Oggetto del furto sono 19.250 email con ottomila allegati del Comitato - successivamente pubblicate da WikiLeaks - che hanno causanto le dimissioni della direttrice del comitato. La campagna presidenziale per la Casa Bianca, appena iniziata ufficialmente con la fine delle due convention, prende quindi le sfumature di una spy story a sfondo geopolitico.
DOSSIER Tastiere in cirillico e Ip: ecco le prove contro i russi
Gli hacker hanno usato complesse tecniche di attacco, la cui analisi ha rivelato l'uso di malware e pattern di comportamento riconducibili ad altre operazioni associate allo spionaggio russo, condotte in giorni compatibili con gli orari lavorativi di personale governativo russo. Elementi che convergono tutti verso uno stesso movente: l'interesse strategico per la Russia di conoscere programmi e constituency elettorale della candidata democratica Hillary Clinton e di favorire quella del suo rivale, Donald Trump, per cui Vladimir Putin non nasconde ammirazione.
La Clinton, nell'accusare Mosca, ha anche attaccato il suo sfidante Donald Trump, accusandolo di dare supporto al presidente Vladimir Putin. Nei giorni scorsi, Trump aveva pubblicamente chiesto "l'aiuto" degli hacker russi per trovare le mail scomparse della Clinton, in quel caso riferendosi però al cosiddetto scandalo Mailgate, ovvero i messaggi che la Clinton avrebbe inviato quando era Segretario di Stato attraverso un server privato.
La dichiarazione della candidata democratica arriva dopo che ieri era stato annunciato che l'Fbi, insieme al dipartimento di Giustizia, stanno indagando un nuovo attacco di hacker contro il
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