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Affare con bidone .Su questa vicenda la Procura di Roma tramite il pm Francesco Saverio Musolino ha avviato un indagine.
Immobiliare Roma viaggio tra i pericoli per comprare una casa tra truffe imbrogli raggiri e adesso anche le fittizie intestazioni al Geie .E' capitato ad un signore napoletano F.A. di imbattersi nella agenzia immobiliare Compagnia immobiliare Tevere con sede in Roma in Via Aurora 39 che commercializzava un immobile intestato ad un Geie .Appartamento di circa 240 mq sito al quarto piano di Via Donizetti 7 nella citta' di Roma.Il cliente veniva indotto a sottoscrivere un'offerta di acquisto ad un prezzo fuori mercato di circa 1.680.000,00 (un milione e seicento ottantamila euro) con la garanzia che l'immobile fosse ceduto dalla proprieta' in assenza di difformita' edilizie.
Il cliente era circondato da ben tre mediatrici professioniste Marina Riccitelli della Domus in Roma ,Giovanna Mansi Compagnia immobliare Tevere,Rosy de Luca Allegra Cenci della Borghese immobiliare,con le quali sottoscriveva un modulo prestampato di proposta di acquisto,lasciando una caparra di venti mila euro versata tramite assegno di conto corrente bancario.Alcuni giorni dopo l'agenzia comunicava al compratore che la sua proposta era stata accettata.
Geie che sa di bufala e la casa una patacca.La sorpresa nell'uovo di Pasqua.
Il cliente F.A. invita la'genzia a trasmettere l'intera documentazione al suo notaio di fiducia Pietro Miele con studio in Roma Viale Angelico 54.
Quando il notaio Pietro Miele effettua le prime visure sull'immobile e sulla societa',immediatamente viene fuori un quadro allarmante della societa' nonche' dell'immobile stesso.
"Prima di effettuare le visure ipo catastali ventennali complete Le voglio riferire che la porzione immobiliare risulta gravata dalla domanda giudiziale di revoca trascritta a Roma 1 in data 07 giugno 2010 al n.40291 di formalità (l’altra domanda giudiziale di revoca trascritta il 31 luglio 2014 al n.58530 di formalità risulta annotata di cancellazione in data 18 dicembre 2015).
Quindi dobbiamo sapere se è stato dato l'atto di assenso alla cancellazione della domanda giudiziale dtrascritta a Roma 1 in data 07 giugno 2010 al n.40291 di formalità di cui sopra (non dell'ipoteca del 2008) e che Gennaro aveva promesso, con email (non nella proposta) ti avrebbe dato prima del 20.06 (data indicata per la sottoscrizione del preliminare).
1) Longo Giacinta/Gennaro (quella immagino relativa alla trascrizione della domanda di revocatoria) NRG 31980/2010 definita con sentenza 10078/2014 ma sembra che ci sia appello.
2) Sciarra Emanuela/Gennaro NRG 41153/2014 (diritto famiglia mantenimento ecc.) rinviata per precisazioni delle conclusioni al 06.07.2016.
3) Mauson GEIE /Condominio Donizetti, 7 (nrg 14165/2016) impugnazione delibera condominiale rinviata al 30.11.2016 per trattative;
4) Mauson GEIE/Condominio Donizetti, 7 (nrg 9167/2016) opposizione agli atti esecutivi prima udienza fissata al 09.01.2017. (domani cerco di capire quanto gli hanno pignorato sembra un pignoramento mobliare );
Il promissario acquirente pertanto si rivolgeva alle tre agenti immobiliari, per avere delucidazioni sulla spaventosa situazione che si stava delineando sul Geie.
