Madrid 21 Novembre 2010 CORSERA.IT
Mancava,per allietare il nostro spirito, la lite tra vajasse,serve o bagasce.La querelle politica riduce i suoi protagonisti a cosa in realtà sono,mercenari del cattivo gusto e persone incapaci della loro vita,figuriamoci di fare qualcosa di buono per il paese.
La crisi politica si tinge di porno e di erotico.La Ministra dimissionaria annunciata Mara Carfagna,insulta la collega parlamentare Alessandra Mussolini:"VAJASSA" si direbbe dalle mie parti,la nipote del DUCE controrecplica:"Appena di vedo ti insulto."
MILANO - Le annunciate dimissioni di Mara Carfagna scuotono il Pdl e non solo. Lo si intuisce dall'ultimo scontro tra il ministro e Alessandra Mussolini (un botta e risposta a distanza a colpi di «vajassa» e «appena ti vedo ti insulto»). E una conferma arriva dalle parole di Pier Ferdinando Casini, secondo il quale la querelle politica intorno al ministro delle Pari opportunità deve far «riflettere». Il leader Udc è convinto che il caso Carfagna rappresenti la spia «di un problema più ampio e più preoccupante». «La Carfagna - ha detto Casini a margine dell'assemblea nazionale Udc a Fieramilanocity - tutto sommato è stata un buon ministro. Ha caratterizzato questa stagione berlusconiana e il fatto che dica o faccia dire che il partito è ridotto a un comitato d'affari e che in Campania non c'è agibilità politica è una cosa di grandissima rilevanza e una cosa su cui bisognerebbe riflettere, perché non è il problema della Carfagna, è un problema un pochino più ampio e più preoccupante». Sullo sfondo delle dimissioni della Carfagna, che ha deciso di lasciare il partito, il governo e anche la Camera, ci sono infatti le accuse che il ministro rivolge soprattutto al Pdl campano, ridotto a suo dire a una «guerra tra bande».
«GOVERNO DILANIATO» - L'opposizione plaude alla scelta della Carfagna, specchio secondo l'Italia dei valori di un «governo dilaniato» . «L'Italia non può permettersi altri anni di paralisi dell'esecutivo. Per questo è meglio andare al voto. Il centrosinistra deve farsi trovare pronto e mettere in campo la propria proposta, forte e credibile» afferma in una nota il capogruppo dei dipietristi alla Camera Massimo Donadi.
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