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ITALIA MERCATO IMMOBILIARE 2010.CORSINI:HA RAGIONE ALAN GREENSPAN,IL PREZZO DELLE CASE POTREBBE CROLLARE.

Roma 14 Settembre (Corsera.it) Il punto sul mercato immobiliare in Italia ultimo trimestre 2010.Intervistiamo Matteo Corsini Presidente di Corsini real estate consulting.di Anita Fabbri.

"Alan Greenspan ha ragione,non vi è dubbio che il prezzo degli immobili deve mantenersi ai livelli attuali,se gli USA vogliono evitare il rischio di una depressione o addirittura della c.d. recessione."

"Ma il rischio è che il prezzo degli immobili potrebbe crollare nei prossimi mesi,perchè ogni fase anticiclica dei mercati prepara la fase successiva della ...

....speculazione edilizia.Sappiamo che anche i mercati azionari sono depressi oggi,ma non appena vi saranno chiari segnali di ripresa,questi cominceranno a galoppare,facendola da padrone forse per 18 o 24 mesi."

Domanda:IL mercato immobiliare dunque,vivrà una fase di stagnazione assoluta,perchè l'interesse degli investitori ricadrà sui facili guadagni della borsa?

R.Esattamente,vivremo grandi momenti di gioia nel settore mobiliare,che è anticiclico rispetto a quello immobiliare.Anche se adesso i listini vivono nella culla della c.d. "risacca" potrebbe scoccare la scintilla proprio durangte questo trimestre."

D.Come comportarsi?

R."Meglio acquistare immobili che possono soddisfare la richiesta in qualsiasi momento,ad esempio abitazioni di piccolo taglio nel centro della città oppure negozi con attività commerciali di grande interesse.I prossimi mesi saranno decisivi per il mercato immobiliare,leggeremo un andamento chiaro negativo o positivo.Ma io sono convinto che scenderemo ancora,proprio nel momento in cui immaginavamo che il mercato potesse riprendere o resistere."

"I mercati speculativi si generano tra le lacrime e il sangue degli investitori poco avveduti,incauti,quelli che credono all'oro che scintilla ovunque.Invece oggi si deve essere guardinghi,avere pazienza,attendere il momento del buying opportunity,anche se già adesso ci sono occasioni eclatanti,se pensiamo ai prezzi del 2007."

D.Molti operatori credono che il mercato si sia ripreso.

R."Una rondine non farà mai primavera e se vediamo molti di quegli operatori ottimisti di ieri,oggi sono scomparsi.trascinati dal fallimento delle loro imprese."

D.Insomma il futuro non è roseo per il settore?

R.L'outlook è sicuramente negativo e per molti operatori che non avranno saputo scegliere oggi una vendita a minor prezzo,sarà un bagno di sangue proprio come teme lo stesso ex Presidente della Fed americana,Alan Greenspan.Soltanto una grande ripresa economica potrebbe favorire un nuovo incremento dei valori del mercato immobiliare,perchè con l'aumento dei fatturati delle imprese,aumenta sempre il budget per le locazioni o per l'acquisto di nuove sedi o punti commerciali.Senza economia non esiste il mattone,che rimane a dormire per i tempi migliori."

D.Cosa fanno gli operatori adesso dunque?

 

R.Acquistano,rosicchiando la forma di formaggio,ma un poco alla volta,proprio come fanno i topi."

 

Copyright Corsera.it

dalla redazione di Milano

Anita Fabbri

 

 

Gli Usa non sono in depressione: il maggiore rischio per l'economia e' una nuova contrazione dei prezzi delle case. Lo dice Greenspan. Per l'ex presidente della Fed i prezzi delle case non devono tornare a scendere: e' questa una delle condizioni' della ripresa economica americana, perche' una nuova contrazione potrebbero far scivolare gli Usa in recessione.

Il piano di stimolo varato dall'amministrazione Obama - sottolinea Greenspan - sta funzionando, ma meno di quanto atteso. "Non dico che il piano di stimolo non funziona. Ritengo che funzioni meno del previsto. Dobbiamo trovare un modo per far si' che l'attivismo economico che si sta sperimentando in alcune aree si ampli ad altre" spiega Greenspan intervenendo al Council of Foreign Relation, mettendo in evidenza come il forte balzo degli utili aziendali non si sta trasferendo all'economia.

E le difficolta' sono testimoniate dal basso livello degli investimenti rispetto ai risparmi, un rapporto che mostra una mancanza di fiducia nella ripresa. Per favorire la guarigione dell'economia sarebbe meglio "lasciare agire le forze di mercato".


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