Roma 8 Marzo 2011 CORSERA.IT
Venti si guerra e speculazione finanziaria sul greggio.Quali gli effetti nel settore immobiliare.Parla Matteo Corsini,immobiliarista ed economista,Presidente del fondo Global capital.
Economia internazionale.I venti della rivoluzione libica,stanno contorcendo i mercati finanziari,con una fortissima speculazione al rialzo del valore del greggio.Spinta in alto, che genera anche l'impennata dell'inflazione,anzi di una probabile superinflazione,che dovrà essere calmierata da un aumento dei tassi di interesse,il costo del denaro.L'Euribor continua a salire,progressivamente,quasi un sussulto.Motivo di allarme per il mercato immobiliare,che in Italia è ancora stagnante.La stangata sui mutui a tasso variabile potrebbe compromettere quel cammino di riallineamento dei valori,che rendeva probabile una ripresina nel settore,ma sarà crisi drastica nei prossimi mesi.Più in alto l'Euribor più in basso il mercato immobiliare.E' facile immaginare che....(CORSERA.IT)
....anche il settore immobiliare sarà preda dai raider,degli speculatori al ribasso.Non c'è altra soluzione,perchè il costo di finanziamento aumenterà e sappiamo che oggi le banche prestano i soldi sempre con maggiore difficoltà.Benzina record mattone giù,questa la sintesi per il prossimo futuro.Eppure una superinflazione,se lasciata correre permetterebbe al mercato immobiliare di rifocillarsi,con ampio recupero dei valori e un riallineamento dei bilanci,anche quelli degli istituti di credito che oggi soffrono di questa sperequazione tra costi in bilancio e valori reali.Ma qui sono i governi che dovranno fare il loro gioco,noi siamo soltanto partecipanti al dolore,se possiamo chiamarlo così.Il record del valore del greggio picchierà duro,meglio prepararsi ad una economia da "venti di guerra".(CORSERA.IT)
Oggi l'Euribor a 1 mese si è portato a 0,904% (rispetto a 0,897% di venerdì) mentre l'Euribor a 3 mesi è balzato a 1,172 (1,16 venerdì). Ritocchi all'insù che allontanano ancor più questi parametri dai minimi di sempre toccati a fine marzo 2010 quando l'Euribor a 1 mese era scivolato a quota 0,397% e il trimestrale a 0,63 per cento. Da allora, seppur con un passo da tartaruga, questi valori (che sintetizzano il costo a cui le banche si prestano capitali) hanno intrapreso la strada del rialzo. Il 18 ottobre scorso l'Euribor a 3 mesi ha nuovamente raggiunto la soglia dell'1% per poi, come visto, avvicinarsi oggi a quota 1,2 per cento.
Le previsioni sull'andamento degli Euribor
Ed è probabile che nei prossimi giorni seguiranno altri aggiornamenti al rialzo in direzione 1,25%, il livello a cui Trichet dovrebbe portare il costo del denaro nella prossima riunione del 7 aprile. Gli analsti, inoltre, si aspettano che a luglio la Bce possa attuare una nuova stretta monetaria di altri 25 punti base portando il tasso di riferimento all'1,5 per cento. E poi, guardando i future sull'Euribor a 3 mesi, scambiati sul mercato londinese Liffe, le proiezioni indicano che l'Euribor a 3 mesi dovrebbe chiudere il 2011 a quota 2,16 per cento. A fine 2012 l'indice interbancario più seguito dai mutuatari italiani si dovrebbe portare a ridosso del 3% (2,875% secondo gli ultimi contratti future), ovvero la media storica degli ultimi 10 anni, considerato un livello di normalizzazione. Dovrebbe poi risalire leggermente nel 2013 (chiudendo a 3,19%) e portarsi al 3,5% a fine 2014.
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