OLIMPIADI LONDRA 2012: DOPING/ Squalifica Schwazer, Dallera (Corsera): Alex doveva essere il sorriso dell'atletica, invece ci ha tradito (esclusiva)
lunedì 6 agosto 2012
sportivo del “Corriere della Sera”. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Dallera, per prima cosa: com'è l'atmosfera a Londra?
Pensavamo di festeggiare una giornata bellissima, con l'oro di Campriani, l'argento di Fabbrizi e il bronzo di Morandi. Era la seconda giornata più bella di questi Giochi dopo il memorabile sabato di inizio e c'era grande gioia. Tutti volevano festeggiare queste tre splendide notizie, e poi invece è arrivata questa notizia, questo caso di doping di Alex Schwazer che ha scosso tutta la nostra spedizione. Un colpo basso per l'Italia, sotto la cintura potremmo dire...
Quindi possiamo dare per certo che si tratti proprio di Alex Schwazer?
Lo ha ammesso lui stesso, parlando di 'carriera finita'. Il dolore è grande, perchè da lui ci aspettavamo la medaglia della fatica e del sacrificio, le due qualità che la 50 km di marcia esalta sopra ogni altra cosa. Era l'uomo che doveva darci una grande gioia nell'atletica, come era già successo a Pechino, e invece ci ha dato il dolore di questo gravissimo caso di doping.
Tra l'altro si tratta proprio di uno dei nomi più illustri del nostro sport...
Sì, Alex Schwazer ha rappresentato in questi anni la miglior atletica italiana, l'atletica vincente proprio nella specialità più massacrante. Adesso invece sembra cadere tutto per questo ragazzo, che era l'immagine della salute e anche membro di una bella coppia del nostro sport con la fidanzata Carolina Kostner. Lei resta ancora una stella, per lui le cose cambiano. Non ci sono ancora le controanalisi, ma è difficile che una positività all'Epo venga smentita.
Schwazer era forse l'unico grande campione azzurro in atletica: che effetto avrà questa notizia sulla 'regina' dei Giochi?
Si tratta di un colpo durissimo, che mette k.o. un'atletica italiana già sofferente e che proprio a Schwazer si aggrappava. Un tradimento, insomma.
Cosa possiamo dire ora dell'uomo e dell'atleta Alex Schwazer?
Le sue qualità tecniche restano, ne sono convinto; però questa è una macchia eterna, che non si cancellerà mai. Un campione che ha smarrito in modo maledetto la strada dell'etica e del rispetto delle regole: dispiace molto, perchè lui era il sorriso dell'atletica italiana, e invece ora sarà il nostro pianto.
L'addio di Damilano – che è andato a costruire una grande squadra cinese – può aver inciso?
Alex Schwazer insieme ad Ivano Brugnetti (Infophoto)