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ITALIA DEFAULT CORRIAMO VERSO GLI ABISSI CALA ANCORA LA FIDUCIA DELLE IMPRESE

Dopo il calo delle aspettative per i consumatori, registra una battuta d'arresto anche il clima di fiducia tra le imprese italiane: il relativo indice misurato dall'Istat, a ottobre, è sceso a quota 79,3 dall'82,8 di settembre. La base dell'indice (quota 100) è posta nel 2005: un periodo che sembra ancora lontano anni luce. Con il dato di ottobre si mette fine a una serie positiva che era durata per tre mesi. L'andamento dell'indice - spiegano dall'Istituto nazionaionale di statistica - rispecchia il peggioramento della fiducia delle imprese del commercio al dettaglio e dei servizi di mercato; risulta in aumento la fiducia delle imprese manifatturiere e di costruzione. Dopo il calo delle aspettative per i consumatori, registra una battuta d'arresto anche il clima di fiducia tra le imprese italiane: il relativo indice misurato dall'Istat, a ottobre, è sceso a quota 79,3 dall'82,8 di settembre. La base dell'indice (quota 100) è posta nel 2005: un periodo che sembra ancora lontano anni luce. Con il dato di ottobre si mette fine a una serie positiva che era durata per tre mesi. L'andamento dell'indice - spiegano dall'Istituto nazionaionale di statistica - rispecchia il peggioramento della fiducia delle imprese del commercio al dettaglio e dei servizi di mercato; risulta in aumento la fiducia delle imprese manifatturiere e di costruzione. L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere aumenta, infatti, passando da 96,8 di settembre a 97,3. I giudizi sugli ordini migliorano (da -28 a -27) e le attese di produzione rimangono stabili (a 4); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -1 a -2. Guardando ai raggruppamenti delle principali di industrie, si nota un miglioramento dell’indicatore nei beni di consumo (da 96,2 a 97,1), nei beni intermedi (da 98,2 a 99,0) e nei beni strumentali (da 94,8 a 95,0). Le altre notizie positive, come accennato, arrivano dall'edilizia: la fiducia delle imprese di costruzione sale da 78,9 di settembre a 80,8. I giudizi sugli ordini o sui piani di costruzione migliorano (da -48 a -46), ma il pessimismo resta elevato se si guarda alle attese sull’occupazione, che peggiorano da -16 a -19. Tasti dolenti, infine, per commercio e servizi. Per questi ultimi la fiducia scende da 79,9 di settembre a 74,7. Peggiorano i giudizi e le attese sugli ordini (da -26 a -31 e da -8 a -18, rispettivamente), mentre stabile resta il saldo delle attese sull’andamento dell’economia in generale (a -37). Quanto alle vendite al dettaglio, per i commercianti le prospettive passano da 91,8 di settembre a 89,0. L’indice diminuisce sia nella grande distribuzione (da 88,6 a 87,7) sia in quella tradizionale (da 94,4 a 90,6).

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