«NON DI PRIMA MANO» - La circostanza trova conferme in ambienti giudiziari dai quali tuttavia emerge anche che Pirani non ha riferito notizie di prima mano, quanto piuttosto ha riportato delle voci di cui era venuto in conoscenza e che queste stesse voci non sono state circostanziate. Da qui la necessità per gli inquirenti di risentire il medico
Si allarga l'inchiesta sul calcio sommesse e ora la serie A trema. Dopo Cremona, un nuovo fascicolo è stato aperto a Napoli. L'indagine, secondo quanto si è appreso in ambienti giudiziari, è stata avviata di recente per l'ipotesi di reato di frode sportiva. I magistrati, un pool coordinato dal procuratore aggiunto Gianni Melillo, hanno già avuto contatti telefonici con i colleghi della procura di Cremona, ai quali i pm partenopei intenderebbero anche a breve avanzare richiesta di atti. L'attenzione dei magistrati di Napoli sarebbe concentrata, tra l'altro, su alcuni soggetti destinatari delle perquisizioni svoltesi nel capoluogo partenopeo nell'ambito dell'inchiesta cremonese. Nel frattempo Marco Pirani, il medico odontoiatra al centro dell'organizzazione che truccava partite di calcio, ha fatto il nome, durante il suo interrogatorio di garanzia di venerdì scorso davanti al Gip Guido Salvini, di 5 squadre di serie A: si tratta di Roma, Fiorentina, Cagliari, Lecce e Genoa.«NON DI PRIMA MANO» - La circostanza trova conferme in ambienti giudiziari dai quali tuttavia emerge anche che Pirani non ha riferito notizie di prima mano, quanto piuttosto ha riportato delle voci di cui era venuto in conoscenza e che queste stesse voci non sono state circostanziate. Da qui la necessità per gli inquirenti di risentire il medico 55enne, che martedì sarà ascoltato dal procuratore Roberto Di Martino.
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