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CRISI EURO L'EUROPA IN FIAMME DELLA SIGNORA MERKEL L'ANGELO DELLA MORTE

ROMA 26 LUGLIO 2012 CORSERA.IT

SPREAD RECORD A 545 BP.L'EUROPA E' IN FIAMME GRAZIE ALL'INAMOVIBILITA' DELLA GERMANIA SUL FONDO SALVA STATI,IL RUOLO DELLA BCE.RIGORE E TAGLIO DEI COSTI,QUESTI I PILASTRI DELL'IDEOLOGIA FINANZIARIA GERMANICA.SOTTO QUESTA CAPPA ORMAI DIVENTATA IRRESPIRABILE,L'EUROPA E' IN FIAMME.BRUCIA LA SPAGNA,BRUCIA LA GRECIA E IL CONTAGIO SI ESPANDE COME UN VIRUS LETALE ANCHE ALL'ITALIA.L'INTERO COMPARTO FINANZARIO ITALIANO VALE POCO MENO DELLA META' DI APPLE,VALE A DIRE CHE SIAMO SCHIACCIATI COME PESO ECONOMICO,IN FONDO AL CONTINENTE AFRICANO,SIAMO L'APPENDICE DEL SAHARA.L'ITALIA DESERTIFICATA NELLA SUA ECONOMIA,GRAZIE AD UN RIGORE FISCALE INDEMONIATO,CHE HA ALLARMATO IL MONDO INTERO.FUGGONO GLI ITALIANI FACOLTOSI,LEVANO LE ANCORA DALLE ACQUE NOSTRANE MIGLIAIA DI...

BARCHE,CHE LASCIANO A TERRA UN'INTERA INDUSTRIA,QUELLA NAUTICA,CHE DOVREBBE ESSERE IL NOSTRO FIORE ALL'OCCHIELLO.LA NAUTICA DIVENTA IL SIMBOLO DI QUESTO DISASTRO.DOPO LA NAUTICA SEGUE IL COMPARTO IMMOBILIARE CONGELATO DA MESI,SENZA COMPRAVENDITE,MIGLIAIA DI ADDETTI DISPERATI CHE CAMBIANO LAVORO.AGENTI IMMOBILIARI DIVENTANO CUOCHI,CAMERIERI,LAVORANO ALLE POMPE DI BENZINA.C'E' IL FUGGI FUGGI GENERALE DA UN SETTORE CHE PER SECOLI E TRADIZIONE HA SEMPRE RAPPRESENTATO LA SALVEZZA DEL NOSTRO PAESE.LA SPAGNA E' DEVASTATA DALLO SCOPPIO DELLA BOLLA IMMOBILIARE,EPPURE,CON UNA MONETA INTERNA COMPETITIVA,IL SETTORE EDILE TURISTICO SPAGNOLO,POTREBBE RIPRENDERE QUOTA IN POCHE SETTIMANE.LO STATO SPAGNOLO E' COSTRETTO A DIRAMARE ORDINANZE DI DEMOLIZIONE DI INTERI QUARTIERI,NATI SULLE SPONDE DEL MEDITERRANEO,PER DARE RESPIRO AL MERCATO DELLE CASE ESISTENTI.UNA FOLLIA ECONOMICA.UN CONTROSENSO FINANZIARIO.MA ASSITIAMO ALLA ROVINA DELLA SPAGNA,ALL'IMPLOSIONE DEL LORO BOOM ECONOMICO DEGLI ANNI DEL GOVERNO ZAPATERO.

