è un luogo sicuro, almeno dovrebbe esserlo. Extra moenia no. Il governo italiano deve trovare una via d’uscita. Creare un incidente diplomatico con il governo indiano nominando i due marò addetti militari presso la nostra ambasciata acquisendo il rango di rappresentanti dello Stato italiano. Con la copertura diplomatica i marò sono sottratti alla legge penale in aderenza alla Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche. “ Sono immuni dall’azione penale i capi e i rappresentanti di Stati esteri e i consoli”. La controversia sulla giurisdizione cadrebbe automaticamente. Inevitabile l’incidente diplomatico e il mal di pancia del l’ambasciatore indiano a Roma.
C’è da salvaguardare la vita dei soldati italiani, La credibilità internazionale dell’Italia . L’ordinamento giuridico indiano non appare autonomo e indipendente dal governo centrale e dalle pressioni esterne dei partiti politici e sensibile all’opinione pubblica prevalente. La diplomazia italiana durante gli 11 mesi di permanenza dei fucilieri nel Kerala si è comportata in modo maldestro e vagamente vigliacco. Il presidente del consiglio Monti ha dedicato scarsa attenzione alla vicenda.Il ministro degli esteri è un diplomatico di carriera. Non ha avuto la copertura politica indispensabile in certi frangenti diplomatici. Latitante il Parlamento. Non c’è da scherzare. L’India è un paese insidioso per gli stranieri.
Altrettanto sconcertante e censurabile il comportamento della Procura della Repubblica di Roma.L’obbligatorietà dell’azione penale è stata rispettata con l’interrogatorio dei marò durato cinque ore in zona cesarini. Sulla scorta degli accertamenti della polizia indiana i fucilieri sono accusati dell’uccisione di due pescatori. Accusa da dimostrare.Allo stato dei fatti risultano indagati. E’ sorprendente che il Procuratore Pignatone li abbia lasciati liberi evitando di prendere alcun provvedimento restrittivo. La magistratura è un ordinamento autonomo e indipendente.In questa vicenda ha abdicato.
Renato Corsini.
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