Compravendita immobiliare quando la negligenza e' di Casa .L'allarmante risposta della Marina Riccitelli della agenzia immobiliare Domus Aurea
L'agenzia immobiliare Riccitelli Marina Riccitelli con email del 6 giugno del 2016 replicava la cliente testuali parole :
mailto:marinariccitelli1@virgilio.it]
Inviato: mercoledì 1 giugno 2016 17:19
A:
Cc: info@compagniaimmobiliaretevere.it; borghese@borgheseimmobiliare.com
Oggetto: Via Donizetti 7
Egregio Dottore ................,
l'avvocato Gennaro venerdì 3 giugno è a Milano e rientrerà a Roma nella giornata di lunedì 6 giugno, avrà dunque sin da lunedì la massima disponibilità per accedere all'appartamento. In merito alle sue richieste le rappresento che per quello che riguarda il certificato di agibilita dello stabile non vi è più l'obbligatorietà di tale documento, come a lei ben noto, tuttavia nello spirito di cordialità provvederemo ad incaricare il geometra di nostra fiducia, Antonio Sacco, al fine di reperire tale certificato. Per quanto riguarda i titoli abilitativi di interventi edilizi realizzati negli altri appartamenti l'avvocato Gennaro non è autorizzato giuridicamente ad avere conoscenza di documenti di terze persone. Infine riguardo al soppalco in muratura effettuato nel vano cucina sussiste il regolare condono edilizio, documento di cui lei è in possesso.
I migliori saluti
Marina Riccitelli Pellegrini
Domus In Roma Studio Immobiliare-Marina Riccitelli Pellegrini
Il cliente si trovava difronte ad un Geie in stato di a vanzato stato di dissesto finanziario, con diverse trascrizioni contro ,tre distinti agenti immobiliari professionisti che avevano taciuto sulla situazione del soggetto giuridico di diritto europeo intestatario dell'immobile , e per quanto attiene la situazione urbansitica, una delle tre agenti immobiliari,Marina Riccitelli, era addirittura arrivata a sostenere il falso,ovvero che il certificato urbanistico non sarebbe piu' obbligatorio dalle normative del nostro ordinamento.Roba da non credere !!!!!!! Ma non solo,il promissario acquirente fece specifica richiesta del certificato di agibilita' post concessione a seguito della costruzione di un gigantesco soppalco di quasi 25 mq posizionato sopra la cucina.Al momento della sottoscrizione della proposta di acquisto erano ben due i ceritficati di agibilita' non prodotti dalla parte promittente venditrice nonche' da tre agenti immobiliari che congiuntamente partecipavano alla conslusione dell'affare,dunque responsabili anche in solido di eventuali danni arrecati al loro cliente.
Un raggiro bello e buono, ordito da plurimi soggetti ,che avevano il solo unico scopo di spingere il cliente a sottoscrivere l'offerta di acquisto e lucrare ben 150 mila euro di profitto provvigionale.Appare evidente che se il cliente fosse stato edotto che l'appartamento oggetto dell'affare immobiliare, di cui aveva manifestato interesse, era privo dei certiuficati di agibilita' (sia del palazzo nonche' del soppalco in muratura ivi realizzato),non avrebbe sottoscritto la proposta di acquisto e l'affare sarebbe sfumato per i tre agenti immobiliari ,che probabilmente gia' immaginavano di spartirsi un bel bottino ,150 mila euro oltre iva, parliamo di 180 mila euro circa 360 milioni delle vecchie lire.
Sulla responsabilita' professionale dell'agente immobiliare.Il caso specifico del certificato di agibilita'.
