Ascoli Piceno 7 Giugno 2011 CORSERA.IT
Omicidio Carmela Melania Rea,gli inquirenti hanno ormai squarciato il cerchio di omertà all'interno della Caserma del 235° Reggimento Piceno.Quello che hanno scoperto è come all'interno della Caserma,vi era un vero e proprio abbecedario del sesso,una sorta di almanacco delle reclute in arrivo,con nomi,punteggio e qualifica.Le ragazze erano oggetto di apprezzamenti,valutazioni sia per le forme fisiche,che per il rendimento atletico.Insomma un rituale della comparazione delle varie bellezze mediterranee,uno spettacolo eterogeno,che era condiviso dai militari maschi del Reggimento.
Tra reclute e istruttori l'occasione di contatto fisico erano numerose,sia durante "il corpo a corpo" di addestramento,sia durante i momenti di pausa.La vita tra reclute e istruttori è una sola,si vive gli uni accanto agli altri giorno per giorno,istante per istante,fintanto che il rapporto militare non diventa una vera e proprio relazione.Sentimenti,istinti predatori,bramosia sessuale,impulsi erotici,un mix esplosivo che ha finito di travolgere i ranghi della Caserma,come spiegano bene le relazioni sessuali tra le reclute e il caporlmaggiore Parolisi.Ma il gioco erotico si è rotto al momento della tragedia,la morte di Carmela Melania Rea,fin troppo evidente che conoscesse nei minimi dettagli le altre "relazioni pericolose" in essere tra alcuni dei commilitoni di Parolisi e le reclute.Tanto più saliamo di grado,tanto più entriamo nei meandri inconfessabili di una routine perversa,che non doveva venire alla luce.
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