Roma 15 Marzo 2011 CORSERA.IT di Matteo Corsini
Enrico Tironi assassino od eroe della rete?
Le tesi di Corsera.it,sul ruolo di Enrico Tironi,sono state riprese anche quest'oggi da molti siti web,anzi le idee sono state riprese e plagiate,esattamente come le abbiamo scritte,nella medesima logica deduttiva.Eppure Enrico Tironi non è l'assassino,ma semmai un eroe transfugo dalla realtà a quella virtuale della rete.Enrico Tironi più di ogni altro,in questo momento rappresenta il centro del mondo,perchè inconsapevolmente per un'unica intervista,è diventato il protagonista di un fumetto horror,di una scena del crimine a cui forse non ha mai partecipato.Ma come Dylan Dog,ci si è catapultato dentro con incoscienza,rilasciando quella sua prima...
intervista a caldo alle telecamere della trasmissione "Chi l'ha visto".
Enrico Tironi dunque,protagonista di una storia al negativo,sospettato assassino,piace perchè assomiglia ad un attore,il suo sguardo cade aldilà della realtàproprio oltre quei confini che la fantasia e la curiosità alle volte cerca un motivo di ragione del vivere.Enrico Tironi incanta le platee giovanile,eroe nero di una storia imperfetta,ancora raccontata dalla fantasia dei reporter,perchè di fatti concreti non appare nulla di chiaro.L'immenso puzzle degli indizi,non riesce a dipingere il volto di un vero killer,di un maniaco sessuale,forse un serial killer.
Per la rete per internet Enrico Tironi è forse uno dei primi grandi protagonisti di una storia costruita sulla rete,fotogrammi della sua intervista che vengono rielaborati come nel film di Antonioni Blow-up,lo sguardo attentamente esaminato,perchè le sue immagini sono le scene del film dell'orrore della morte di Yara Gambirasio.Enrico Tironi eroe di una dark story,incollato come da un riflesso di un vetro,quello che cerca di raccontare l'inferno di questa storia,e che non riesce a venirne a capo,non vede una soluzione di contiuità,ma soltanto segmenti,spezzoni di una reminescenza,forse ricordi ancestrali.Enrico Tironi ha visto qualcosa,ma forse neanche più lui è sicuro di se stesso e dei suoi ricordi,tutto fa parte del magma incandescente della realtà virtuale.Come oggi è diventato protagonista del mondo del web,domani scomparirà per sempre.
Enrico Tironi nn è proprio l'assassino,ma nel gioco degli orrori,la sua figura calza a pennello e diventa un capo espiatorio,unico protagonista filmato,che la rete internet,le televisioni ripropongono come testimone di una vicenda assurda,incomprensibile,se non fosse chiaro che scende giù verso l'Inferno,quella parte oscura della mente umana,i suoi misteri irrazionali,che colpiscono la fantasia delle persone, nuotano insieme a noi durante il giorno e alle volte bussano alla nostra mente nei sogni.
La rete, il web, internet,come vogliamo chiamarlo,cerca Enrico Tironi,protagonista di un reality virtuale,in cui i protagonisti sono disegnati per necessità dell'opera,magica,onirica,come un Castello di pietre,adagiato su una montagna dove tutto è scuro,infondato,quasi un replicante,ecco perchè regna sovrano,come il Principe della Notte,lungo la strada improbabile della nostra solitudine.
Insieme a lui,cerchiamo qualcosa,forse i givani vi somigliano,si immedesimano in questo giovane incolpevole,diventato un eroe negativo a causa di un destino feroce.Quanti giovani di oggi sono come Enrico Tironi,gettati nel fangoi,derisi,diffamati,calunniati?
Enrico Tironi,nella speranza che non sia lui il colpevole del delitto di Yara Gambirasio, forse è un eroe,ma ancora lui non lo sa.
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