QUELLO CHE CI CHIEDE LA GERMANIA E' UN SACRIFICIO FISCALE E UN RIGORE DEI PARAMETRI DEL FISCAL COMPOACT,CHE VENGONO DIVORATI DALL'AUMENTO DEL COSTO DEL FINANZIAMENTO DEL NOSTRO DEBITO PUBBLICO.UN CANE CHE SI MORDE LA CODA.TANTO PIU' PAGHIAMO IN IMPOSTE E TASSE,TANTO PIU' LO SPREAD AUMENTA,E QUEI SOLDI FINISCONO PER PAGARE GLI INTERESSI AGLI INVESTITORI STRANIERI.SIAMO SCHIAVI,UNA COLONIA ARSA DI STERPAGLIE,IN MANO AL GIOCO FEROCE DELLA GERMANIA,CHE IDEOLOGICAMENTE GUARDA ALL'INFLAZIONE COME AL PECCATO DI DIO.

L'EURO SI INDEBOLISCE E FAVORISCE LE ESPORTAZIONI DEI PRODOTTI ALTAMENTE TECNOLOGICI DELLA GERMANIA,L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA PRIMEGGIA NEL MONDO E SFONDA SU ALTRI MERCATI,COME LA CINA E L'INDIA.LE'UROPA VIENE DIMENTICATA,SI STRINGE LA TENAGLIA SULLA GRECIA,COME QUANDO IL TERZO REICH INVASE LA POLONIA.POCHE ORE,POCHI GIORNI.SONO LE ORE CHE RIMANGONO ALLA GRECIA PER NON FINIRE FUORI DALL'EURO,SENZA SOLDI,LA RIVOLUZIONE SOCIALE IN CASA,LE CITTA' CHE BRUCIANO.LO SANNO BENE I POLITICI GRECI,CHE DEVONO ADATTARSI A QUESTA COMPLICANZA POLITICA,TROVARE LA SOLUZIONE DI MANDARE A CASA MIGLIAIA DI DIPENDENTI PUBBLICI,PER RIMANERE ABBRANCATI ALLA MONETA UNICA,SENZA LA QUALE SAREBBE IL DISASTRO,UNA SORTA DI SUICIDIO DI MASSA.QUESTO SA LA GERMANIA,CHE SPINGE SENZA FERNI,IRREMOVIBILE,NON VUOLE DARE RESPIRO A NESSUNO.CONDIZIONA LE SCELTE DEI PARTNERS EUROPEI,LI SCHIAVIZZA,LI RENDE CIECHI AL SUO PAROSSISMO.UNA STRADA DIFFICILE,ECCEZIONALE,IDEOLOGICA E SBAGLIATA.IL PROGETTO RISULTA ANELASTICA,INCAPACE DI FAR AFFLUIRE DENARO NEL SISTEMA.SIAMO PARALIZZATI.IL SOLO ULTIMO SCOPO E' QUELLO DI INCENERIRE LE SPERANZE DEI POPOLI EUROPEI DI EVITARE IL TAGLIO DEI COSTI DELLA SPESA PUBBLICA.L'ESTATE VOLLENTE DEL 2012 E' UNA MINACCIA PER L'INTERA TENUTA DEL SISTEMA ECONOMICO EUROPEO.ANGELA MERKEL,L'ANGELO DELLA MORTE,E' CONVINTA CHE SIA LASTRADA GIUSTA,CHE L'UNICA SOLUZIONE E' COSTRINGERE CON LA FORZA E IL TERRORE I PARTNERS EUROPEI CHE I COMPITI A CASA SONO INELUDIBILI.LA GERMANIA LA SEGUE CIECAMENTE,COME FACEVA CON ADOLF HITLER.LA GERMANIA TEUTONICA CHE VANTA L'INDUSTRIA DI PRIMO LIVELLO NEL MONDO,VUOLE VINCERE LA SUA SFIDA CON IL DOLLARO.L'EURO COME IL MARCO,L'EUROPA COME LA GERMANIA.NON CI SONO ALTERNATIVE E LO SANNO BENE I GOVERNANTI DEI PAESI UE,LO0 SA HOLLANDE,COME MARIO MONTI.LO SANNO TUTTI IN EUROPA CHE SENZA GERMANIA,GLI ALTRI MEMEBRI DELLA UE SAEBBERO DESTINATI A CADERE SOTTO IL PESO CICLOPICO DEL DEBITO PUBBLICO SOVRANO,ACCUMULATO NEL CORSO DI DECINE DI ANNI DI CORRUZIONE POLITICA.SIAMO IN UN VICOLO CIECO,CHIUSI AI TRE LATI,SENZA LA POSSIBILITA' DI TORNARE INDIETRO,PERCHE' SAREBBE UN SUICIDIO.

