New York 18.3.2009(Corsera.it) di Matteo Corsini Presidente Corsini real estate consulting 068086058 Roma .
Neanche la crisi delle carte di credito ha fermato la vertiginosa risalita del listino azionario americano che ieri ha chiuso un'altra sessione in progresso,scacciando forse per sempre la più spaventosa crisi finanziaria degli ultimi anni.Ben Bernanke fino a ieri cassandra della crisi,sembra essere stato colto da improvviso ottimismo e spinge in avanti gli investitori che fino a ieri erano stati terrorizzati e in molti casi costretti a svendere i titoli azionari che precipitavano di valore.Al contrario qualcosa è cambiato all'improvviso,sopratutto quando il mondo ha realizzato che i soldi soffiati dentro il colosso assicurativo AIG hanno indirettamente rifinanziato alcune grandi banche europee e diversi hedge funds.Il mondo ha dunque capito che i famigerati CDS non sono legati ai default delle attività sottostanti cosidette dell'Ente di riferimento,al contrario fanno scattare l'adempimento dell'obbligazione del venditore di protezione (AIG in questo caso) al deterioramento del profilo di credito dell'ente di riferimento.Molti degli asset tossici dunque potrebbero non esserlo del tutto,anzi forse sono in ottima salute .
La differenza è sottile ma sostanziale,un CDS non assicura l'inadempimento ,non trasferisce il rischio, ne assume il rischio non del default ma del deterioramento del profilo di credito.Per comprendere il valore degli asset tossici e la loro qualità ,si deve analizzare quali sono i parametri ovvero i requisiti della clausola c.d. di materiality introdotti nei contratti di CDS venduti da AIG(la prendiamo ad esempio per i protection seller)
Questa clausola viene stimata in termini di variazione del prezzo che scatta oltre un livello concordato della reference obligation dovuta dall'Ente di riferimento,dunque dal contraente dell'attività sottostante.Una controgaranzia del contratto principale,che dovrebbe far riaffluire risorse alle casse di AIG,una volta pagati i suoi premi di protezione.Inoltre i premi vengono parametrati in funzione dell'importo nozionale quindi dell'esposizione del compratore di protezione nei confronti dell'ente di riferimento ,(un cliente di un mutuo ad esempio) che funge come parametro di riferimento per la quantificazione dell'importo del premio.I metodi di calcolo del premio dovuto in relazione all'importo nozionale sono tre :
A)l'importo nozionale;
B)una percentuale predefinita dell'importo nozionale;
C)la differenza tra l'importo nozionale (una percentuale dello stesso,che rappresenta il valore di mercato di un determinato credito pecuniario nei confronti dell'Ente di riferimento al momoento della stipulazione del CDS)e il valore del credito pecuniario verso l'ente di riferimento .Vale a dire la differenza tra la somma di mutuo residua e quella già versata ad esempio.
Da questi esempi si intuisce benissimo come il potenziale default temporaneo di un mutuatario potrebbe aver verificato lo scatto delle clausole di adempimento del venditore di protezione ,ma l'attività sottostante ,ad esempio l'acquisto di un immobile,sia stato soddisfatto per un ammontare già elevato magari il 40% dell'intero valore dell'immobile.Si evince che alla banca che ha comprato la protezione rimane in pancia ,nel caso di default del suo cliente,un cespite il cui valore è recuperabile perchè vendibile sul mercato immobiliare.
Succede dunque che la clientela di AIG ad esempio,una volta incassati i premi ,potrà sottoscriverli ancora per proteggersi da eventuali ed altri rischi,ripagando in tutto o in parte il colosso assicurativo americano.
Se facciamo un altro esempio e mettiamo a confronto due fattispecie contrattuali diverse come la fideiussione e i Credit default swap,ci accorgiamo che mentre per la fideiussione l'inadempimento del terzo costituisce il presupposto indefettibile per la valida escussione della prestazione di garanzia dovuta dal fideiussore,nel Credit event -che può consistere in una fattispecie diversa dall'inadempimento- costituisce al contrario l'oggetto della condizione sospensiva a cui è subordinato il sorgere della prestazione di pagamento del venditore di protezione.(Francesco Caputo Nassetti-I contratti derivati finanziari).
Il default sospende l'effetto del CDS.Quindi gran parte delle attività sottostanti che le banche europee si sono sbrigate a controgarantirsi acquistando protezione da AIG potrebbero anzi non dovrebbero essere in default.
Quindi per dirla con Nassetti ,l'obbligazione di pagamento del venditore di protezione,una volta verificatosi il Credit Event può sorgere anche nel caso non vi sia stato alcun inadempimento da parte dell'Ente di Riferimento nei confronti del compratore di protezione.
In sostanza pagando i suoi debiti AIG nei confronti della primaria clientela nazionale e internazionale,ha impedito che il default a catena di quelle banche si propagasse nel cuore stesso dei bilanci della compagnia assicurativa,perchè adesso queste dovranno continuare a pagare i premi dei CDS che naturalmente avranno uno schema contrattuale diverso e forse più appropriato alle condizioni del mercato attuale.
Inoltre qualora nei CDS di AG le clausole contrattuali prevedano la surrogazione c.d. sub partecipation, il pagamento del premio da parte della assicurazione determinerebbe l'obbligo di surrogare il compratore di protezione quindi la controparte adempiente anche mediante atto contemporaneo al pagamento del premio,negli stessi diritti di credito verso l'ente di riferimento per il controvalore nominale di pari importo.
Questo significa che i premi di AIG sono adesso garantiti da patrimonio corrispondente non necessariamente in relazione al default del contraente dell'attività indicata dal contratto.
Quindi anche il mancato pagamento di un credito diverso da quello dedotto dalla Reference Obligation o del Credito da Trasferire,ma comunque rientrante tra i parametri contrattuali del Credit event , farà scattare l'adempimento dell'obbligaione del venditore di protezione con la contestuale surrogazione nei diritti di credito del compratore di protezione.
Grazie alla sub partecipation dei CDS il venditore di protezione è dunque in grado di recuperare i premi pagati,qualora le ragioni del credito dell'ente di riferimento siano poi a queste soddisfatte.
Crediamo dunque che i colossi bancari europei che hanno acquistato protezione da AIG a loro volta abbiano stipulato contratti nelle attività sottostanti del tutto garantite o in massima parte garantite,qualora il mercato immobiliare regga e non precipiti.Il salvataggio di AIG e dunque indirettamente del sistema bancario europeo con l' eccezionale deflusso di capitali dalle autorità monetarie e governative ,verso lo stesso sistema bancario ,dovrebbe arginare il crack della catena e rimettere in bonus il valore dei crediti stimati per miliardi di dollari.Nei prossimi mesi capiremo forse come il complicato meccanismo della vendita di protezione che non è un premio assicurativo e quindi non a fondo perduto ,in realtà nascondeva delle opportunità di guadagno stratosferico per i partecipanti al banchetto.
di Matteo Corsini
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