Avetrana 10 Ottobre 2010(Corsera.it)
Sarah Scazzi ha ricevuto una telefonta dalla cugina Sabrina che la cercava.Era morta o ancora viva?
Mariangela Spagnoletti l'amica della cugina Sabrina,dichiara che il telefono squillava e poi fu spento da qualcuno.Telefonaro proprio mentre Michele Misseri uccideva la vittima? Una macabra fatalità? Oppure i due racconti sono incompatibili,anzi si contraddicono.Cosa impedì a Sabrina di scendere nella cantina del carnefice?
Nessuno aveva sospettato di Michele Misseri, neanche i genitori Concetta e Giacomo Scazzi, neanche il fratello Claudio. Eppure la confessione è arrivata mercoledì sera da quell'uomo definito da tutti insospettabile. Una verità agghiacciante. Nessuno aveva immaginato un'epilogo simile, ma il giallo che ha coinvolto tutta la nazione nasconde ancora qualcosa. Gli inquirenti continuano con le indagini perché c'è qualcosa che non torna. E proprio ieri, mentre si celebrava il funerale di Sarah Scazzi nello stadio di Avetrana, i carabinieri hanno ascoltato nuovamente Mariangela Spagnoletti, l'amica di Sabrina e Sarah con la quale dovevano andare a mare il 26 agosto, giorno della scomparsa e dell'uccisione della 15enne di Avetrana.
Nella Procura di Taranto Mariangela ha confermato la sua versione dei fatti: arrivata davanti a casa Misseri per andare a mare con le due cugine, ha trovato Sabrina preoccupata perché Sarah non era ancora arrivata. Così hanno fatto un giro in auto per vedere dove fosse finita. Erano le 14.42. (Secondo la confessione di Michele Misseri, Sarah a quell'ora sarebbe stata già uccisa). Erano in macchina quando Sabrina avrebbe tentato di chiamare al cellulare la cugina, il cui telefono ha prima squillato a vuoto e poi è risultato spento. Ma, sempre secondo la ricostruzione fatta dall'assassino, la quindicenne era già morta, il suo cadavere nascosto sotto un cartone nel bagagliaio della Seat con la quale lo zio Michele l’avrebbe poi portata in campagna e il cellulare era già privo di batteria. Come poteva quindi squillare?
Le due versioni dei fatti sono quindi incompatibili. L'una, Mariangela, afferma che il cellulare ha squillato prima a vuoto e poi è risultato spento. L'altro, Michele, ritiene che il cellulare, caduto a terra presumibilmente in quel momento (tenendo conto degli orari dichiarati durante gli interrogatori) avrebbe perso la batteria.
La verità sull'omicidio di Sarah Scazzi sembra, quindi, non essere stata ancora svelata del tutto.
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