Roma 11 Ottobre 2010(CORSERA.IT)
La patria Italia accoglie i suoi figli tra di sè,tra le mani del Presidente Giorgio Napolitano.Uno strazio indicibile per le famiglie,per i genitori,per noi tutti.I feretri dei quattro alpini italiani sono tornati in Italia,quattro eroi uccisi in una guerra di logoramento,quattro corpi dilaniati per lesioni da scoppio.Un vile attentato,un massacro a cui non ci sono parole per opporsi.Ma qui in Italia dobbiamo fare forza,quadrato intorno all'esercito italiano che tanto si distingue nei suoi sforzi di peacekeeping.Le polemiche lasciano il tempo che trovano.
AUTOPSIA: «LESIONI DA SCOPPIO» - «Lesioni provocate da scoppio». È quanto ha accertato l'autopsia, svolta presso l'istituto di medicina legale de La Sapienza.
all'interno
La notizia del giorno è quersta.I nostri alpini sono morti in seguito a lesioni da scoppio.Ignazio La Russa dichiara che i nostri aerei dovrebbero armarsi con le bombe,oppure,come sosteniamo noi da sempre,i veicoli blindati Lince sono inadeguati alla guerriglia del peacekeeping.Quelle dell'esercito italiano non sono pattugliamenti da missione di pace,ma vere e proprie azioni dissuasive contro il terrorismo.Gli armamenti non sono all'altezza.Lo ripetiamo.Quando colonne armate di tutto punto si muovono tra i caseggiati dei paesi afghani e nelle zone pericolose del teatro di guerra,è inutile sostenere che andiamo a fare la pace.Gli scontri avvengono ogni giorno e soldati innocenti muoiono come mosche,per ignavia delle nostre autorità.(CORSERA.IT)
Comments (0)