Cortina sta tornando, faticosamente, alla normalità. Anche se sono ancora numerose le abitazioni senza energia elettrica. Per tutta la giornata squadre di tecnici di Enel e Terna sono stati al lavoro per rialimentare il centro turistico, in questi giorni tutto esaurito per le vacanze di Natale. L'incontro di hockey su ghiaccio Cortina-Asiago, previsto per stasera, è stato però rinviato.
E' stato un risveglio ancora in una situazione di emergenza per Cortina e molte aree dolomitiche venete nonostante non nevichi più e sia spuntato il sole. La notte è passata relativamente tranquilla, ma l'energia elettrica viene ancora garantita dall'uso di gruppi elettrogeni d'emergenza e i cellulari funzionano a singhiozzo. Il comandante dei vigili del fuoco di Belluno Mauro Longo ha coordinato una serie di sopralluoghi aerei sulla zona che sono stati effettuati in mattinata dai vigili del fuoco e dai tecnici di Enel e Terna per verificare i danni sulle linee elettriche. Il sospetto è che i guasti causati dal maltempo riguardino sia la linea ad alta che quella a media tensione. Impossibile al momento dire quando la situazione tornerà alla normalità. Nel frattempo le squadre dei Cortina sta tornando, faticosamente, alla normalità. Anche se sono ancora numerose le abitazioni senza energia elettrica. Per tutta la giornata squadre di tecnici di Enel e Terna sono stati al lavoro per rialimentare il centro turistico, in questi giorni tutto esaurito per le vacanze di Natale. L'incontro di hockey su ghiaccio Cortina-Asiago, previsto per stasera, è stato però rinviato.
E' stato un risveglio ancora in una situazione di emergenza per Cortina e molte aree dolomitiche venete nonostante non nevichi più e sia spuntato il sole. La notte è passata relativamente tranquilla, ma l'energia elettrica viene ancora garantita dall'uso di gruppi elettrogeni d'emergenza e i cellulari funzionano a singhiozzo. Il comandante dei vigili del fuoco di Belluno Mauro Longo ha coordinato una serie di sopralluoghi aerei sulla zona che sono stati effettuati in mattinata dai vigili del fuoco e dai tecnici di Enel e Terna per verificare i danni sulle linee elettriche. Il sospetto è che i guasti causati dal maltempo riguardino sia la linea ad alta che quella a media tensione. Impossibile al momento dire quando la situazione tornerà alla normalità. Nel frattempo le squadre dei vigili del fuoco hanno compiuto decine di interventi nella notte per rimuovere alberi che ostruivano le sedi stradali e portare gruppi elettrogeni in stalle o case vacanze con disabili. A Cortina si sta riattivando stamane il secondo gruppo elettrogeno fisso e si sta predisponendo l'installazione di gruppi elettrogeni mobili per alimentare le frazioni e i paesi limitrofi.
Linee elettriche. Nel primo pomeriggio di venerdì 27 sono state rimesse in funzione le linee ad alta tensione collegate alle cabine di distribuzione elettrica che alimentano la zona di Cortina d'Ampezzo. Terna ha rimesso in servizio le linee ad alta tensione Pelos-Calalzo e Calalzo-Zuel, afferenti le cabine di distribuzione Enel che alimentano Cortina. Continua ora il lavoro dei tecnici dell'Enel per consentire la piena e stabile ripresa del servizio elettrico a valle della rete di alta tensione. E sono 220, tra dipendenti diretti e operai di ditte esterne, i tecnici messi in campo dalla stessa Enel nella zona del Cadore. L'installazione di gruppi elettrogeni sta proseguendo a Cortina con altri 10 impianti, ma anche a Falcade, Pieve di Cadore e San Vito di Cadore, dove sono stati dislocati altri 13 impianti. Altri 27 gruppi elettrogeni saranno disponibili nelle prime ore del pomeriggio. Entro la serata saranno circa 100 i generatori messi in funzione. Enel rende noto che in tarda mattinata l'energia elettrica è tornata intanto a Cencenighe, compreso lo stabilimento «Luxottica», a Rocca Pietore, frazione di Fedaia compresi gli impianti sciistici, a Falcade, nella frazione di Gavon, e nelle funivie e gli impianti di risalita della Marmolada. Ma alcuni tratti stradali sono tuttora impercorribili e questo comporta grosse difficoltà a raggiungere i luoghi di intervento. Il coordinamento degli interventi avviene utilizzando apparecchi telefonici satellitari per il malfunzionamento della rete di telefonia mobile.
