NEW YORK 18 MARZO 2020 CORSERA.IT BY ALAN PARKER CORRISPONDENTE DA ALTRI PIANETI AI CONFINI DELL'UNIVERSO
Siamo nel futuro, nel 2020. La pandemia del secolo rappresenta la porta di entrata nel grande Universo che abbiamo sopra di noi, luogo metafisico nel quale dovremo abituarci a vivere.
La Terra, nel suo insieme, non ci sarà più. L'Homo Sapiens sarà costretto ad abbandonarla per sempre, prima di esserne inghiottito. Si parla di miliardi di anni, ma forse la civiltà umana trasmigrerà prima, per perdersi in centinaia di rivoli nello spazio siderale, quella grande ragnatela cosmica delle stringhe . La battaglia al coronavirus ci indica che siamo nel futuro, perchè la razza umana è chiamata a sopravvivere in condizioni estreme, nel bel mezzo ad importanti interrogativi che coinvolgono il senso proprio del cammino evolutivo della civiltà.Un delicato equilibrio affettivo, iul coronavirus ci ha già messo davanti a scelte feroci, disumane, inconcepibili. Alcuni medici dei presidi sanitari, hanno già dovuto indicare, chi salvare e chi abbandonare alla morte. C'e' una grande porta , quella della civiltà umana, che contiene forse i segreti stessi della evoluzione darwiniana e che oggi, violentemente si pone difronte a noi co il suo dilemma principale, la vita o la morte. Chi non avrà il coraggio di aprirla, è destinato ad estinguersi. In queste ore , la civiltà opulenta postindustriale, sta cercando di salvarsi, di resistere all' onda d'urto fenomenale del Covid-19, il cui esito rimane ancora incerto. Non sappiamo se saremo in grado di sopravvivere, tornare alla normalità dell'esistenza di prima, quella di ieri. Chiusi dentro casa, pensiamo, riflettiamo, e ciò che oggi è soltanto un ricordo.Un passato lontanissimo,quasi irragiungibile, quasi la civiltà fosse stata attratta in un buco nero interstellare. Mangiavamo in trattoria, brindavamo con gli amici,allegri, felici,trasportati dal flusso della normalità esistenziale. Adesso siamo lontani, spinti nel buio della paura, anche dentro la lontanza umana dei viaggi spazio temporali. L'universo che respira sopra di noi, intorno alla Terra, ci ha succhiato nell' intestino tenue, che non ha pareti, probabilmente neanche una fine . Siamo stati spinti nostro malgrado in una dimensione spaziale, straziante, in cui l'essere umano dovrà dare immediatamente prova di riuscire a trovare delle riposte funzionali ed efficienti, per continuare ad esistere, anzi ad evolversi. Il team di medici cinesi, ci dice proprio questo, arrivano da luoghi contaminati, che hanno prodotto migliaia di morti, ma da cui,dopo mille peripezie, sono usciti vivi. Sono extraterrestri, alieni, membri della specia umana pronti a colonizzare l'universo. Per combattere la pandemia infettiva, dobbiamo soltanto osservarli e capire chi sono, cosa fanno, come si comportano. Se vogliamo imparare da loro, cominciamo dalla prima lezione: indossiamo le mascherine e occhiali protettivi,anche quelli da sci riposti in soffitta, e che non sappiamo ancora quando potremo usarli un'altra volta per la consueta settimana bianca." La settimana bianca?" " Che cosa era mamma?" risponde la figlia. "Non lo so figlia mia, gli umani andavano sulle montagne dove c'era la neve soffice, bianca e ci volavano sopra".
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