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TERREMOTO ABRUZZO AQUILA .IL PRESIDENTE NAPOLITANO TRA LE BARE E LE MACERIE."LO STATO C'E'!"

Aquila 9.4.2009(Corsera.it) di Matteo Corsini

Il Presidente Giorgio Napolitano è arrivato nei territori dell'Abruzzo e precisamente all'Aquila dove ha fatto tappa davanti alla Casa dello Studente,l'edificio miseramente crollato che ha ucciso alcuni giovani studenti.Il simbolo dello sfacelo urbanistico dell'Aquila,il simbolo delle responsabilità dell'amministrazione dell'intera città e delle politiche di costruzione urbana.All'esame di quanto accaduto gli edifici pubblici dell'Aquila sono del tutto inadeguati al luogo in cui sorgono,lo stesso Bruno Vespa durante la sua trasmissione a Porta a Porta ha esclamato : "francamente immaginavo che gli edifici nuovi costruiti all'Aquila,in una zona altamente sismica,fossero stati edificati con criteri diversi." Il giornalista è sempre molto diplomatico ma l'accusa era rivolta alla pubblica amministrazione,una sciabolata seria agli assessori al'urbanistica che si sono succeduti al Comune .

Si piange dunque sul disastro annunciato da un geofisico non accademico Giampaolo Giuliani oggi scomparso dalle cronache di telegiornali e giornali,perchè le sue intuizioni gettano un'ombra di responsabilità sulla lungimiranza del Governo e del capo della protezione civile Guido Bertolaso.

Nei territori dell'Abruzzo "lo Stato c'è". E' la considerazione che, secondo quanto riferisce il presidente della Regione Gianni Chiodi, ha espresso Giorgio Napolitano durante l'incontro con Bertolaso. "Il presidente ha apprezzato moltissimo la presenza dello Stato in queste zone e ha osservato - ha proseguito Chiodi - che paradossalmente lo Stato è fortemente presente proprio in un posto dove di fatto lo Stato non c'è più perché sono inagibili tutte le strutture che lo rappresentano"

Giorgio Napolitano si è fermato dinanzi alla casa dello studente, in via XX settembre, dove sono morti diversi giovani nel crollo della palazzina. Napolitano si è fermato a parlare con i vigili del fuoco che stanno ancora scavando per cercare altri eventuali corpi di giovani rimasti sotto le macerie

La volta della basilica di Santa Maria di Collemaggio all'Aquila è crollata nel punto in cui si trova la teca che custodisce le spoglie di papa Celestino V, rimasta quindi sotto un cumulo di macerie. La reliquia del "papa del gran rifiuto" si salvò nel terremoto del 1703, quando venne giù il soffitto dell'edificio costruito nel 1287. Il sisma di lunedì scorso ha fatto precipitare la volta della chiesa romanica

Giorgio Napolitano si è intrattenuto per circa un'ora nel centro di coordinamento che la Protezione civile ha allestito nella scuola allievi ispettori della Guardia di finanza all'Aquila. Uscendo dalla palazzina il Capo dello Stato, accompagnato da Bertolaso, ha stretto la mano a una decina di uomini che in questi giorni si sono adoperati nei soccorsi alla popolazione colpita dal sisma: speleologi, vigili del fuoco e militari dell'esercito


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