MA CI SONO ALTERNATIVE POSSIBILI? IO CREDO DI SI,SPINGERE LA GERMANIA FUORI DALL'EURO,SPINGERE IL PARTNER DI MAGGIORANZA CHE VUOLE FARE PIATTO INTERO,SENZA RISPARMIARE NESSUNO.

 

 

Si restringe il differenziale tra i titoli decennali italiani e il Bund tedesco, che scivola sotto i 520 punti base (518) dopo i risultati dell'asta di titoli trentennali tedeschi. Il rendimento del Btp a 10 anni è al 6,47% In apertura dei mercati lo spread è arrivato fino a 541 punti base, con rendimento al 6,6%. Il rendimento dei titoli decennali italiani ha raggiunto il 6,7% per poi ripiegare.

Lo spread fra titoli spagnoli e tedeschi è a quota 631, mentre il rendimento dei bonos è del 7,56%. Il rendimento dei titoli di stato a 10 anni spagnoli segna un nuovo record dalla creazione di Eurolandia, toccando in apertura dei mercati il 7,659%.

Dopo un avvio incerto le borse europee imboccano la strada del rialzo. Tutti positivi i listini con Milano (+1,6%) e Madrid (+2%) in luce. Progressi attorno al mezzo punto percentuale per le altre borse nonostante i dati negativi sulla fiducia dei consumatori in Germania e il calo oltre le attese del Pil della Gran Bretagna. Recuperano i bond di Spagna e Italia sulle scommesse di un potenziamento del fondo salva-stati attraverso la concessione di una licenza bancaria. A trainare il rimbalzo dei listini sono i titoli dell'auto (+2%) grazie ai conti meno deludenti delle attese di Peugeot (+3%). In luce anche Daimler (+3,6%) e Fiat (+2,8%). Bene anche i bancari con Ubi (+5%), Natixis (+4,5%), Credit Agricole (+4%) e Unicredit (+3,9%). Il rimbalzo di Milano e Madrid beneficia anche della riduzione, rispetto ai massimi dell'apertura, degli spread sul bund tedesco. Il recupero dei titoli di stato segue alle parole del membro della Bce, Ewald Nowotny, secondo cui esistono argomenti a favore della concessione della licenza bancaria al fondo salva-stati, così da incrementarne la potenza di fuoco attraverso l'accesso ai prestiti della Bce.

EFSF, NO DOWNGRADE NELL'IMMEDIATO - Le emissioni dell'Efsf, nonostante l'abbassamento da parte di Moody's dell'outlook da 'stabile' a 'negativo', continuano a mantenere la tripla 'A'. Lo sottolinea in una nota il fondo salvastati, che ricorda come l'outlook ha un "orizzonte temporale di 12-18 mesi" e quindi "non indica nessun" downgrade "nel futuro immediato".

SQUINZI, SIAMO NELLA TEMPESTA, SERVE COESIONE - "La situazione è complicata e abbiamo bisogno di molta coesione, siamo su una barca nella tempesta e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione", avverte il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, rispondendo ad una domanda sulla tenuta del governo ed il clima politico a margine del premio imprese per l'innovazione.

CRISI: MINIMO STORICO TASSI IN ASTA BUND 30 ANNI - La Germania ha venduto Bund a 30 anni per 2,32 miliardi di euro con tassi al nuovo minimo storico e domanda solida. Il rendimento medio è sceso al 2,17%, un livello mai toccato dal 1994, dal precedente minimo del 2,41% dell'asta di aprile. La domanda ha raggiunto i 3,367 mld superando l'importo massimo previsto di 3 mld.

