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MERKEL E SARKOZY AL VALZER DELLA RECESSIONE.

Parigi 26 Nov.(corsera.it)A cura di Matteo Corsini

Cancelliere tedesco e Presidente francese sono giunti al traguardo insieme,tagliare il vincolo imposto dagli accordi di Maastricht onde evitare imbarazzanti sorprese che il futuro riserva.Curiosamente la dichiarazione si rivolge ad altri,a quei paesi che non potranno rispettare i parametri del rapporto deficit/pil.Eppure sono proprio francesi e tedeschi ad averne necessità. Giulio Tremonti sornione gioca almeno in questa fase di sponda,infatti  ha imposto una drastica cura da cavallo alla pubblica amministrazione e per una volta era l'operazione da fare e soltanto il Governo capitanato da Silvio Berlusconi poteva metterla in atto.La sinistra è  in trappola con i lavoratori dipendenti che rappresentano il loro bacino elettorale ,mentre odiano il Cavaliere sinonimo di affarismo ,ma anche di  sudore.

Parigi 25 Nov.(corsera.it)Hitler per una volta ne ha combinata una buona e non ha scritto su Le Figaro che ha  bisogno di soldi,lo hanno fatto i francesi e i tedeschi.I due leader carismatici dell'asse Parigi Berlino non sono riusciti ad imporre una drastica politica di contenimento dei costi della spesa pubblica e oggi si ritrovano con la corda ben oliata intorno al collo.Ma al di là di qualsiasi commento questa è una ennesia riprova che la condizioni del mercato finanziario globale si sta lentamente deteriorando e i Governi non sanno che pesci pigliare.Gli sforzi delle autorità monetarie inoltre devono essere cauti nella riduzione del saggio di sconto poichè un appiattimento del costo del denaro potrebbe condurre alla trappola della liquidità,che in economia studia il fenomeno acuto della fase successiva alla recessione,deflazione senza soluzione.La manetta su cui spingere è insomma già sollevata abbastanza e fotocopiare la strategia della FED potrebbe essere più rischioso per l'Europa,dal momento che la nostra economia è meno incline a colpi di genio e a quelli produttivi.IL sistema americano può flettere sotto i colpi di un cataclisma,ma ha gli strumenti per risollevarsi in poche battute,nel suo insieme racchiude gran parte delle principali industrie del mondo e tecnologia e innovazione sono le sue armi migliori.Il suo mercato è vasto e reattivo e i suoi cittadini inclini a spendere appena esce un pò di sole.Gli europei al contrario quando c'è crisi vivono in una economia di guerra e si portano a casa i prosciutti e non spendono e quindi ogni sforzo produttivo delle imprese non viene premiato.

Questo valzer franco tedesco che apre le danze di una recessione ufficiale è sintomatico della gestione delle amministrazioni europee e per adesso premia gli sforzi inauditi del Premier Silvio Berlusconi e di Brunetta e di Tremonti che con avvedutezza e saggezza hanno spinto nell'unica direzione in cui si trovava l'arrosto,senza obliterare nessuno come vorrebbe fare lo spietato Antonio Di Pietro arrestando ogni evasore fiscale italiano.


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