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THE WOLF OF WALL STREET MATTEO CORSINI IL MERCATO IMMOBILIARE DAI MUTUI SUBPRIME ALLA CRISI DELL'EURO

Roma 19 Gennaio 2014 Corsera.it di Matteo Corsini La crisi del mercato immobiliare italiano parte da lontano,dallo scoppio della bolla speculativa dei mutui subprime che ha innescato una delle piu' spaventose crisi finanziarie degli ultimi anni,fino a provocare la bancarotta di moltissime banche,tra cui la prestigiosa Lehman Brothers.La crisi dei mutui subprime si e' trasformata in una crisi senza precedenti che si e' abbattuta sui mercati finanziari con la forza di un tifone.Il sistema globale ha piu' volte rischiato di schiantarsi,il governo americano ha dovuto assumere piu' volte provvedimenti finanziari estremi,volti a salvare la struttura portante del loro sistema.Dopo il crack di Lehman Brothers il tesoro americano ha pompato centinaia di miliardi di dollari nel sistema,estendendo una rete impressionante per effettuare i cosiddetti bailout di aziende globalizzate come la compagnia assicurativa AIG,da dove si e' diramato il virus dei mutui subprime.Da quella scossa profonda e devastante l'intero comparto immobiliare americano ed europeo ha cominciato a scricchiolare,finendo per far implodere i mercati immobiliari piu' deboli,come quello portoghese,quello spagnolo e infine quello italiano.Gli effetti di quella crisi sono oggi visibili agli occhi di tutti,ma come onde sismiche si sono dilatate in Italia dopo alcuni anni.Mentre infatti gli USA e la Gran Bretagna hanno potuto contare sulla forza delle loro banche centrali,l'Italia e' affondata inesorabilmente,perche' la rete di protezione della BCE e' intervenuta in ritardo,condizionata dagli autoritativi diktat della politica tedesca.Mentre in pochi anni gli effetti della crisi dei mutui subprime e' stata assorbita dalle economie avanzate di USA e Gran Bretagna,l'Italia come la Spagna e la Grecia e' caduta sotto gli effetti di un'altra poderosa crisi,quella dell'euro. La crisi finanziaria sviluppatasi all'indomani della crisi della moneta unica,ha dato il colpo di grazia all'intero comporto immobiliare,ferendo dapprincipio il sistema bancario europeo,inidoneo a reggere alle pulsioni di una crisi di cosi' immensa portata.La speculazione finanziaria,legata ai grandi gruppi di investimento,ha poi sciabolato sulla testa degli investitori italiani,tutta la sua opprimente violenza,divorando in poche settimane i miliardi di capitalizzazione delle nostre principali banche,che come Unicredit e banca intesa,sono dovute ricorrere a massicci aumenti di capitale pur di salvarsi dalla bancarotta.Ma cio' che ha reso impossibile la gestione della crisi dell'euro sono anche stati quei parametri troppo stringenti sul capitale di vigilanza,che le autorita' di controllo hanno imposto al sistema bancario,in un momento in cui,era al contrario necessario rendere piu' fluido l'arrivo di capitali da investire sul mercato globalizzato europeo.La collisione,quella tempesta perfetta invocata da tanti studiosi si e' al fine verificata,devitalizzando la forza propulsiva del settore bancario in un meccanismo delicato come quello che lega l'impresa al mattone.Le imprese italiane i capitalisti hanno dovuto fronteggiare due nemici mortali,la crisi della moneta,l'anelasticita' finanziaria dei flussi dei finanziamenti,che e' diventata presto recessione economica in Italia.E quando un sistema avanzato capitalistico entra in crisi,come accaduto in Italia,nessuno di salva,perche' molte imprese italiane si erano patrimonializzate investendo nei mattoni.L'incubo della svalutazione monetaria che la crisi dell'euro faceva paventare,ha indotto moltissimi investitore a riversare risparmi e liquidita' nel comparto immobiliare,che proprio nel corso della crisi dei subprime americani,ha visto il suo punto massimo di speculazione.nel 2008 2009 2010 in Italia il mattone ha continuato a correre e in alcuni casi i valori delle transazioni immobiliari erano esagerate.La crisi finanziaria innescatasi con lo scoppio della bolla speculativa dei mutui subprime ha spinto nelle fauci di un lupo famelico moltissimi investitori italiani verso il mattone che poi e' entrato in crisi,perche' l'economia entrando in recessione ha tolto quella linfa vitale al settore.Recessione,anelasticita' finanziaria del sistema bancario,fisco,hanno finito per far implodere il settore immobiliare,come mai prima era accaduto,fino al punto in cui,molte aziende italiane sono fallite,pur essendo una volta ben patrimonializzate.La temuta svalutazione della nostra moneta unica non si e' realizzata,perche' la crisi greca e' rientrata,l'euro rimane una moneta forte,anzi forse troppo,ma gli effetti di quella svalutazione mancata si sono riversati immancabilmente sul settore immobiliare,nel gioco dei vasi comunicanti,che sono il connettore basilare del capitalismo avanzato.L'euro forte,la bassa pressione inflazionistica,hanno fatto il resto,spingendo al ribasso le quotazioni del mattone italiano,come del resto quello spagnolo,portoghese,irlandese e greco.Oggi il settore immobiliare italiano e' precipitato nella parte piu' profonda della crisi,avvitandosi in un costante inesauribile stillicidio di perdita di valore.A macchia di leopardo la crisi ha colpito citta' e intere aree metropolitane,soltanto pochissimi immobili oggi si riescono a monetizzare con velocita' a valori ancora ottimali,il resto del mercato e' ridotto in cenere e non ha la forza di reagire ai sussulti della crisi.Immaginare come e quando questo processo possa invertire la tendenza e' ancora difficile da decifrare,ma sappiamo con certezza che oggi l'Italia rappresenta un "buying opportunity" di grandissimo appeal per gli investitori esteri.Malgrado dunque la crisi del settore immobiliare,i prezzi bassi,la scarsezza di volumi nelle vendite,rappresentano oggi il disco verde per moltissimi speculatori,che selvaggiamente adesso rientrano sul mercato,in attesa che il rimbalzo possa essere consistente e repentino,come molte volte abbiamo assistito nel real estate.E' comunque cambiato ormai la visione del mercato immobiliare,che una volta rappresentava un investimento a lunga scadenza.oggi il mattone e' da considerarsi come un titolo azionario,in grado di salire vertiginosamente e precipitare di valore all'indomani dell'ultimo migliore scambio.Questa riflessione ci deve lasciare indurre per il prossimo futuro,che quanto acquistato oggi,potra' avere un valore maggiore domani,ma nuovamente inferiore nei giorni successivi.Dobbiamo cominciare ad abituarci che il mercato immobiliare,mentre una volta rappresentava una linea continua ascendente,oggi assomiglia sempre di piu' al grafico di un elettrocardiogramma.La discesa dei valori immobiliari nel corso degli ultimi 18 mesi ci insegna che anche il mattone,proprio come un titolo azionario,puo' perdere valore di mese in mese,di settimana in settimana,di giorno in giorno.La logica dell'investimento immobiliare sara' dunque sempre di piu' a breve termine,perche' l'attesa non premia,anzi rischia di penalizzare l'investimento.Da qui il motivo per cui le vendite con prezzo a base d'asta oggi sono il sistema principale, non soltanto per realizzare la vendita del proprio immobile,ma sopratutto per stabilirne il valore e sopratutto concluderne il contratto in poche ore,perche' il valore cambia in pochi giorni al ribasso o al rialzo,subendo le influenze negative o positive delle informazioni economiche e finanziarie.

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