MOODY'S, TAGLIA ANCHE OUTLOOK 6 LAENDER TEDESCHI RIVISTO - L'agenzia di rating Moody's rivede a ribasso l'outlook di sei Laender della Germania, che passerebbe da 'stabile' a 'negativo'. Due giorni fa la stessa locomotiva tedesca ha subito un analogo declassamento.

ASIA SCONTA TIMORI EUROPA E CINA - Prosegue sui mercati asiatici l'ondata di vendite che sta colpendo i listini azionari mondiali. A pesare, ancora una volta, sono i timori sulla crisi europea, a cui si aggiungono le preoccupazioni di un rallentamento della locomotiva cinese. Come se non bastasse i risultati di Apple hanno deluso le attese, provocando una vendita sui titoli tecnologici.

Tokyo ha chiuso la seduta in calo dell'1,44%, Hong Kong cede lo 0,79% e Seul l'1,33%, anche in via del calo ai minimi degli ultimi cinque mesi della fiducia dei consumatori. Contenuti entro il punto percentuale i ribassi degli altri listini. Scendono i rendimenti dei titoli di stato dell'area (quelli di Singapore e della Corea del Sud hanno toccato i minimi storici), oggetto di acquisti da parte di investitori alla ricerca di un porto sicuro per i propri risparmi. I rendimenti dei bond a due anni del Giappone sono ai minimi dal 2005. Ieri l'Fmi ha detto che la Cina affronta significativi rischi al ribasso per la propria crescita economica e ha chiesto ai leader politici di adottare misure per sostenere i consumi interni.

MARTEDI' DI PASSIONE SUI MERCATI - La deriva di Madrid fa paura. E per Borse e spread di Spagna e Italia si è consumata un'altra giornata di passione martedì, in un mercato sempre più insofferente a una Europa in perenne disaccordo e che non riesce a trovare vie d'uscita credibili alla spirale della crisi del debito. Ne è un esempio la gaffe, o il mezzo giallo, sul comunicato congiunto di Spagna, Francia e Italia per fare pressing sulla Ue per l'attuazione immediata degli accordi presi al Consiglio europeo di fine giugno. A peggiorare le cose, le voci su una nuova ristrutturazione del debito della Grecia, viste le difficoltà di Atene ad onorare gli impegni. Ad aumentare la pressione è anche Moody's che rivede al ribasso le prospettive dell'Efsf, il fondo salva stati, dopo quella al ribasso di Germania, Olanda e Lussemburgo.

A dare il primo scossone alla giornata e l'allarme di un crac della Catalogna che ha riacceso i riflettori sul rischio di un salvataggio in piena regola della Spagna, e quindi non più solo aiuti limitati alle banche in crisi. Una valanga di vendite si è abbattuta sulla Borsa di Madrid e su Piazza Affari che piomba ai minimi storici mentre gli spread si infiammavano. Il differenziale Btp-Bund rivede i massimi da novembre, prima dell'insediamento del governo di Mario Monti, e quello tra Bonos e Bund schizza a nuovi record. La maglia nera va alla Borsa di Madrid: nonostante il divieto di vendite allo scoperto varato ieri l'Ibex 35 affonda (-3,58%) scivolando sotto i 6.000 punti per la prima volta dall'aprile del 2003.

Il rischio contagio colpisce Piazza Affari che archivia un ribasso del 2,7% al minimo storico di 12.362,51 punti (il precedente record negativo era di settembre 2009 a 12.621 punti). A soffrire di più sono come sempre le banche con Mediobanca (-6,75%), Intesa Sanpaolo (-4,56%), Unicredit (-4,03%) Bper (-7%). Va meglio alle altre piazze europee che riescono a limitare i danni e a metabolizzare in parte l'avvertimento di Moody's sulla tenuta del rating di 'Tripla A' di Germania, Olanda e Lussemburgo. Francoforte chiude a -0,45%, Londra a -0,63% e Parigi a -0,87%.


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