(AGI) - Roma, 27 nov. - Lancia l'allarme il presidente della Bce: "In estate abbiamo assistito a un indebolimento della crescita dell'area euro e lo scenario economico dell'Eurozona e' circondato da numerosi rischi al ribasso". Mario Draghi, in un discorso tenuto all'Universita' di Helsinki, ha chiarito che "le piu' recenti previsioni sono state corrette al ribasso. La nostra aspettativa per una ripresa moderata nei prossimi anni non e' cambiata, grazie alle misure di politica monetaria attuate, al miglioramento in corso delle condizioni finanziarie e ai progressi nelle riforme e nel consolidamento. Tuttavia la ripresa resta minata dalla disoccupazione, dalla capacita' produttiva inutilizzata e dai necessari aggiustamenti di bilancio".
(AGI) - Roma, 27 nov. - Lancia l'allarme il presidente della Bce: "In estate abbiamo assistito a un indebolimento della crescita dell'area euro e lo scenario economico dell'Eurozona e' circondato da numerosi rischi al ribasso". Mario Draghi, in un discorso tenuto all'Universita' di Helsinki, ha chiarito che "le piu' recenti previsioni sono state corrette al ribasso. La nostra aspettativa per una ripresa moderata nei prossimi anni non e' cambiata, grazie alle misure di politica monetaria attuate, al miglioramento in corso delle condizioni finanziarie e ai progressi nelle riforme e nel consolidamento. Tuttavia la ripresa resta minata dalla disoccupazione, dalla capacita' produttiva inutilizzata e dai necessari aggiustamenti di bilancio".
Insomma la Bce non puo' fare tutto da sola, poiche' serve una "strategia complessiva", riforme incluse, per tornare in carreggiata e garantire la ripresa sostiene il presidente. "Sia chiaro - dice Draghi - la politica monetaria da sola non puo' fare tutto il lavoro sporco. Tutti gli attori politici, a livello nazionale ed europeo, devono fare la loro parte". "Ora non e' certo il momento giusto per la compiacenza, sia per quanto riguarda le politiche fiscali sia per le riforme strutturali".
Occorre, ha spiegato, una "strategia complessiva" che rimetta in carreggiata l'economia dell'area euro.
Il pacchetto di misure non convenzionali gia' approvato "avra' un impatto considerevole sui nostri bilanci, che sara' delle dimensioni di quello del 2012" ha aggiunto Draghi: "Assicureremo il giusto grado di politica monetaria accomodante e contribuiremo a un graduale ritorno dell'inflazione vicino al 2%. Tuttavia, se dovesse essere necessario indirizzare ulteriori rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione, il direttivo della Bce e' unanime nel suo impagno ad utilizzare misure straordinarie aggiuntive esntro il suo mandato".
Alle parole di Draghi c'e' stata una risposta da Roma: "Il governo italiano sta facendo molto, semplificando molto la burocrazia, riducendo le tasse per la prima volta in questo Paese, mettendo in condizione gli investitori di avere fiducia nel nostro sistema. C'e' la riforma della giustizia e quindi crediamo di avere fatto molto" ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, rispondendo a chi gli chiedeva delle dichiarazioni presidente della Bce. "Ci lascino piu' spazio le politiche di austerita', se riusciamo a convincere come sta facendo la presidenza italiana, che le politiche di austerita' devono cambiare e trasformarsi in politiche di crescita, credo - ha aggiunto Delrio - che il governo italiano sia pronto, prontissimo a fare la sua parte".

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