L'Aquila 7.4.2009 (Corsera.it)
(La Repubblica )L'AQUILA - La terra ha tremato di nuovo alle 19.42. Ha fatto ancora paura. Quando la luce stava per lasciare il posto al buio, giusto al tramonto, è arrivato lo scossone: magnitudo 5,3, qualche grado appena rispetto a quella - terribile, da 5.8 Richter - che ha seminato distruzione e morto nel capoluogo abruzzese, la notte tra domenice lunedì e in molti comuni della provincia.
Da alcune parti della città, in particolare dalla stazione, si sono alzate delle grosse nuvole di polvere. Le prime testimonianze hanno riferito di crolli nei pressi della stazione e dalle parti di via XX settembre, una delle zone più colpite dalla scossa di lunedì delle 3.32. Vicino allo scalo ferroviario ha ceduto la palazzina dove erano sistemati i serbatoi idrici, ha fatto sapere poco dopo la scossa un portavoce di Trenitalia. La palazzina era già stata danneggiata dal terremoto della notte tra domenica e lunedì e dichiarata pericolante. Crolli segnalati anche in alcuni paesi del circondario.
I soccorritori non hanno per ora registrato alcun nuovo ferito all'Aquila. Il timore - in particolare - è che questa nuova scossa di terremoto abbia travolto persone al lavoro tra le macerie.
La scossa è stata avvertita oltre che in tutto l'Abruzzo anche nel frusinate, nel Lazio e nelle Marche.
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