Ascoli Piceno 28 Giugno 2011
Le indagini preliminari sull'omicidio di Carmela Melania Rea stanno volgendo al termine,una trappola mortale per l'assassino,seguito a vista dagl inquirenti.Tra i sospettati proprio il marito di Carmela.il caporalmaggiore Salvatore Parolisi,lasciato indisturbato in questi ultimi due mesi.Sappiamo che la ricostruzione dell'uomo è assolutamente fantasiosa e piena di contraddizioni,ma sopratutto gli inquirenti hanno anche ottenuto lo scopo di tracciarlo nei suoi movimenti e un primo visibile risultato forse lo hanno ottenuto,rinvenendo il secondo cellulare,di cui Salvatore non ne aveva fatto notizia.Contraddizioni inspiegabili di un uomo che si sente braccato,contro cui verte ogni indizio di questa indagine ....
....giudiziaria,come lo stesso Salvatore Parolisi,che dichirandosi innocente,fosse al centro di un complotto,una trappola mortale,che lo vuole e lo indica come unico colpevole,l'secutore materiale del delitto della moglie Carmela Melania Rea.Ma sarà così? Oppure Salvatore Parolisi sta conducendo una sua indagine parallela,conoscendo dettagli non ancora rivelati ai magistrati?
Siamo tutti convinti e più di noi gli inquirenti,che Carmela Melania Rea sia stata uccisa per motivi più profondi e delineati,che quelli che sorreggono un delitto passionale,in cui il tradimento di Salvatore Parolisi,era comunque già stato scoperto dalla moglie.Quindi che senso avrebbe aver ucciso la moglie? Forse Carmela gli voleva impedire di vedersi e convivere con la sua ultima amante di cui si era invaghito? E come avrebbe potuto fare se non minacciandolo di rendere pubblici dettagli della sua vita in caserma?
Il punto è proprio questo,la trappola mortale scattata per Carmela Melania Rea,è la soluzione del giallo,è proprio questo:perchè e su cosa Carmela avrebbe minacciato il marito? Quali erano i segreti inconfessabili di cui era in possesso Carmela Melania Rea?
Il sostituto procuratore Paolo Ferrero mi ha sempre messo in evidenza un mondo sotterraneo degli ambienti militari,forse una setta molto potente,che gestisce affari illeciti dall'interno dell'Esercito italiano,dove la droga sarebbe una delle ipotesi,eroina proveniente direttamente dall'Afghanistan,un traffico illecito,di cui forse alcune delle soldatesse finite nel teatro della missione ISAF,conoscono particolari fino ad oggi rimasti celati nel mistero.
Perchè dunque la Caserma del 235° reggimento Piceno sarebbe al centro di questa bufera? Perchè è l'unica caserma femminile in Italia,e ogni soldato donna finito in Afghanistan,ha visto,ascoltato,forse strappato qualche confessione di alti ufficiali,dopo esserci finita a letto.Che Salvatore Parolisi avesse "captato" qualcosa e avesse riferito anche lui alla moglie particolari di una storia tanto potenzialmente esplosiva?
Un'ipotesi investigativa,su cui la magitratura militare tace,eppure,l'eroina dell'Afghanistan è finita nelle cannei dei fucili degli Alpini.Un caso? Un tentativo di traffico isolato? Oppure c'è una organizzazione criminale che riesce ad utilizzare la nostra logistica per spedire in Italia quantitativi di eroina pura dall'Afghanistan?
Come è finita l'inchiesta sulla società ECOLOG in Germania?
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