noi sosteniamo, lo stesso ha testulmente riferito al suo intervistatore : " La mascherina chirurgica è indispensabile per proteggere in un ambiente sterile, il paziente dal potenziale contagio dello stesso chirurgo. la mascherina chirurgica diminuisce la possibilità di trasmettere la malattia. Bene allora perchè non è stata resa obbligatoria per i cittadini , non soltanto quando si incontrano per strada, ma quando si sfiorano al supermercato ?
Le mascherine sono indispensabili alla vostra protezione, e meglio se ne montate due, quella più leggera per prima e la rigida dopo o al contrario secondo come si modellano meglio sul visto. Fondamentali sono gli occhiali per proteggere gli occhi anche dai gesti istintivi di strofinarsi un prurito o ad esempio un improvviso elemento che possa entrare nell'orbita oculare, non potremmo in quel caso evitare di infilarci un dito dentro.
Inoltre, la mascherina così come gli occhiali protettivi sono utili ad evitare i contatti cosiddetti GESTI ISTINTIVI PRIMARI DA CONTAMINAZIONE .
La propaganda delle due mascherine. Lo Palco sostiene che vi sia una mascherina, quella chirurgica, utile a preservare il contagio verso il paziente in ambiente sterile, mentre l'altra, ad uso comune, servirebbe per evitare di respirare il virus. Ma non comprendo dove sia la differenza, se la mascherina chirurgica è indispensabile al chirurgo per evitare il contagio al paziente , inoltre in ambiente sterile, allora è davero indispensabile per evitare che io mi possa contagiare. E infatti quando decido di andare a fare la spesa, indosso due mascherine e i guanti. Lo Palco sostiene che le mani si possono lavare e i guanti no?
Io non posso più frequentare Sky Tg 24 . ricordo che il loro inviato IMbimbo se ne andava in giro per Cosogno a fare interviste, senza alcun dispositivo di sicurezza individuale, e ha portato il microfono di Sky fin sotto il naso di ignari passanti che rilasciavano interviste, proprio quando la malattia si stava diffondendo. Ancora oggi ( faremo un altro articolo ) difronte al palazzo della Regione Lombardia, l'inviata di Sky intervista Gallera e tutti gli altri responsabili dell'assessoratro alla Salute a distanza di un metro, per strada, all'aria aperta, quando con un semplice colpo di vento, quel metro di distanza sarebbe del tutto inutile ad evitare il contagio tra i due.
Spero per tutti voi cittadini io sia stato sufficientemente chiaro. Indossate le mascherine e se non ne avete abbastanza sterilizzatele con uno spry disinfettante, dentro e fuori, lasciatele asciugare e meglio che niente per andare a fare la spesa tra gli zombi ....saranno utili a proteggervi a un contagio diretto, da un colpo di tosse, da un cretino che spalanca la bocca per dire sciocchezze allo smartphone mentre prende la frutta dal banco.
Nessuno può proteggervi, tranne voi stessi...
un caro saluto
dr.Matteo Corsini
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Sono comportamenti automatici cioè non sono frutto di apprendimento né di scelta personale. L'istinto ha un rapporto piuttosto rigido con ciò che desidera e a cui mira, difficilmente ottenendo soddisfazione da un oggetto diverso.
In psicoanalisi si distingue dalla pulsione in quanto questa mira alla soddisfazione dei propri bisogni (fame, sonno, sesso) basandosi su schemi appresi tramite interazione continua tra individuo ed ambiente e senza obiettivi particolari (per esempio, l'istinto omicida spinge ad uccidere in modo improvviso ed inatteso, con un oggetto-vittima ben preciso in mente, come nei delitti passionali; la pulsione omicida porta al desiderio di uccidere, non importa chi, in modo ben programmato, con schemi appresi e probabilmente già messi in atto in precedenza, come nei delitti seriali).
Caratteristiche peculiari dell'azione istintiva sono la mancanza di basi derivanti da esperienze passate, ma sembra essere uncomportamento innato dell'animale, come se derivasse da una caratteristica insita nel suo patrimonio genetico, e che viene compiuta in modo del tutto analogo da diversi individui, spesso senza che ne sia chiaro lo scopo. Esempi di comportamento istintivo sono le migrazioni degli uccelli, l'attrazione sessuale umana ed animale, gli stessi meccanismi della nostra vita sociale.
La definizione di istinto si estende anche ad azioni puramente psichiche e mentali. Intesa come processo innato, persino la stessa attività cognitiva, il cui obiettivo è la formulazione di pensieri, piani e significati, può essere considerata come un istinto naturale (anche se i processi psichici che si basano su schemi appresi quali il linguaggio, i numeri, le idee di colore eforma per soddisfare i bisogni di comunicare, contare, riconoscere, devono essere intesi come pulsione).
Istinti fondamentali nell'uomo, sui quali si basano tutti gli altri impulsi umani, secondo Freud sono l'istinto di vita (Eros), l'innato bisogno di creare, mantenere in vita ed ottenere gioia e piacere, legato al significato di libido, principale fonte nell'uomo di energia creativa e positiva e, secondo Freud, anche l'istinto di morte (Thanatos), l'innato bisogno di distruggere, uccidere e rivivere le esperienze di tristezza e dolore, oltre al bisogno di morire, legato al significato di destrudo, fonte di energia distruttiva e negativa. La definizione di istinto in questi casi è abbastanza controversa e pertanto spesso si possono incontrare le stesse definizioni con i nomi di "pulsione di vita" e "pulsione di morte".
Comunemente universalmente accettati e noti sono l'istinto di sopravvivenza o autoconservazione e l'istinto all'autoaffermazione, presenti sia nel mondo animale che nel mondo umano.
Talvolta ci si riferisce all'istinto riferendosi ad intuizioni improvvise e senza fondamento che, per questo, appaiono innate ed "istintive": in questi casi si è soliti riferirsi a tali episodi con il termine "sesto senso".
Ultimamente, lo studio dell'istinto si è esteso all'endocrinologia, per verificare la correlazione tra azione istintiva ed ormoni, ed all'etologia, per studiare le implicazioni etiche e comportamentali negli istinti animali ed umani.
Secondo Konrad Lorenz l'istinto è come una grande forza all'interno dell'organismo che deve incanalarsi da qualche parte.[1]
Filosofi come Arthur Schopenhauer e Friedrich Nietzsche nell'ambito delle filosofie della vita hanno rispettivamente individuato ed esaltato l'istinto di aggressività e la dimensione istintuale (spirito dionisiaco) come intrinseche e imprenscindibili della natura dell'animo umano contrapposte alla razionalità.
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