Roma 23 Ottobre 2012 CORSERA.IT di RENATO CORSINI. CONI 40 ANNI DI SPRECO DI DENARO PUBBLICO.
Petrucci – Pescante. Sinergismo associativo CONI- partiti politici, politica e sport. Pescante è entrato alla Camera dei deputati nel partito di Berlusconi , Petrucci seguirà lo stesso percorso nel partito di Casini. Il sinergismo associativo si è sviluppato inizialmente dal successo del totocalcio. La gallina dalle uova d’oro. Onesti ne intuisce il valore strategico per il finanziamento del CONI e delle federazioni e si appropria della gestione del concorso pronostici con l’avallo del governo ....
e l’appoggio di Andreotti. La contropartita è che una parte cospicua delle entrate rifluiscano ai partiti sotto mentita spoglie, gli enti di promozione sportiva collegati ciascuno ad un ben determinato partito presente in parlamento. Gli enti promuovono e organizzano le attività fisico-sportive con finalità ricreative e formative, anche se esercitate con modalità competitive. Sono sostanzialmente delle polisportive radicate nel territorio. La connotazione politica che li contraddistingue interagisce con il volume dei finanziamenti che ricevono dall’ente pubblico non in equilibrio con il numero degli iscritti e dell’operatività sportiva. Da Onesti, Carraro,Gattai, Pescante, Petrucci il peso politico degli enti ha misurato la quantificazione dei finanziamenti interagendo i loro rapporti personali con i partiti.
Pescante è stato eletto nel Pdl. A tirargli la volata il deputato Maurizio Gasparri di Alleanza nazionale. Uno scambio di favori tra l’ex presidente del CONI, ed ex segretario, e il MSI confluito in seguito nel Pdl. Il centro sportivo nazionale fiamma enti di promozione sportiva collegato al MSI negli anni ’90 era stato coinvolto in uno scandalo penalmente e contabilmente rilevante. Nello stesso periodo altri enti di promozione sportiva furono oggetto dell’intervento della magistratura. Oltre al Fiamma, il centro nazionale sportivo libertas, il centro sportivo italiano. Procura della Repubblica e Procura regionale della Corte dei Conti scoperchiarono le pentole dei reati commessi. Lo scandalo più clamoroso quello del Fiamma che ha occupato la cronaca giudiziaria per parecchio tempo mettendo nei guai il MSI. L’ente è commissariato. Tra le accuse mosse al suo presidente, dipendente del CONI, l’emissione di un assegno di 450 milioni di lire intestato a persona sconosciuta, non coperto,e l’appropriazione di rilevanti somme di denaro. Un brutto colpo per il Msi.
Il finanziamento degli enti era definito non in forza di disposizione di legge o regolamentari, bensì sulla base di una raccomandazione formulata dal Parlamento , commissioni parlamentari, in occasione dell’approvazione della legge 29 settembre 1965, n.1117 ( modifiche alla legge 22 dicembre 1951, n.1379, istitutiva di una imposta unica sui giochi di abilità e sui concorsi pronostici disciplinati dal decreto legislativo 4 Aprile 1948,n496, e successive modificazioni). In quella circostanza, il legislatore invitò il CONI a farsi carico di contribuire in via ordinaria alla gestione amministrativa degli enti, subordinando il finanziamento all’incombenza da parte dell’ente beneficiario di una attestazione che, ai sensi dell’art. 7 della legge 2 maggio 1974 n.195 ( contributo dello Stato ai partiti politici ), escludesse collegamenti funzionali con partiti politici. Attestazione del tutto disattesa.
Nel mezzo dello scandalo Francesco Lo Giudice, presidente del centro sportivo fiamma di Roma, in contrasto con i dirigenti del MSI, denuncia , l’ex presidente del CONI Gattai, il presidente subentrante Pescante, alcuni funzionari amministrativi ed esponenti provinciali e nazionali del partito. Faide interne, volano gli stracci. In quella vicenda il ruolo di Pescante in appoggio al Fiamma è determinante. Cosicché dopo le sue dimissioni dalla presidenza dell’ente pubblico Alleanza nazionale ricambia il favore ricevuto. Il deputato Maurizio Gasparri nel sostenere la candidatura di Pescante rivolge una interrogazione,pittoresca nello stile e nel contenuto, al ministro Melandri titolare del dicastero dei beni culturali e ambientali che esercita la vigilanza sul CONI. Sostiene il parlamentare che l’ex presidente nelle sue funzioni si è sempre comportato correttamente uscendo sempre indenne dalle inchieste della magistratura.
Ora tocca a Petrucci che nel corso dei suoi 14 anni alla guida del CONI ha saputo coltivare il suo consenso personale. E’ stato già cooptato da Casini. Cattolico osservante,seguace dell’Opus Dei. La sua candidatura piace al cardinale Bagnasco con la benedizione del cardinale Bertone protettore dell’ente di promozione sportiva dei salesiani. Digitus dei est hic ( qui c’è il dito di Dio).
Renato Corsini.
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