La notizia della morte della bambina abbandonata nell'auto dal padre,è precipitata da alcuni media on line come ANSA ,LIBERO NEWS che riprendeva un articoli di Affariitaliani.it e lo stesso CORSERA.IT.Ma in realtà la bambina non è stata ancora dichiarata morta.
OSPEDALE, NON DICHIARATA MORTA "Non c'é ancora la dichiarazione ufficiale di decesso per la piccola Elena". Lo ha detto il direttore sanitario dell'Ao Ospedali Riuniti di Ancona, interpellata dai giornalisti sul caso della bimba di 22 mesi dimenticata dal padre in auto, a Teramo, per cinque ore, e ricoverata in coma nel presidio pediatrico 'Salesi' di Ancona. "L'elettroencefalogramma della bambina non è normale ma non é piatto" ha aggiunto la Storti. In assenza della dichiarazione di decesso, non sono scattate le sei ore di attesa per l'autorizzazione al trapianto, e dovrà comunque riunirsi la commissione medico-scientifica preposta.
BIMBA SOTTOPOSTA AD ANGIOTAC La piccola Elena viene sottoposta ad angiotac, un accertamento sull'afflusso di ossigeno al cervello. L'esame viene condotto negli Ospedali Riuniti di Ancona. Poi la bambina dovrebbe essere nuovamente ricoverata nel presidio pediatrico 'Salesi', dove sono rimasti in attesa anche i familiari. Se l'accertamento diagnostico dirà che non c'é più afflusso di ossigeno al cervello, scatterà la procedura delle sei ore per la dichiarazione di morte e la richiesta di autorizzazione all'espianto di organi. Stando a quanto si è appreso, l'elettroencefalogramma di Elena è peggiorato, il cuore batte ancora.
PARENTI, 'LASCIATECI IN PACE' Dolore e rabbia nei confronti dei giornalisti e delle telecamere tra i parenti della piccola Elena, che sono rimasti ad attendere notizie al presidio materno-infantile Salesi mentre la bimba è sottoposta ad un esame nel polo principale di Torrette dell'azienda Ospedali Riuniti di Ancona. "Andate via, abbiate rispetto" - dice un uomo di certa età ai cronisti che sono entrati nell'atrio dell'"ospedaletto". Nella zona di ingresso ci sono molti altri parenti, che quando i giornalisti si avvicinano sembrano quasi voler fare barriera. "Quando succedono cose come questa - aggiunge lo stesso uomo - non ci si comporta come ci si comporterebbe normalmente". E invita i rappresentanti dei media a rivolgersi alla direzione sanitaria e addirittura a uscire dal nosocomio.
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