Protezione civile. Circa 200 uomini della Protezione Civile della Regione del Veneto, 100 appartenenti ad una decina di gruppi locali ed altri 100 richiesti a supporto dai gestori di servizi energetici sono al lavoro. Il sistema di protezione civile regionale è stato attivato con formale richiesta dalla Provincia nella giornata di ieri, 26 dicembre, ed ha provveduto immediatamente ad attivare i volontari (richiesti sin dal mattino) e a inviare una trentina gruppi elettrogeni di adeguata potenza (richiesti nel primo pomeriggio) per far fronte alle situazioni più emergenziali di blackout.
Strade. L'Anas comunica che sulle strade venete, in particolare quelle del bellunese, interessate dal maltempo, al momento permangono le difficoltà di comunicazione e rifornimento mezzi a causa del perdurante black-out elettrico. Risultano attualmente chiusi, anche nelle regioni confinanti, i passi dolomitici di Cimabanche, Monte Croce Comelico e Mauria. La strada statale 51 «di Alemagna», quella che dalla pianura porta a Cortina, è transitabile con gomme termiche fino a San Vito di Cadore e con catene montate sino a Fiames di Cortina d'Ampezzo, mentre la circolazione è interdetta dal km 102 al Passo di Cimabanche. Sono in corso le operazioni di rimozione di alberature, di tralicci e di ripristino della viabilità, e si prevede di ridare la piena transitabilità sino al Passo entro le ore 12, compatibilmente con la verifica del rischio valanghe. Sulla strada statale 51 bis «di Alemagna» è possibile la circolazione con gomme da neve sull'intera tratta. Infine, la strada statale 52 «Carnica» è percorribile con gomme termiche tra le località «Pineta» di Lorenzago di Cadore e Santo Stefano di Cadore, con catene montate sino a Padola. La circolazione è interdetta, invece, tra il km 102 e il km 110 (Passo Monte Croce), e tra il km 68 e il km 64 (Passo Mauria). Sono in corso le operazioni di rimozione di alberature, di tralicci dell'alta tensione e di sgombero del piano viabile; si prevede di ridare la piena transitabilità ai passi di Monte Croce e Mauria entro il pomeriggio, compatibilmente con la verifica del rischio valanghe.
Ferrovie. E' stata ripristinata alle 15 di oggi, venerdì 27 dicembre, la linea ferroviaria sulla tratta Ponte nelle Alpi-Calalzo, bloccata dalla giornata di Santo Stefano per le conseguenze del maltempo nel bellunese. Lo precisa Trenitalia sottolineando che fino a quel momento il servizio è stato comunque garantito con pullman sostitutivi.
La Neve caduta. Numerose, il 26, le telefonate ai vigili del fuoco per chiedere l'intervento a seguito di cadute di alberi un po' in tutto il Bellunese. Anche Alleghe è rimasta senza corrente elettrica per alcune ore, e molte località sono sommerse da una spessa coltre bianca. A Cortina i centimetri caduti sono circa 50, 70 ad Arabba e sul passo Falzarego addirittura 82.
La politica. La situazione veramente difficile ha fatto intervenire anche la politica, che invoca una class action: «Non sarebbe da meravigliarsi - hanno detto il consigliere regionale Dario Bond e il senatore Giovanni Piccoli - se gli operatori del turismo volessero intraprendere una class-action, a questo punto auspicabile».
Valanghe. La situazione è in miglioramento stamattina, ma con le temperature più miti, il rischio per la giornata di oggi, sottolinea il centro Valanghe di Arabba, è che si verifichino delle slavine. L'abbondante nevicata, infatti, dai 50 ai 100 centimetri, ha fatto innalzare il grado di pericolo slavine a 4 su una scala da 1 a 5. Dopo i disagi patiti le valanghe rappresentano ora la preoccupazione maggiore di chi gestisce le stazioni turistiche. Il peso della neve è tale che potrebbe portare a distacchi importanti capaci anche di raggiungere il fondo valle.

Comments (0)