Algeri 19 Gennaio 2013 Corsera.it
La fallita incursione per salvare gli ultimi prigionieri sarebbe avvenuta a metà mattinata. Al momento mancano completamente conferme o smentite ufficiali, ma è un fatto che la notizia della morte di ostaggi e terroristi è stata rilanciata anche dall'agenzia di stampa statale Aps. Poco prima altre fonti delle forze di sicurezza algerine sempre in forma anonima avevano fornito una versione molto diversa: a loro dire erano infatti appena stati liberati sedici ostaggi, un numero assai superiore a quello noto, appunto sette. Sarebbero stati "giustiziati sommariamente" i sette ostaggi stranieri uccisi nell'assalto finale dell'esercito algerino alla centrale per l'estrazione del gas nel Sahara algerino. Lo riferisce la tv pubblica algerina. Si sarebbe trattato, tra gli altri, di due cittadini statunitensi, di altrettanti tedeschi e di un portoghese; ignote le nazionalità dei loro compagni. Tali positive indiscrezioni sembrano peraltro smentite dai fatti.
Mentre in Algeria non si sa ancora nulla del numero di ostaggi, si complica la situazione in Mali e all'interno dello stesso governo degli Stati Uniti emergono dissapori. Nella regione algerina, teatro del maxisequestro di ostaggi pianificato da tempo, le unità speciali del ministero dell'Interno e dell'Esercito algerino hanno proseguito, per tutta la notte, l'operazione di controllo dell'impianto di gas di In Amenas, che si estende su una superficie di migliaia di metri e dove le strutture di estrazione potrebbero essere utilizzate come nascondiglio dai terroristi ormai braccati. Fonti della sicurezza, citate dall'Aps, considerano finito l'attacco al sito, pur se si continuano a cercare ostaggi. La fallita incursione per salvare gli ultimi prigionieri sarebbe avvenuta a metà mattinata. Al momento mancano completamente conferme o smentite ufficiali, ma é un fatto che la notizia della morte di ostaggi e terroristi é stata rilanciata anche dall'agenzia di stampa statale Aps.
Comments (0)