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MORTO LUCA MASSARI IL TASSISTA DI MILANO.ERGASTOLO PER GLI ASSASSINI.

Milano 11 Novembre 2010 CORSERA.IT

Un crimine orrendo,che andrà punito con la massima pena,l'ergastolo.Luca Massari tassista di 45 anni,morto per un cane,massacrato di botte da tre assassini,che non hanno avuto alcuna pietà.Gli assassini hanno agito in branco Morris Michael Ciavarella e i fratelli Piero e Stefania Citterio.I tre sono reoconfessi,hanno dichiarato di aver malmenato Luca Massari a seguito della morte del loro cane,un cocker,investito inavvertitamente dal suo taxi.

Le ricostruzioni di Corriere della Sera.MILANO - Un fiocco nero stretto all'antenna del taxi. Così alcuni tassisti milanesi hanno voluto onorare il ricordo del collega, morto dopo un mese di coma in seguito a un brutale pestaggio. Luca Massari, il 45enne tassista di Milano aggredito un mese fa per aver investito e ucciso un cane, è morto giovedì mattina all'ospedale Fatebenefratelli di Milano. Non si era mai ripreso. Due giorni fa era stato trasferito dal reparto di rianimazione in neurochirurgia, perché aveva ripreso a respirare da solo: tuttavia il quadro neurologico era rimasto invariato. I medici hanno spiegato che Massari aveva una «patologia cerebrale molto grave» ed aveva «funzioni cerebrali praticamente nulle». È stato sottoposto ad interventi salvavita che però non sono serviti. L'arresto cardiaco, hanno spiegato, è «abbastanza frequente per persone che hanno subito questi tipo di lesioni». I familiari avevano espresso il desiderio dell'espianto degli organi compatibilmente con le lesioni riportate, ma questo non è stato possibile a causa di uno stato infettivo che ha pregiudicato le condizioni degli organi stessi. L'autopsia verrà eseguita, come di norma, dopo le 24 ore dal decesso, quindi la salma verrà trasferita alla chiesa di Lambrate dove alla cerimonia funebre seguirà la cremazione. Dopo la morte di Luca Massari Alle 11.15, nel reparto di Neurologia dell'ospedale Fatebenefratelli è morto per arresto cardiaco, causato, però, dalle lesioni al capo che l'uomo aveva subìto per le botte dategli da Morris Michael Ciavarella, 31 anni, e dai fratelli Piero e Stefania Citterio, 26 e 28 anni, che ora si trovano in carcere con l'accusa non più di tentato omicidio, ma di omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Ciavarella, dopo il fermo, raccontò al pm Tiziana Siciliano di aver picchiato il tassista perchè gli "aveva fatto venire i nervi". E Piero Citterio aveva detto di averlo colpito a lungo allo stomaco e al torace. Per i tre il pm chiederà una nuova misura cautelare per il reato più grave.

I fratelli Citterio sono indagati anche per le minacce rivolte ad alcuni testimoni del quartiere ai quali, affinché stessero zitti, era anche stata bruciata la macchina. Piero Citterio nei giorni scorsi è stato interrogato anche in relazione all'incendio, che ha confessato, ed è anche accusato di aver picchiato un fotografo, poche ore prima di essere arrestato. Massari da quel giorno non aveva più ripreso conoscenza, dopo che i tre si erano accaniti su di lui perché, inavvertitamente, aveva investito e ucciso il cane della fidanzata di Ciavarella, un cocker che vagava senza guinzaglio per strada.

Il tassista era stato colpito a calci e pugni, tanto che aveva lesioni alla milza e i denti rotti, ma a causarne la morte è stata con tutta probabilità una ginocchiata rifilatagli con brutalità alla testa e che l'aveva fatto crollare a terra, facendogli battere la nuca. Massari è morto e ai medici del Fatebenefratelli non resta che spiegare che le sue condizioni erano "disperate fin dall'inizio", che aveva una "patologia cerebrale molto grave" e "funzioni cerebrali praticamente nulle". Due giorni fa aveva cominciato a respirare autonomamente ed era stato portato dal reparto di Rianimazione a quello di Neurologia, ma le sue condizioni non erano migliorate e non aveva mai ripreso conoscenza. Non sarà possibile nemmeno espiantare i suoi organi, come invece concesso dalla famiglia, perché il loro stato era troppo compromesso. La salma sarà cremata dopo l'autopsia.

Per uno dei difensori dei tre, Carlo Maffeis, pur "nel rispetto della persona morta e dei suoi familiari", la qualificazione giuridica corretta di ciò che è accaduto è quella di omicidio preterintenzionale e non di omicidio volontario". Risponde il legale della famiglia Massari, Cristiana Totis: "Colpire in tre, senza fermarsi e colpire organi vitali, è indice di una volontà omicidiaria, almeno sotto il profilo del dolo eventuale". Picchiando selvaggiamente il tassista, quindi, i tre sarebbero rimasti indifferenti alla possibilità che potesse morire. "Voglio porgere le mie condoglianze più sentite alla famiglia del tassista", ha fatto sapere il sindaco Letizia Moratti. "Ho appena saputo che è deceduto. Sono stata in contatto con il padre e davvero è un episodio che mi colpisce, mi addolora e mi tocca profondamente - ha detto il sindaco - perché è una giovane vita spezzata in maniera assurda e per un motivo assolutamente futile".


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