Secondo la giurisprudenza di legittimità la responsabilità del mediatore immobiliare ha infatti natura contrattuale. Nella mediazione “tipica” la responsabilità del mediatore, con specifico riferimento agli obblighi di correttezza e di informazione, si configura come responsabilità da “contatto sociale” (cfr. Cass. Civ. 14.07.2009, n. 16382 che richiama in merito Cass. Civ. SS.UU. n. 577/08; Cass. Civ. 12362/06; Cass. Civ. 9085/06). “…Da tale configurazione di responsabilità a carico del mediatore, che opera ai sensi dell’art. 1754 c.c., in caso di contenzioso tra il mediatore stesso e le parti, deriva sia che è il primo che deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile, in base alla richiamata diligenza ex art. 1176 c.c., comma 2, nell’adempimento degli obblighi di correttezza ed informazione a suo carico” (v. la già citata Cass. Civ. 16832/2009). E tale orientamento, specifico in materia di mediazione, non fa altro che ricalcare quello univoco dettato, in termini generali, in materia di inadempimento contrattuale e che trova la sua massima esposizione nella notissima SS.UU., n 13533/2001 secondo cui: “Il creditore, sia che agisca per l'adempimento, per la risoluzione o per il risarcimento del danno, deve dare la prova della fonte negoziale o legale del suo diritto e, se previsto, del termine di scadenza, mentre può limitarsi ad allegare l'inadempimento della controparte: sarà il debitore convenuto a dover fornire la prova del fatto estintivo del diritto, costituito dall'avvenuto adempimento” .
Inoltre la verifica dell'esistenza della licenza di abitabilità non solo non costituisce un accertamento o verifica superiore all'ordinaria diligenza ma inoltre è certo che essendo, infatti, un immobile privo del ricordato requisito non commerciabile come "abitazione" (in quanto l’agibilità costituisce un requisito essenziale del bene compravenduto), è palese che l'accertamento dell'esistenza di detto requisito è la prima verifica cui è tenuto il mediatore, ancora prima di offrire lo stesso a soggetti interessati all'acquisto di immobili da adibire ad abitazione (in questi esatti termini si v. Cass. Civ. 27.11.2006, n. 25137; nonché le conf. Cass. Civ. 03.06.1993, n. 6219; Cass. Civ. 07.04.2009, n. 8374”).
Concluso l'affare il cliente F.A. e' stato costretto,al fine di tutelare i suoi diritti, ad adire in via giudiziaria .
Ma le traversie di queto signore non finiscono qui, perche' lo stesso immobile ad oggi e' ancora in vendita, commercializzato da una quarta agenzia immobiliare, la Nervi spa, ad un prezzo molto piu' alto.La stessa agenzia Nervi Spa e' stata diffidata dal proseguire nella commercializzazione ma non si e' fermata .Questo significa che il promissario acquirente potrebbe vedersi volatilizzare per sempre l'acquisto dell'immobile,compravenduto ad un terzo soggetto contro il quale,in caso di accoglimento delle sue istanze,promuovere altre azioni ad esempio quella possessoria di reintegro nella disponibilita' del bene.
E' possibile vendere un bene immobiliare sebbene gravato da trascrizione ex art. 2932 c.c.?
E' possibile perche' come abbiamo gia' detto la trascrizione ha semplicemente la funzione di garanzia, cosiddetta ad effetti anticipatori, del contenuto che produrra' la futura sentenza.In questa denegata ipotesi, il promissario acquirente, diventato proprietario dell'immobile con sentenza passata in giudicato ,si vedra' ancora spogliato della disponibilita' del bene e dovra' sottoporsi ad una ulteriore azione civile contro il terzo soggetto,che dovesse appellare la sentenza, con la quale il promissario acquirente ne era diventato proprietario.
.Il promissario acquirente F.A. , ad oggi ha visto volatilizzarsi 20 mila euro di caparra, assegno consegnato, unitamente alla proposta di acquisto, ai tre agenti intervenuti nell'affare: Marina Riccitelli,Rosy De Luca Allegra e Giovanna Mansi. Successivamente ha dovuto mettere le mani al portafoglio per incaricare un legale e ben due consulenti un architetto e un ingegnere strutturista per la verifica di un grosso soppalco esistente nell'appartamento.Adesso vede anche profilarsi il rischio che lo stesso appartamento possa essere ceduto ad un soggetto terzo e sparire per sempre dalla possibilita' del suo utilizzo.
La procura di Roma, pm Francesco Saverio Musolino, ha aperto un indagine per tentata truffa,speriamo nella direzione giusta.
CorSera.it
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