Roma 15 Ottobre 2013 Corsera.it di Matteo Corsini editoriale del mattino
Arriva la Trise,che colpisce la casa.Patrimoniali a raffica da parte del Governo,una manovra da 12 miliardi,come colpire un moribondo con una bastonata in pieno volto.Questo e' il Governo dei Vampiri,dei burocrati,degli assassini dell'economia.Non ci sono altre parole per definire le manovre finanziarie a sostegno della Legge di stabilita'.Mi domando quali siano le politiche per la crescita che il Governo intende varare,se l'impresa in Italia viene selvaggiamente presa di mira.Viene costituito un fondo per l'editoria,altri 50 milioni buttati al cesso,anche questi sono chiaramente aiuti ai giornali degli amici,ai giornali dei partiti.Il futuro dell'editoria e' on line,non ci sono dubbi,come dimostra il disastro finanziario del Corriere della Sera,un quotidiano allo sbando,che cerca di competere con le news on line,che ormai hanno preso il sopravvento.Non ci sono dubbi,l'Italia e' sotto assedio,anzi gli italiani,la collettivita'.Siamo difronte al penoso teatrino dei replicanti della politica,incapaci,ignoranti,che hanno nel palcoscenico mediatico di Porta a Porta la loro macchiavellica rappresentazione.Ho il disgusto e credo che lo abbiate anche voi cari lettori,la nausea per un paese lasciato andare alla deriva,dove un pugno di politici arraffoni sono sempre pronti a stringere il cappio intorno ai contribuenti senza rendersi conto che la situazione e' insostenibile. Le novità arrivano dopo una mattinata in cui il premier Enrico Letta ha incontrato il suo omologo finlandese Katainen e ha dichiarato convintamente come l’Italia sia «un Paese con i conti in ordine. Quindi il nostro Paese è credibile per chiedere in Europa politiche per la crescita». Il presidente del Consiglio ha assicurato come «sarà una legge di stabilità pluriennale, perché abbiamo intenzione di intervenire su tre anni, crediamo che ci siano le condizioni per intervenire sul lungo periodo, e dare certezze a imprenditori e lavoratori». Dichiarazioni che avevano fatto il paio con quelle del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, appena giunto in Lussemburgo per la riunione dell’Eurogruppo: «Ci sarà un allentamento del Patto di stabilità per i Comuni, che potranno dare più risorse agli investimenti soprattutto per progetti di natura idrogeologica, per l’edilizia scolastica e progetti che possono essere attivati rapidamente».
LE SPESE DELLA PA - Tornando alle misure ci sarebbe anche la scure «per le amministrazioni statali, compresa la Presidenza del Consiglio dei ministri, per le quali la spesa per le prestazioni di lavoro straordinario va ridotta, rispetto alle risorse finanziarie allo scopo assegnate per l’anno finanziario 2013, del 10% a decorrere dall’anno 2014». Al quale si aggiungerebbe il blocco dei contratti nel pubblico impiego relativo al triennio 2010-2012 che viene esteso fino al 31 dicembre 2014.
LA NUOVA TASSA TRISE - Soprattutto sembra profilarsi una nuova tassa sulle case e sui rifiuti che si chiamerà Trise e sarà divisa in due componenti: la Tari e la Tasi. Nella bozza si legge: «È istituito in tutti i comuni del territorio nazionale un tributo sui servizi comunali, di seguito denominato Trise che si articola in due componenti: la prima, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale, di seguito denominata Tari; la seconda, a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni, di seguito denominata Tasi». Tuttavia - per attenuare la pressione fiscale -sarebbe prevista una detrazione base riconosciuta ai lavoratori dipendenti che potrebbe salire da un valore di 1.338 a 1.450 euro. Il meccanismo, che prevede una riduzione dello sconto in proporzione al reddito, si annulla attorno ai 55mila euro. Rimane immutato lo sconto per chi non supera gli ottomila euro.
TAGLI ALLA SANITA’ - Previsti anche tagli per 2,65 miliardi al Fondo sanitario nazionale per i prossimi tre anni, più un ulteriore taglio di 1,5 miliardo compartecipato dalle regioni. Nel dettaglio, la riduzione del livello del finanziamento dovrebbe essere di 500 milioni di euro per il 2014; di 1.040 milioni di euro per il 2015 e 1.110 milioni di euro a decorrere dal 2016. Nuovi tetti alla spesa delle Regioni per gli anni 2014-2017 per un importo complessivo di un miliardo. La stretta determinerà «un miglioramento dell’indebitamento netto e del fabbisogno di 1.000 milioni di euro».
I FONDI ALL’EDITORIA - È istituito anche un fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria con dotazione di 50 milioni di euro per il 2014, 40 milioni di euro per il 2015 e 30 milioni di euro per il 2016». Il fondo, la cui istituzione è prevista all’articolo 9 della bozza, è destinato: «all’incentivazione all’avvio di nuove imprese editoriali attribuendo 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016; al sostengo alle ristrutturazioni aziendali e agli ammortizzatori sociali attribuendo 30 milioni di euro per il 2014, 20 milioni di euro per il 2015 e 10 milioni di euro per il 2016».

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